Il presente contributo è suddiviso in due parti:
- In breve, la descrizione della situazione del momento.
- Un excursus sul tema "Più neve = più valanghe?"
Situazione del momento
In ampie parti del Tirolo, le condizioni sono per lo più favorevoli. Il pericolo di valanghe dipende, al mattino, soprattutto dall'altitudine: sopra i 2400 m circa, il pericolo valanghe è debole, sotto questa quota è moderato, a causa del problema di valanghe per scivolamento di neve. Nell'arco della giornata, il pericolo valanghe aumenta leggermente per l'irraggiamento solare e l'aumento delle temperature, diventando dappertutto moderato.
Al momento, dobbiamo tener conto in linea di massima di due pericoli: valanghe per scivolamento di neve nei pendii ripidi erbosi (anche valanghe dai tetti delle case!) e valanghe di neve a debole coesione nei pendii estremamente ripidi soleggiati nelle ore pomeridiane.
|
Immagine tipica per la situazione del momento: le frecce color magenta indicano le valanghe di neve a debole coesione nel terreno estremamente ripido; le ellissi rosse indicano le bocche di balena nei pendii erbosi ripidi. Nordkette. (Foto: 13.02.2019) |
Il pericolo principale è rappresentato senza dubbio dalle valanghe per scivolamento di neve, che possono diventare pericolosamente grandi a causa dell'elevata altezza della neve. Durante la pianificazione scrupolosa di un'escursione, bisogna valutare attualmente sempre anche i bacini collettori (che ogni tanto non sono visibili dall'esterno) per la possibilità di distacco di valanghe per scivolamento di neve, e cercare di evitare queste zone. Esiste anche la possibilità di caduta in una crepa (bocca di balena) aperta, che potrebbe capitare soprattutto nelle zone fuori pista delle regioni ricche di neve del Tirolo.
|
Valanga per scivolamento di neve nelle Alpi di Tux il 06.02.2019. Sullo sfondo si vedono valanghe di neve a debole coesione |
Oggi, il 14.02.2019 alle 15:55, siamo stati informati dalla Direzione Tirolo di un incidente da valanga presso la cascata del Bodenbach
nella valle Kaunertal. Una persona è stata gravemente ferita. Non conosciamo ancora le circostanze precise. È però sicuro, che anche valanghe relativamente piccole (di neve a debole coesione?) possono essere pericolose per chi si arrampica sul ghiaccio nel letto stretto del ruscello.
|
Incidente da valanga presso la cascata del Bodenbach nella valle Kaunertal. A destra nell'immagine la legenda riguardo all'inclinazione del pendio |
Solo marginali sono gli accumuli freschi di neve ventata nelle zone in alta montagna, all'ombra, vicino alle creste e molto ripide, che possono essere portati a rottura solo più isolatamente.
La situazione ricorda quella primaverile: durante le notti al chiaro di luna, il manto nevoso si raffredda. Per questo motivo, durante le ore notturne si crea una crosta da rigelo sui pendii assolati di giorno. Al momento la crosta è ancora fragile. Ma tra alcuni giorni, tenendo conto delle previsioni meteo della ZAMG, si può essere sicuri che almeno a quote basse e medie nei pendii molto o estremamente ripidi, si formerà una crosta portante. Durante il corso della giornata, questa crosta si ammorbiderà nuovamente. Chi parte al mattino in tempo, sarà premiato con un firn meraviglioso.
Nella parte centrale e meridionale del Tirolo dell'Est (le regioni, nelle quali esiste ancora ancora un problema di strati deboli persistenti), la situazione è migliorata notevolmente rispetto a quella di inizio febbraio, ma comunque, gli strati deboli persitenti rimangono un problema. In queste regioni è necessario muoversi con molta prudenza, soprattutto nelle zone all'ombra. Nel terreno assolato, fare attenzione soprattutto alla fragilità maggiore degli strati deboli vicini al suolo, quando il manto nevoso s'inumidirà sempre di più.
Più neve = più valanghe?
Ampie parti del Tirolo sono al momento coperte fino in fondovalle con una quantità straordinaria di neve. Come viene influenzato il decorso dell'inverno da tutta questa neve rispetto alla stabilità del manto nevoso e il pericolo valanghe?
Un breve excursus: tipi di valanghe
Distinguiamo tre tipi principali di valanghe, secondo il loro meccanismo di distacco
- valanghe a lastroni di neve,
- valanghe di neve a debole coesione
- valanghe per scivolamento di neve
Le valanghe a lastroni di neve sono le tipiche valanghe "dello sciatore" e sono responsabili per più del 90 % di tutti gli incidenti. Ci vogliono 4 ingredienti per distaccare la valanga: un pendio con un'inclinazione di almeno 30 gradi, un lastrone di neve consolidata, sotto di esso uno strato debole con una certa tendenza alla propagazione della rottura e un fattore scatenante.
|
Distacco di una valanga di neve a lastroni: terreno ripido, lastrone sopra uno strato debole |
Le valanghe di neve a debole coesione hanno - come dice il nome - bisogno di neve a debole coesione. Di solito si tratta di neve asciutta farinosa o di neve bagnata. Un cristallo di neve che si muove in discesa sul pendio, trascina nel terreno estremamente ripido (> 40°) sulla sua via verso il basso altri cristalli di neve con se. In questo modo, la valanga aumenta continuamente di volume. Una traccia a forma di pera è tipica per la valanga di neve a debole coesione.
|
Valanga di neve bagnata a debole coesione caduta da terreno roccioso |
Le valanghe per scivolamento di neve si comportano diversamente delle valanghe a lastroni o di neve a debole coesione. Si tratta di un puro processo di reptazione. Tutto il manto nevoso scivola giù per il pendio, a causa di processi di fusione nella zona limite tra il manto nevoso e il suolo stesso. Più umido è il sottosuolo, minore è la frizione, e più probabile diventa il distacco di uno scivolamento di neve. Essenziale per questo processo è un fondo possibilmente regolare e liscio (ad esempio lastre di roccia, prati, tetti di case). Valanghe per scivolamento possono - contrariamente a valanghe di neve a debole coesione o a lastroni - distaccarsi anche da pendii con meno di 30 gradi.
|
Numerose valanghe per scivolamento di neve nelle Alpi dello Zillertal (Foto: 22.01.2019) |
Inverni ricchi di neve
Com'è allora la situazione valanghiva durante inverni particolarmente ricchi di neve?
Le
valanghe di neve asciutta a debole coesione sono più numerose con un aumento e un'intensificazione delle nevicate rispetto agli inverni meno ricchi di neve.
Durante i periodi con nevicate intense, si osservano più
valanghe di neve a lastroni. Dopo le nevicate, il manto nevoso si stabilizza di solito abbastanza rapidamente.
Anche il fatto
che la differenza di temperatura all'interno del manto nevoso è piuttosto bassa, a causa delle grandi quantità di neve, è un vantaggio. Per questo non si possono formare così facilmente strati fragili a debole coesione, come durante un inverno con poca neve. Nel Tirolo del Nord, il manto nevoso si è formato in modo costante all'inizio dell'inverno, perciò tutto il manto è abbastanza stabile.
Nel Tirolo dell'Est centrale e meridionale invece, le grandi nevicate sono arrivate solo a fine gennaio. Prima, si sono formati strati deboli marcati all'interno del manto nevoso poco spesso, vicino al suolo, che all'inizio di gennaio erano molto facili da portare a rottura. Da queste parti il problema di strati deboli persistenti rimane acuto.
Inverni ricchi di neve sono "inverni con valanghe per scivolamento di neve". Le
valanghe per scivolamento di neve si preannunciano spesso, già tempo prima del distacco, con delle crepe, le cosiddette "bocche di balena".
|
Bocche da balena sul monte Saile. Vista sulla valle dell'Inn (Foto: 20.01.2019) |
Queste crepe da trazione si formano quando la neve scivola fortemente nei luoghi dove la parte inferiore del manto nevoso slitta più velocemente della parte superiore. Una crepa che si allarga durante alcuni giorni o anche settimane, può accelerare di colpo il movimento di reptazione e si distacca la valanga per scivolamento di neve. Ma non è necessario che ci sia una bocca di balena. Le valanghe per scivolamento di neve possono distaccarsi anche all'improvviso - senza crepa precedente.
Un manto di neve molto spesso favorisce l'aumento della formazione di valanghe per scivolamento di neve per due motivi:
- Il sovraccarico di neve causa una forza maggiore rivolta verso il basso
- La neve isola bene. Per questo, la neve vicino al suolo ha solitamente una temperatura di 0°C circa, ed è umida - il presupposto per valanghe per scivolamento di neve.
Il problema degli scivolamenti ci accompagnerà ancora per il resto dell'inverno. Il loro numero aumenterà con un maggiore inumidimento del manto nevoso, ma le valanghe si possono anche distaccare nel cuore della notte del giorno più freddo dell'anno. Un altro svantaggio di questo tipo di valanghe - a parte della difficile stima del momento di distacco - è che non si possono distaccare artificialmente con un sovraccarico (ad esempio per mezzo di esplosivo).
Esiste comunque una specie veramente contenta delle valanghe per scivolamento di neve:
|
I camosci possono nutrirsi nelle zone sgombre da neve dopo il distacco di valanghe per scivolamento (Foto: 17.01.2019) |
Valanghe dai tetti: durante i giorni passati, nel Tirolo sono state osservate numerose valanghe cadute dai tetti delle case. Si tratta di valanghe per scivolamento di neve: l'acqua sulla zona limitrofa tra il tetto e la neve diminuisce la frizione e aumenta il rischio di distacco della neve dal tetto.
|
La neve scivola dai tetti lisci (Foto: 10.02.2019) |
|
Qui si riconosce lo strato di ghiaccio sul tetto di lamiera, indizio per acqua libera presente nella zona limite tra il tetto e il manto nevoso. (Foto: 10.02.2019) |