venerdì 31 maggio 2019

Niente di nuovo - tempo cupo in alta quota ancora (molta) neve e talvolta pericolo di valanghe

La situazione meteo della settimana passata: variabile. Quasi sempre cupo e piovoso con un breve miglioramento o nuvolosità tra il 23 ed il 25/05/2019.

Stazione automatica sull'Hahnenkamm (Reutte): ancora un'innevamento straordinario per una stazione a quota 1670 m.

Il tempo grigio, umido e freddo per il momento perdura .

Pioggia spesso fino a 2500 m in ampie parti del Tirolo.  Oberland tirolese (Foto: 28.05.2019)

Il Servizio meteo ZAMG ha emesso nuovamente ieri, lunedì 27/05, un'informazione di precipitazioni in quantità eccezionali: "Fino a mercoledì sera, una bassa pressione scandinava e una bassa pressione italiana portano da nord e sud aria umida nell'arco alpino. Nel Tirolo regge tempo quasi sempre grigio e umido fino a mercoledì con piogge anche abbondanti nelle zone di stau da nord dall'Ausserfern fino ai Monti del Kaiser. In alta quota cade parecchia neve fresca sopra il limite del bosco. Dal giovedì (festa di Ascensione), il tempo si calmerà e migliora sotto l'influenza di una debole alta pressione."


Precipitazioni entro 24 ore dal 27/05 al 28/05/19 ore 14

Cade parecchia neve fresca dalle Alpi dello Stubai al Gruppo del Venediger

Il tempo dovrebbe migliorare gradualmente a partire dal giorno dell'Ascensione (30/05). Per quanto riguarda il pericolo di valanghe, lo scenario è molto simile a quanto successo dopo le abbondati precipitazioni della settimana scorsa: con l'aumento dell'irradiazione solare con apporto di calore si distaccheranno tante valanghe di neve a debole coesione, e anche valanghe a lastroni vicini alla superficie del manto nevoso. Dopo un veloce assestamento, il numero di valanghe diminuerà marcatamente.

Numerose valanghe di neve a debole coesione (in primo piano anche una valanga a lastroni di neve vicina alla superficie), distaccatesi tra il 23 e il 25/05. Monte Wilde Leck nelle Alpi dello Stubai (Foto: 26.05.2019)
Caratteristico per quest'inverno e per la struttura nell'insieme stabile del manto di neve vecchia è la quasi assoluta mancanza di grandi valanghe di neve a lastroni con frattura negli strati profondi. In teoria questi sono possibili a livello isolato, soprattutto in alta quota, in pendii molto ripidi all'ombra e la frattura direttamente al di sopra del ghiaccio del ghiacciaio (v. blog).


Capita ancora: slittamenti di neve su fondo liscio. Zona dell'Arlberg (Foto: 26.05.2019) 
L'inverno ha causato un bel po' di danni (alla foresta)...

Foto dalla zona di frontiera con la regione salisburghese: segnali dei sentieri piegati dalla pressione della neve, sullo sfondo alberi spezzati. (Foto: 23.05.2019)

mercoledì 22 maggio 2019

Risultati del sondaggio sull'Euregio valanghe.report

A fine marzo abbiamo effettuato online un sondaggio sulla soddisfazione per il nuovo bollettino transfrontaliero Euregio valanghe.report. Ringraziamo tutti i partecipanti che si sono preso il tempo per rispondere alle domande. Abbiamo studiato bene tutte le vostre risposte. Basandoci su queste, adotteremo le misure per migliorare ulterirmente il valanghe.report.

In totale abbiamo ricevuto 3555 risposte nell'arco di due settimane. In generale, i partecipanti al sondaggio erano molto soddisfatti del Euregio valanghe.report e hanno visto in modo molto positivo il cambiamento di formato. La domanda sulle nozioni specifiche in materia di valanghe dei partecipanti, ha evidenziato che sono molto ben informati sulla situazione valanghiva durante le loro attività. L'Euregio valanghe.report, per la maggior parte delle persone che hanno partecipato, è molto importante per la pianificazione delle attività sportive in inverno. Hanno partecipato persone di tutte e tre le Regioni con un età tra i 14 e 81 anni. Tra le loro attività principali c'erano ad esempio le camminate con le racchette da neve, il freeride, lo sci-alpinismo o l'arrampicata sul ghiaccio.
Le persone che hanno partecipato all'inchiesta però non sono la media rappresentativa di tutti gli appassionati di sport invernali che si muovono fuori dalle piste controllate. La maggior parte dei partecipanti proveniva dal Tirolo, era di lingua tedesca, maschile, sci-alpinista, età media 41 anni, molto attiva e con una formazione di merito relativamente buona.


GIOCO A PREMI
Abbiami tirato a sorte i vincitori del gioco a premi e li abbiamo informati via e-mail. Ancora le nostre congratulazioni!


I RESULTATI IN DETTAGLIO
Il questionario è stato suddiviso in più parti. C'erano domande sulla qualità del nuovo Euregio valanghe.report e anche domande riguardanti la formazione dei partecipanti.

Bollettini/previsioni precedenti rispetto all'Euregio valanghe.report
Nell'inverno 2018/2019, i vecchi bollettini/previsioni dei Servizi valanghe del Tirolo, Alto Adige e Trentino sono stati riassunti e completamente rinnovati per diventare l'Euregio valanghe.report.
Per questo motivo ci interessava sapere se queste modifiche sono state percepite anche come miglioramenti.
Più della metà (68,7 %) degli interrogati erano dell'opinione che l'Euregio valanghe.report fosse    "un pò meglio" oppure "molto migliore". Il 22,9 % sono indifferenti al cambiamento e solo l'8,4 % è dell'opinione che il nuovo Euregio valanghe.report sia peggiore della vecchia versione (fig. 1). È interessante che non sono state valutate solo la presentazione e la comprensibilità, ma anche  il contenuto che dal 63,8 % dei partecipanti viene considerato "migliore" o "molto migliore" di quello dei vecchi bollettini/previsioni. 
Fig. 1: Percentuale dei partecipanti (n=3555) che hanno valutato il contenuto, la comprensaibilità, la presentazione e il contenuto informativo del nuovo valanghe.report rispetto ai vecchi bollettini valanghe
"molto peggiorato", "leggermente peggiorato", "pressochè invariato", "leggermente migliorato" e "molto migliorato".

Soddisfazione con l'Euregio valanghe.report
La maggioranza dei partecipanti ha valutato l'Euregio valanghe.report "molto valido", soprattutto il contenuto. La visualizzazione e la qualità linguistica delle sezioni "valutazione del pericolo" e "manto nevoso" invece, sono state valutate "piuttosto validi". Solo molto pochi partecipanti trovano che il report sia "molto discutibile" o "piuttosto discutibile" (fig. 2).

Fig. 2: Percentuale dei partecipanti (n=3555) che hanno valutato il contenuto, la comprensibilità, la presentazione, la qualità linguistica della valutazione del pericolo e la qualità linguistica della descrizione del manto nevoso con "molto discutibile", "piuttosto discutibile", "nè valido, nè discutibile", "piuttosto valido" e  "molto valido".

Affidabilità delle previsioni
Ai partecipanti è stato chiesto di stimare l'affidabilità della previsione valanghe. Erano dell'opinione che le previsioni fossero giuste con una media dell' 85,9 % dei giorni durante una stagione invernale (mediano  90 %).

Punti critici
Inizialmente, tante persone avevano problemi con la navigazione nella nostra nuova homepage, che si sono però risolti velocemente da soli dopo un breve periodo di adattamento.
Sono stati criticati della homepage spesso i punti seguenti:
  • Problemi tecnici, caricamento lento dell'homepage e problemi di compatibilità con apparecchiature mobili.
  • La presentazione della situazione mattutina / pomeridiana sulla mappa dei gradi di pericolo valanghe per tanti utenti non era chiara a prima vista.
  • Non è stata considerata ottimale la visualizzazione dei valori rilevati dalle stazioni automatiche.
  • È stata criticata la gestibilità delle mappe nivologiche e meteorologiche in generale.
  • Ad alcuni utenti mancava l'accesso diretto agli eventi valanghivi, che possono essere richiamati solo indirettamente mediante la homepage www.lawis.at
Alcuni dei  punti criticati sopra elencati sono già stati eliminati durante la stagione invernale. Stiamo ancora lavorando ai punti rimanenti e ad altri miglioramenti (ad esempio una versione supplementare della homepage nei casi di un cattivo collegamento internet, inserimento dei diagrammi delle stazioni automatiche nelle mappe nivologiche e meteorologiche ecc.).


DATI RIGUARDANTI I PARTECIPANTI
I partecipanti erano persone abbonate al Euregio valanghe.report. Per questo motivo, le risposte non sono rappresentative per tutti gli utenti dei prodotti dei Servizi valanghe.

Età
L'età dei partecipanti spaziava molto (fig. 3A). Il partecipante più anziano aveva 81 nni, il più giovane 14. Il valore mediano era di 41 anni.

Sesso
Nella fig. 3B si vede che le donne erano molto sottorappresentate nel sondaggio. La quota complessiva femminile era del 16,6%  (cioè in Alto Adige 17,3 %, Tirolo 16,6 % e Trentino 9,6 %). Secondo uno studio svizzero invece, il 45 % delle giornate sci-escursionistiche è fatta da donne.


Fig. 3: (A) Distribuzione di frequenza dell'età dei partecipanti in categorie di 5 anni (n=3555).
Linea rossa: mediano dell'età (B). Distribuzione secondo il sesso dei partecipanti.

Lingua e regione escursionistica preferita
La maggior parte dei questionari è stato compilata in lingua tedesca. (fig. 4A). La maggioranza dei partecipanti ha indicato di fare le escursioni nel Tirolo, cioè nelle regioni Tirolo del Nord e dell'Est (fig. 4B).

Fig 4: Percentuale dei partecipanti (n=3555):
(A) Lingua di compilazione del questionario; (B) Zona preferita per le escursioni dei partecipanti.

Informazioni per la pianificazione delle escursioni
La maggioranza ha indicato di informarsi sempre (80,8 %) o quasi sempre (18,11 %) sul pericolo valanghe prima di uscire nel terreno invernale.

Conoscenza dell'Euregio valanghe.report
La maggior parte dei partecipanti conosce "molto bene" o "bene" le singole sezioni dell'Euregio valanghe.report. Le informazioni generiche sono più note dei dettagli. Perciò, le nozioni sul grado di periocolo erano per quasi tutti i partecipanti (98,5 %) "molto buone" o "piuttosto buone" e invece le nozioni di tanti partecipanti sulla descrizione della struttura del manto nevoso erano "meno buone" (fig. 5).

Fig. 5: Percentuale dei partecipanti (n=3555), che conoscono le varie informazioni dell'Euregio valanghe.report "per niente", "molto superficialmente", "piuttosto superficialmente", "piuttosto approfonditamente" e  "molto approfonditamente".

Il risultato rispecchia la struttura della piramide dell'informazione (fig. 6), utilizzata per strutturare il contenuto dell'Euregio valanghe.report e che viene raccomandata anche dai Servizi valanghe europei (EAWS). Secondo questo principio, gli utenti vengono confrontati prima con le informazioni più facilmente comprensibili e ben strutturati e solo alla fine con i dettagli.
Fig. 6: Struttura della piramide dell'informazione utilizzata dall'EAWS

Formazione in nivologia
Come indicato nella fig. 7A, all'incirca il 40 % dei partecipanti dispone di una formazione formale nivologica (ad es. guida alpina, insegnante di sci, ecc.)

Autostima sulla capacità di valutazione del pericolo valanghe
Secondo quanto indicato nella fig. 7B, la maggior parte degli interrogati considera le proprie capacità da "medie" (53,6 %) a "grandi" (32,2 %). Questa valutazione è soggettiva, ma corrisponde all'alta quota di partecipanti che possono vantare una formazione nivologica.
È probabile che appassionati di sport invernali interessati e con una formazione migliore utilizzino più spesso l'homepage e per questo motivo hanno anche notato il sondaggio. Inoltre, probabilmente erano anche più disposti a compilare il questionario, interessandosi di più dell'argomento e forse anche perche hanno visto la possibilità di far valere le proprie idee in merito.


Fig. 7: Percentuale di partecipanti con formazione specifica nivologica (A) e che hanno stimato la propria esperienza rispetto al pericolo valanghe "molto scarsa" (0,7 %), "scarsa" (8,8 %), "media" (53,6 %), "grande" 32,1 %) e "molto grande" (4,7 %) (B).

Numero di corsi valanghe frequentati
Come illiustrato nella fig. 8, la maggior parte dei partecipanti (88 %) ha frequentato almeno un corso valanghe (ad esempio di un'associazione alpina ecc.), ma spesso hanno partecipato a più corsi (di solito da 2 a 3). Questo risultato conferma il fatto che soprattutto le persone con una buona formazione e molto interessati all'argomento hanno partecipato all'inchiesta.

Fig. 8: Numero di partecipanti che ha frequentato nessuno, uno, da due a tre, da quattro a cincque, da sei a dieci, da 11 a 20 corsi valanghe, e numero di partecipanti che sono loro stessi formatori.

Durata e tipo di sport invernale fuori dalle piste controllate
I partecipanti si autostimavano persone attivissime. Il valore medio delle giornate passate fuori pista (cioè escursioni e freeride) era perciò di circa 34 giorni.

La parte principale delle giornate nella neve, il 68,4 % dei partecipanti li passa con lo sci-escursionismo. Un quinto delle giornate (20,8 %), passano con lo sci fuori-pista e il 3,7 % con il freeride con lo snowboard (fig. 9).

Fig. 9: Percentuale delle giornate fuori pista suddivise seconde le attività sportive

Responsabilità propria
Il 92,9 % degli interrogati ha indicato di intraprendere le gite sotto la propria responsabilità. Il rimanente 7,1 % segue le persone più esperte o si muove solo nel terreno messo in sicurezza.

(L'interpretazione dell'inchiesta è stata eseguita dalla nostra stagista Clara Bertel.)

martedì 21 maggio 2019

La pioggia aumenta la probabilità di valanghe per scivolamento di neve - condizioni invernali in alta montagna

Il Servizio meteo ZAMG prevede piogge e nevicate intense, soprattutto nel nord del Tirolo.


Mappa delle precipitazioni del servizio idrografico. Le massime vengono raggiunte alle stazioni nell'Unterland nord-orientale con attualmente quasi 90 mm.

Il limite delle nevicate oscilla tra i 1800 e 2300 m.

Pioggia anche sopra il limite del bosco, Valle dell'inn (Foto: 21.05.2019)
La pioggia, nelle zone ancora coperte di neve, penetra velocemente fino al suolo e aumenta così la probabilità di valanghe per scivolamento di neve e di slittamenti sulle superficie ripide e lisce, come i pendii erbosi o le piastre di roccia.


In alta montagna permangono le condizioni invernali. Nevicate e vento tempestoso formano accumuli freschi di neve ventata, che per un periodo limitato e soprattutto in quote alte e zone vicino alle creste, molto ripide, possono diventare problematici .


Neve e tempeste nella regione dell'Arlberg

Valanghe a lastroni vicine alle creste sulla Ödkarspitze nei Monti del Karwendel. La frattura si è propagata in uno strato debole vicino alla superficie. Fenomeni simili si potranno osservare in alcune zone in alta quota. (Foto: 17.05.2019)

Deposito di una valanga a debole coesione; Monte Spiegelkogel nella Valle di Oetz posteriore (Foto: 17.05.2019)
Dopo l'arresto delle precipitazioni, da domani 22/05, si ripeterà lo scenario delle nevicate precedenti: appena si fa vedere il sole, cioè, appena c'è l'influenza della radiazione diffusa sul manto nevoso, nelle regioni ricche di neve fresca si distaccheranno numerose valanghe di neve a debole coesione nel terreno estremamente ripido. Per un breve periodo aumenta poi anche la probabilità di valanghe a lastroni, con la formazione della rottura negli strati vicini alla superficie. La neve fresca è più interessata da questo fenomeno, a livello secondario sono immaginabili anche fratture negli strati con struttura angolare, vicini alla superficie. (cfr. blog precedenti).

Non è un argomento valanghivo, ma correlato alle precipizazioni sul manto nevoso esistente: i livelli dei fiumi e dei ruscelli aumentano in modo significativo a causa del processo di fusione

Aumento del livello dell'acqua del torrente Kohlenbach presso Kössen, in una delle zone più piovose del Tirolo

Anche il livello del fiume Inn è aumentato notevolmente dal 20/05. (Foto: 21.05.2019)

venerdì 17 maggio 2019

Ancora inverno in montagna - il tempo rimane variabile

Continua il tempo variabile e freddo

Perdura il tempo variabile, troppo freddo per la stagione e piuttosto umido.

Retrospettiva della settimana: variabile!

Come raffronto, la stagione invernale appena passata: in alta montagna le altezze totali del manto nevoso sono ora le massime di tutto l'inverno.

Tantissima neve fresca in montagna

Profondo inverno al rifugio Firenze (Foto: 12.05.2019)

Come scritto già nell'ultimo blog, la neve fresca viene velocemente indebolita durante un periodo di tempo migliore. Ciò è il risultato dell'energia delle radiazioni molto più alta rispetto a quella in pieno inverno. Per questo motivo possiamo osservare tanti distacchi di valanghe in montagna. Si tratta più spesso di valanghe di neve a debole coesione, e isolate valanghe per scivolamento di neve.


Valanghe di neve a debole coesione sulla Nordkette (Foto: 17.05.2019)

Valanga per scivolamento di neve sulla Nordkette (Foto: 11.05.2019)

Per le valanghe a lastroni è sempre valido quanto detto nell'ultimo blog. Partiamo dal principio che ci siano strati deboli causati dalla st.4 (situazione tipo freddo su caldo) in quote più alte e che potrebbero essere portati a rottura in condizioni sfavorevoli. Però, a causa della mancanza di analisi del manto nevoso di data recente, non conosciamo dettagli nuovi riguardo alle zone nelle quali è più probabile che valanghe a lastroni potrebbero essere distaccate per cause dovute alla st.4.
Inoltre, dopo nuove nevicate bisogna anche far attenzione a ulteriori possibili strati deboli: neve fresca di debole coesione, coperta di neve ventata; neve pallottolare; brina di superficie nel terreno all'ombra vicino alle creste (effetto Nigg).


Non è una rarità in questa stagione: neve pallottolare - qui nella valle di Defereggen. La neve pallottolare può sempre creare uno strato debole se è depositata in uno strato più spesso (di vari cm). Tirolo dell'Est centrale (Foto: 15.05.2019)

In giro vicino al rifugio Franz Senn. Come in pieno inverno!

Ci vuole ancora del tempo perché i sentieri per gli alpeggi diventiano sgombri di neve... Alpi di Tux (Foto: 02.05.2019)

L'abbiamo detto già più volte: mai sottovalutare il pericolo creato dalle cornici! Silvretta (Foto 01.05.2019)

A loro non piacerà che la neve si sciolga tardi: le marmotte (in primo piano). Silvretta (Foto: 01.05.2019)

venerdì 10 maggio 2019

Altezze del manto nevoso sopra la media - valanghe sono ancora possibili

In montagna regna ancora l'inverno

Dalla fine di aprile domina il tempo molto variabile, umido e chiaramente troppo freddo per la stagione.

Un'immagine non tipica di "affioramento per scomparsa della neve": aumento continuo dell'altezza del manto nevoso nel mese di maggio a 2060 m s.l.m. nelle Alpi di Tux. Si riconosce il calo di temperatura a fine aprile e il tempo successivo, molto variabile.

L'altezza totale del manto nevoso sulle montagne del Tirolo è sopra la media stagionale.

Un'immagine tipica per il Tirolo: verde intenso a valle e bianco intenso sulle montagne

Per fare un confronto, qui una foto dalle Dolomiti di Lienz nel Tirolo dell'Est (Foto: 07.05.2019)

In questa stagione, la neve fresca reagisce molto velocemente all'influenza delle radiazioni (diffuse) e l'aumento della temperatura. Perciò, durante gli ultimi giorni sono state osservate numerose valanghe di neve a debole coesione dal terreno roccioso, nonchè slittamenti e valanghe per scivolamento di neve dai pendii erbosi che ad aprile erano già sgombri di neve e ora sono nuovamente coperti di neve alta.

Valanghe di neve a debole coesione nella valle "Inneres Floitental" nelle Alpi della Zillertal (Foto: 07.05.2019)

Durante un periodo molto breve del giorno, gli appassionati degli sport invernali potevano (e possono) godersi perfino la neve polverosa bellissima.

No, non è un errore: la foto è stata scattata il 07.05.2019 e mostra le tracce di salita in direzione Marchreisenspitze nei Monti Kalkkögel...

...un'immagine simile del 05/05, del Tirolo dell'Est meridionale. Sulla via per il monte Golzentipp.

Il carattere invernale perdura

Secondo le previsioni del servizio meteo ZAMG, il tempo rimarrà variabile e troppo freddo per la stagione. Domani, sabato 11/05, ci raggiungerà un fronte freddo da ovest con forti rovesci, temporali isolati e il vento si rinforzerà. Il limite delle nevicate si abbassa fino a quote medie e la domenica arriverà a circa 1000 m nel nord e 1400 m alla cresta principale delle Alpi.


In montaga rimarràl'inverno.

Attenzione alle valanghe

Dopo le nevicate previste, potremo osservare una situazione molto simile a quella dopo le nevicate passate: numerose valanghe spontanee di neve a debole coesione, molti slittamenti dai pendii erbosi. Chi gira nelle regioni alte e di alta montagna, nelle zone con il massimo delle precipitazioni, per un breve periodo dovrà fare attenzione a accumuli di neve fresca, soprattutto nel terreno molto ripido vicino alle creste. Lo strato debole potrebbe essere formato spesso di neve pallottolare, a causa della situazione meteo prevista, ma anche neve polverosa coperta di neve ventata. Non è da escludere brina di superficie vicino alle creste (effetto Nigg), soprattutto nei terreni all'ombra vicino alle creste, ma probabilmente verrà distrutta prima, dall'influenza del vento.


Gli strati deboli relativamente più pericolosi sono però quelli di cristalli angolari, che si sono formati nel manto nevoso dalla fine di aprile, seguendo la situazione tipo freddo su caldo. Nel frattempo questi strati deboli sono stati coperti da strati di neve consolidata più spessi, e possono essere ancora portati a rottura. Sulla base delle nostre osservazioni e informazioni ricevute, crediamo che si tratti di fasce altitudinali sopra 2700 m circa. Inizialmente saranno interessati per lo più pendii all'ombra, in quote più alte, e  spesso anche pendii esposti a ovest, est e sud. Si tratta di un pericolo insidioso, da non sottovalutare, di distacco di valanghe a lastroni, con zone di distacco anche grandi, e le valanghe possono diventare anche di dimensioni pericolosamente grandi per gli appassionati di sport invernali.

Valanga a lastroni nella valle "Inneres Floitental" nella Zillertal. Nord-nordovest 2700 m. (Abbiamo ricevuto informazioni su altri distacchi di valanghe il 07/05 dalla cresta principale nord-est a 3000 m, est a 2900 m e sud-est a 3150m.)
(Foto: 07.05.2019)

giovedì 2 maggio 2019

L'inverno non vuole andarsene...

A fine aprile sopraggiunge ancora l'inverno, breve miglioramento ad inizio maggio, poi ancora tempo invernale:

Dopo la forte influenza del foehn da sud, dal 26/04 è ritornato l'inverno.

Tanta Neve fresca in alcune parti del Tirolo

Il massimo delle nevicate è caduta nelle regioni meridionali, dove sono cadute tra venerdì 26/4 e lunedì 29/04 circa 75 cm di neve. In alte quote il vento era forte.

Ritorno dell'inverno a fine aprile: sopra Lienz nel Tirolo dell'Est (Foto: 28.04.2019)

Trasporto eolico della neve nelle giornate passate sulla cresta Carnica (Foto: 01.05.2019)

Tirolo dell'Est orientale: inizialmente brutto tempo con tante precipitazioni e temperature troppo basse per la stagione. Influenza del vento anche forte, dal 01/05 miglioramento del tempo con temperature in rialzo, però nuovamente umidità dell'aria in aumento
Ora, a partire dal 3 maggio, dice il servizio meteo ZAMG, sopraggiunge nuovamente il tempo invernale. In ampie parti del Tirolo arriveranno 50 cm di neve fresca. Il calo di temperatura porta la neve anche a quote basse. Diffusamente soffia un vento forte.




Effetto della neve fresca prevista sul pericolo di valanghe:

Guardiamo la situazione attuale: in alta quota, l'altezza del manto nevoso è sopra la media stagionale, mentre in bassa quota la primavera è arrivata da un po´.


Vista sul Monte Serles dalla valle di Navis nelle Alpi di Tux (Foto: 02.05.2019)

I distacchi di valanghe sono al momento limitati a piccole valanghe di neve a debole coesione, soprattutto provocate da impulsi esterni, isolate valanghe per scivolamento di neve e a lastroni,  le ultime al momento (02/05) per lo più in alta montagna.


Scivolamento di neve a debole coesione della fine di aprile nella Silvretta (Foto: 01.05.2019)

Distacco di valanga provocato dalla rottura di un serracco nelle Alpi della valle Oetz meridionali (Foto: 01.05.2019)

Queste valanghe sono state distaccate artificialmente a fine aprile (Foto: 01.05.2019)
L'inverno soddisfa tutti i desideri per la qualità della neve. Recentemente la polvere nel terreno all'ombra in alta quota era favolosa; in tanti posti il primo e due maggio c'era anche del firn.

Discesa dal Monte Mittlerer Sonnenkogel nelle Alpi della valli Oetz meridionali (Foto: 01.05.2019)

Grazie all'aria temporaneamente molto asciutta, soprattutto il 1 maggio, il firn è rimasto intatto fino al pomeriggio. Alpi di Tux  (Foto: 02.05.2019)

Le poche valanghe osservate e i test di stabilità indicano solitamente una situazione abbastanza favorevole. Solo nei terreni in alta quota sembra che si sia formato uno strato debole secondo la situazione tipo freddo su caldo (st. 4). Questo localmente a partire dal 26/04 negli strati vicini alla superficie. Le comunicazioni su distacchi freschi di valanghe arrivano soprattutto dalle regioni più ricche di neve fresca lungo la cresta principale delle Alpi, e più spesso dai pendii molto ripidi soleggiati in fasce altitudinali tra 3000 e 3300 m circa, soprattutto vicino alle creste.



Profilo di neve, nord, 2000 m del 02/05 nelle Alpi di Tux. Si riconosce una sequenza di croste e strati più morbidi vicino alla superficie. I test di stabilità hanno confermato una struttura stabile. Nessuna propagazione delle rotture. Sembra diversamente a quote 1000 m più in alto, soprattutto nei pendii soleggiati, dove il manto nevoso era umido o fradicio ed è stato sovrapposto da neve fresca e fredda a fine aprile. I cristalli angolari tra le croste dovrebbero essere stati la causa di valanghe con coinvolgimento di persone.

Strati deboli vicini alla superficie in alta quota saranno probabilmente anche il problema principale per le prossime nevicate. Inoltre, la neve fresca a debole coesione potrebbe formare per un certo tempo uno strato debole, se verrà coperta dalla neve ventata.

Sui pendii erbosi abbiamo osservato già dalla settimana scorsa scivolamenti di neve fresca, soprattutto dove nevica di più sulle superficie già sgombre di neve.

Scivolamento di neve della fine di aprile. Si vedranno sitazioni simili anche durante il prossimo fine settimana.
(Foto: 02.05.2019)
In breve: l'inverno non è ancora completamente finito. Bisogna sempre tener conto del pericolo di valanghe, accanto agli altri pericoli alpini.