venerdì 25 gennaio 2019

Neve e vento dopo un lungo periodo di freddo portano ad un aumento del pericolo valangheLawinengefahr

Situazione attuale

In ampie parti del Tirolo, l'altezza del manto nevoso è superiore alla media stagionale.

Mappa delle altezze del manto nevoso per il Tirolo, l'Alto Adige e il Trentino (coperto). Gradiente evidente in direzione sud.

Una diminuizione continua dell'altezza del manto nevoso è correlata al consolidamento del manto di neve vecchia. Fa freddo con poco vento. Anche la temperatura della superficie della neve, ancora molto bassa, è - tra altri fattori - decisiva per il futuro sviluppo della situazione.

In ampie parti del Tirolo fa freddissimo...

Il freddo promuove la metamorfosi costruttiva della superficie della neve. Ciò comporta la perdita di coesione tra i cristalli della neve. Si creano soprattutto delle forme angolari e feltrate, ma anche brina di superficie. Inoltre, in alcune parti del Tirolo, sono caduti fiocchi di neve da nuvole simili a nebbia alta. In queste zone si è depositata neve polverosa molto morbida, la cosiddetta neve selvaggia.


Al momento, in ampie parti del Tirolo si trovano cristalli di neve molto freddi con poca coesione sulla superficie della neve.  (Foto: 21.01.2019)

Effetto "Nigg" nella regione dell'Arlberg vicino alle creste. (Foto: 21.01.2019)

Enormi cristalli di brina di superficie nella valle Gschnitz a monte di un ruscello. (Foto: 24.01.2019)

Retrospettiva

Le regioni ricche di neve nel Tirolo si presentavano (e si presentano ancora) come un "magico paesaggio invernale".

Glungezer nelle Alpi di Tux (Foto: 18.01.2019)

Baite sepolte dalla neve nell'Unterland (Foto: 19.01.2019)


Inoltre, nelle regioni ricche di neve del Tirolo, il pericolo di valanghe durante i giorni passati era quasi sempre debole. Numerosi appassionati di sport invernali hanno sfruttato le condizioni favorevoli per escursioni / discese da pendii molto ripidi.

Discesa dall'Hochnissl (Foto: 22.01.2019)

Moderato invece era il pericolo nelle regioni ricche di neve a quote basse o medie, a causa del problema di valanghe per scivolamento di neve. Non si sono osservate tanto spesso queste valanghe per reptazione come durante o poco dopo le nevicate intense, ma comunque rimane il pericolo di valanghe per scivolamento di neve, che possono raggiungere anche dimensioni molto grandi.


Crepe sul monte Saile. Vista sulla valle dell'Inn. (Foto: 20.01.2019)

La situazione, in confronto, più sfavorevole era quella nella parte meridionale e centrale del Tirolo dell'Est. Lì, nel settore O passando per N a E abbiamo un problema con strati deboli persistenti tra 1800 e 2500 m circa. A causa del freddo, i vecchi accumuli di neve ventata non si fanno più portare tanto facilmente a rottura, ma il pericolo non è ancora del tutto passato.


Tirolo dell'Est meridionale: poca neve e un manto nevoso facile da rendere instabile (Foto: 20.01.2019)

La settimana scorsa è stata utilizzata per fare intense analisi del manto nevoso e test di stabilità. Con l'eccezione degli strati deboli persistenti già menzionati nel Tirolo dell'Est, che si potevano trovare in modo meno pronunciato anche nelle Alpi dello Stubai centrali, i nostri test di stabilità hanno dimostrato uno sviluppo del tutto favorevole all'interno del manto di neve vecchia.


Analisi del manto nevoso insieme alla Polizia alpina nelle Alpi della Zillertal (Foto: 22.01.2019)

Analisi del manto nevoso nel Gruppo del Venediger insieme a Peter Fuetsch, uno dei nostri osservatori (Foto: 19.01.2019)

Profilo di neve nella Valle di Gschnitz posteriore del 24.01.2019: gli strati deboli vicini al suolo si sono ben legati tra di loro.

Lo sviluppo negli strati vicino alla superficie, invece, deve essere valutato ben diversamente, come è già stato spiegato nel paragrafo "Situazione attuale". Nel settore sud, ripido, abbiamo osservato anche, negli strati vicini alla superficie, in una fascia di altitudine tra 2200 e 2499 m e sotto una sottile crosta da rigelo, un aumentato metamorfismo costruttivo (situazione tipo 4: freddo su caldo).


Previsione

Il tempo diventerà più burrascoso. Già domani, 25/01, la forza del vento aumenterà notevolmente, soprattutto nel sud. Da sabato, 26/01/2019, nevicherà in ampie parti del Tirolo.

Si prevedono nevicate e vento nei prossimi giorni.


Sembra che tra poco affronteremo la situazione tipo 5 "Neve dopo un lungo periodo di freddo". Si tratta di una situazione tipo pericolosa: neve ventata viene depositata su una superficie estesa di neve con poca coesione, fredda.

In ampie parti del Tirolo si trovano aree estese di neve di debole coesione e fredda sulla superficie della neve

La suddetta neve ventata è facile da portare a rottura con un sovraccarico. Sono probabili, nelle regioni nelle quali nevica di più, tante valanghe spontanee (di solito di dimensioni piccole e medie).
Il pericolo valanghe sarà valutato almeno marcato (grado 3), nelle aree ricche di neve, e ogni tanto anche forte (grado 4). Il pericolo forte sarà valido solo per gli appassionati di sport invernali e si riferirà ai numerosi punti pericolosi e il probabile distacco di valanghe da sciatori fuori pista.

Consigliamo di evitare assolutamente gli accumuli di neve ventata freschi. Lo sci-escursionismo e il fuori-pista richiedono nuovamente fondate nozioni nivologiche e comunque, cautela. La situazione è migliore nel terreno fuori pista continuamente percorso, perche lì non esiste più la superficie della neve di debole coesione e uniforme.