lunedì 25 febbraio 2019

Valanghe Zwölferkogel e Ammerwald

Valanga Zwölferkogel

Panoramica della valanga dal monte Lawine Zwölferkogel del 23.02.2019. La valanga è arrivata fino al lago artificiale di Finstertal (2300 m s.l.m. circa) (Foto: 24.02.2019)

Oggi, il 23/02, eravamo nelle vicinanze dell'incidente da valanga sotto il monte Zwölferkogel nella valle di Kühtai, dove ieri è morta una persona. Come già menzionato nell'ultimo blog, si trattava di una piccola valanga a lastroni di neve. La causa del distacco era un problema di breve durata con la neve ventata. A causa del vento forte, talvolta tempestoso, si era formato una crosta da vento dura sulla superficie della neve, depositata su strati più morbidi. La valanga si è distaccata, quando un alpinista ha attraversato il pendio esposto a nordest, con un'inclinazione media di 35 gradi. La valanga aveva una larghezza di circa 15 m e una lunghezza di 70 m. Lo spessore della frattura viene stimato a 20 - 30 cm circa. La persona è stata sepolta sotto 1 metro di neve e poi trovata da un cane da valanga.


Fotografia della valanga da vicino. Alcune parti del piano di scorrimento della valanga sono stati ricoperti da neve ventata. I blocchi che si vedono nella parte centrale e sotto sono per lo più blocchi di ghiaccio che indicano le varie altezze di ristagno del lago artificiale. (Foto: 24.02.2019)

Durante i nostri test di stabilità effettuati nelle vicinanze, siamo riusciti a creare una frattura sotto la crosta da vento, ma la propagazione della frattura non era (più) possibile. Quest'osservazione corrisponde alle risposte ricevute oggi dagli osservatori che ci hanno detto che non era più possibile portare a rottura gli accumuli freschi di neve ventata. Potrebbe essere possibile solo isolatamente a quote alte e nel terreno molto ripido all'ombra.


Profilo stratigrafico poco più a nord del luogo dell'incidente a 2370 m, nord, 26°. La crosta da vento dura in superficie con lo strato più morbido angolare sotto la crosta hanno creato uno dei presupposti per il distacco del lastrone di neve. I nostri test di stabilità hanno portato solo più a fratture parziali. (Profilo del 24.02.2019)
Valanga Ammerwald

Ieri si era scoperto che questa valanga era caduta in terreno bavarese, e per questo motivo l'incidente verrà analizzato dai nostri colleghi tedeschi. È sicuro che si trattava di una valanga per scivolamento di neve, distaccatasi in una radura del bosco e che si era suddivisa in tre rami. La ricerca di una persona ancora dispersa era continuata oggi, ma è rimasta senza risultato.

Foto della valanga per scivolamento di neve ad Ammerwald. (Foto: 23.02.2019)

sabato 23 febbraio 2019

Breve informazione su eventi valanghivi nel Tirolo

Oggi, il 23.02.2019, siamo stati informati dalla centrale d'emergenza del Tirolo di tre eventi valanghivi con coinvolgimento di persone:

Ammerwald, nelle vicinanze del lago Plansee


Valanga Ammerwald

Si trattava di una valanga per scivolamento di neve. Secondo quanto si sa finora, una persona è morta, una è stata ferita e una è ancora dispersa. La ricerca è stata temporaneamente interrotta e continuerà domani. Seguono i dettagli.


Monte Zwölferkogel presso il lago di Finstertal nella valle di Kühtai


Valanga Zwölferkogel. Il luogo esatto non è ancora noto, ma si trova nella zona contrassegnata con l'ellissi.
Si trattava di un piccolo accumulo fresco di neve ventata, distaccatosi nel terreno estremamente ripido. La valanga ha raggiunto il lago artificiale. Una persona è morta. Seguono i dettagli. 

Monte Kleegrube nelle vicinanze del ghiacciaio di Hintertux

Valanga Kleegrube

Un piccolo accumulo fresco di neve ventata si è distaccato, quando una persona si trovava nel terreno estremamente ripido sopra il rifugio Spannagel, salendo verso il monte Hoher Riffler. La persona è rimasta illesa, ma ha perso gli sci ed è stata trasportata a valle con l'elicottero.


Tutti gli eventi valanghivi sono coerenti con la situazione complessiva valanghiva del momento. Il pericolo maggiore sono le valanghe per scivolamento di neve (imprevidibili) sui pendii erbosi ripidi. Un problema, in zone di grandezza limitata e per un periodo breve, rappresentano anche gli accumuli di neve ventata, formatisi a causa del vento forte, soprattutto nel settore nord a quote alte.

Vento da forte a tempestoso soffia da ieri 22/02 da direzioni settentrionali

venerdì 22 febbraio 2019

Neve fresca e vento forte comportano un aumento del pericolo di valanghe

Previsione

Tra un'alta pressione con il centro sopra la Scandinavia meridionale e una bassa pressione sopra la Russia, domani 22/02, il Tirolo verrà interessato da una forte corrente da nordest. Il risultato è vento da forte a tempestoso in montagna e qualche precipitazione, soprattutto all'est della nostra Regione.


 

La neve fresca e la neve vecchia a debole coesione vengono trasportate dal vento e si formano accumuli, soprattutto nei canaloni, nelle conche e nelle zone vicino a creste. La neve ventata viene depositata nei versanti all'ombra su una superficie di neve vecchia per lo più a debole coesione, composta da cristalli feltrati e angolosi ed anche con brina di superficie vicino alle creste (effetto "Nigg"), e talvolta questi depositi possono essere portati a rottura con un debole sovraccarico.

La superficie della neve nei versanti all'ombra è composta spesso da neve farinosa consolidata, con leggero metamorfismo costruttivo ("neve polverosa nodulosa"). Questa neve può, per un breve periodo, formare uno strato debole per la neve ventata depositata sopra di essa. (Foto: 21.02.2019)

In primo piano si vede un po' di brina di superficie formatasi all'ombra nella zona della cresta (effetto "Nigg"). Probabilmente verrà spostata dal vento forte che arriverà da nord, e si presenterà solo raramente come strato debole. Monte Gilfert negli Alpi di Tux. (Foto: 21.02.2019)

In alta montagna, e soprattutto lungo la cresta principale delle Alpi, si trovano più punti pericolosi, soprattutto nella parte orientale del Tirolo, più ricca di neve fresca. Accumuli freschi di neve ventata possono essere portati a rottura sia nelle zone all'ombra che più spesso anche nel terreno molto ripido in tutte le esposizioni. Il pericolo valanghe spesso aumenta, e nelle Alpi dello Zillertal, nel Gruppo del Venediger e del Glockner si raggiunge il grado 3 (marcato).

Neve fresca e vento forte comportano spesso l'aumento del pericolo valanghe.

Rimane possibile il distacco di valanghe per scivolamento di neve. Possono diventare di dimensioni anche grandi, isolatamente molto grandi, nelle regioni ricche di neve. Bisogna ancora tenerne conto durante la pianificazione di escursioni sugli sci.


Un percorso di salita molto frequentato in direzione dello giogo Kellerjoch nelle Alpi di Tux. Molti sci-escursionisti non si rendono probabilmente neanche conto del pericolo creato dalle valanghe per scivolamento di neve... (Foto: 21.02.2019)

Perfino una pausa presso una malga potrebbe avere conseguenze spiacevoli. (Foto: 21.02.2019)

Nel Tirolo dell'Est, è ancora possibile distaccare isolatamente valanghe di dimensione media dalla base debole di neve vecchia. Più delicato è il settore settentrionale tra 2000 e 2600 m circa. I punti pericolosi sono radi, e solitamente non riconoscibili per gli appassionati di sport invernali. Le zone con più probabilità di distacco sono le zone povere di neve e i passaggi da tanta a poca neve.

Verso il fine-settimana, i tempo migliorerà. L'alta pressione sopra la Scandinavia si estenderà nuovamente di più nella nostra direzione. Secondo il servizio meteo ZAMG ci aspetta di nuovo il tempo calmo, decisamente troppo mite per la stagione, con aria secca e tanto sole.

Retrospettiva

Le temperature sopra la media dall'inizio della settimana scorsa hanno messo a dura prova il manto nevoso, soprattutto nei versanti soleggiati e, generalmente, a basse quote.

Il grafico evidenzia i massimi e minimi e la media (linea grigia) finora rilevati, e le altezze della neve del momento (linea color magenta) della nostra stazione di osservazione a Obertilliach. Attualmente ci troviamo leggermente al di sotto del valore medio.

I camosci sono contenti dell'aumento di zone sgombre di neve e delle temperature calde. Punta Nockspitze. Alpi dello Stubai settentrionali (19.02.2019).

L'inumidificazione del manto nevoso in aumento e la penetrazione dell'acqua fino al suolo sono la causa delle valanghe per scivolamento di neve che sono state osservate. Isolatamente hanno anche sepolto strade esposte. Il numero di valanghe di neve bagnata a debole coesione da terreno estremamente ripido, invece, si è ridotto.


Una malga sul monte Roßkogel (Alpi dello Stubai) si oppone alle masse di neve in scivolamento (Foto: 19.02.2019).

A Seduk presso Neustift nella valle dello Stubai, il deposito di una valanga per scivolmento di neve è finito vicino alle case. (Foto: 20.02.2019).
Nella notte tra mercoledì e giovedi (21/02), una valanga per scivolamento di neve ha spostato la strada Plansee presso Breitenwang (circoscrizione di Reutte) per una lunghezza di 20 metri circa. (Foto: 21.02.2019).

Una "famiglia" di valanghe per scivolamento di neve: da sinsitra a destra: una crepa, accanto una valanga fresca (si vede ancora neve nella zona di distacco), poi una valanga più vecchia, dove la neve rimasta si è già sciolta, e accanto un'altra valanga per scivolamento di neve, distaccatasi ancora prima. (Foto: 21.02.2019).

La traccia di una valanga per scivolamento di neve presso la strada regionale di Bschlaber (Foto: 18.02.2019).

Dal punto di vista dell'appassionato di sport invernali, le condizioni nei giorni passati erano perfetti. Il tempo soleggiato, caldo e con poco vento offriva le condizioni migliori per le escursioni. Il pericolo di valanghe era debole, in tutto il Tirolo - a parte del pericolo di valanghe per scivolamento di neve.


Nonostante le temperature troppo elevate per la stagione, è stato ancora possibile godere bellissima neve polverosa nei versanti all'ombra. Il manto nevoso nelle zone all'ombra poteva irraggiare il calore senza ostacoli, grazie al cielo quasi sempre senza nuvole, e così non veniva influenzato dall'alta temperatura dell'aria. Il forte irraggiamento ha causato anche la trasformazione della neve fresca e ventata del lunedì, 11/02, in forme angolari e che hanno perso gradualmente la coesione. Il lastrone, necessario per il distacco di valanghe a lastroni di neve, perciò, si solito non esisteva più. La neve però ha perso poco della sua qualità per lo sciatore.


Cielo senza copertura nuvolosa e pulver "nodulosa" bellissima nella valle di Schmirn (Foto: 21.02.2019).

I pendii esposti al sole, invece, non potevano riflettere il calore apportato con le radiazioni a onde corte:  il manto nevoso diventava sempre più umido. Dopo alcuni cicli di ri-congelamento, nei giorni passati si poteva godere sul lato sud già il primo firn. Nei pendii rivolti a est e ovest, di solito il sole non era ancora abbastanza forte per creare una crosta da rigelo portante, ma solo una crosta friabile.


Nei pendii ripidi esposti a sud, ogni tanto si poteva già trovare il firn. Punta Nockspitze, Alpi dello Stubai (Foto: 19.02.2019).

mercoledì 20 febbraio 2019

Situazione attuale / Più neve = più valanghe?

Il presente contributo è suddiviso in due parti:

  • In breve, la descrizione della situazione del momento.
  • Un excursus sul tema "Più neve = più valanghe?"
Situazione del momento

In ampie parti del Tirolo, le condizioni sono per lo più favorevoli. Il pericolo di valanghe dipende, al mattino, soprattutto dall'altitudine: sopra i 2400 m circa, il pericolo valanghe è debole, sotto questa quota è moderato, a causa del problema di valanghe per scivolamento di neve. Nell'arco della giornata, il pericolo valanghe aumenta leggermente per l'irraggiamento solare e l'aumento delle temperature, diventando dappertutto moderato.


Al momento, dobbiamo tener conto in linea di massima di due pericoli: valanghe per scivolamento di neve nei pendii ripidi erbosi (anche valanghe dai tetti delle case!) e valanghe di neve a debole coesione nei pendii estremamente ripidi soleggiati nelle ore pomeridiane.


Immagine tipica per la situazione del momento: le frecce color magenta indicano le valanghe di neve a debole coesione nel terreno estremamente ripido; le ellissi rosse indicano le bocche di balena nei pendii erbosi ripidi. Nordkette. (Foto: 13.02.2019)

Il pericolo principale è rappresentato senza dubbio dalle valanghe per scivolamento di neve, che possono diventare pericolosamente grandi a causa dell'elevata altezza della neve. Durante la pianificazione scrupolosa di un'escursione, bisogna valutare attualmente sempre anche i bacini collettori (che ogni tanto non sono visibili dall'esterno) per la possibilità di distacco di valanghe per scivolamento di neve, e cercare di evitare queste zone. Esiste anche la possibilità di caduta in una crepa (bocca di balena) aperta, che potrebbe capitare soprattutto nelle zone fuori pista delle regioni ricche di neve del Tirolo.


Valanga per scivolamento di neve nelle Alpi di Tux il 06.02.2019. Sullo sfondo si vedono valanghe di neve a debole coesione
Oggi, il 14.02.2019 alle 15:55, siamo stati informati dalla Direzione Tirolo di un incidente da valanga presso la cascata del Bodenbach nella valle Kaunertal. Una persona è stata gravemente ferita. Non conosciamo ancora le circostanze precise. È però sicuro, che anche valanghe relativamente piccole (di neve a debole coesione?) possono essere pericolose per chi si arrampica sul ghiaccio nel letto stretto del ruscello.


Incidente da valanga presso la cascata del Bodenbach nella valle Kaunertal. A destra nell'immagine la legenda riguardo all'inclinazione del pendio
Solo marginali sono gli accumuli freschi di neve ventata nelle zone in alta montagna, all'ombra, vicino alle creste e molto ripide, che possono essere portati a rottura solo più isolatamente.

La situazione ricorda quella primaverile: durante le notti al chiaro di luna, il manto nevoso si raffredda. Per questo motivo, durante le ore notturne si crea una crosta da rigelo sui pendii assolati di giorno. Al momento la crosta è ancora fragile. Ma tra alcuni giorni, tenendo conto delle previsioni meteo della ZAMG, si può essere sicuri che almeno a quote basse e medie nei pendii molto o estremamente ripidi, si formerà una crosta portante. Durante il corso della giornata, questa crosta si ammorbiderà nuovamente. Chi parte al mattino in tempo, sarà premiato con un firn meraviglioso.

Nella parte centrale e meridionale del Tirolo dell'Est (le regioni, nelle quali esiste ancora ancora un problema di strati deboli persistenti), la situazione è migliorata notevolmente rispetto a quella di inizio febbraio, ma comunque, gli strati deboli persitenti rimangono un problema. In queste regioni è necessario muoversi con molta prudenza, soprattutto nelle zone all'ombra. Nel terreno assolato, fare attenzione soprattutto alla fragilità maggiore degli strati deboli vicini al suolo, quando il manto nevoso s'inumidirà sempre di più.



Più neve = più valanghe?

Ampie parti del Tirolo sono al momento coperte fino in fondovalle con una quantità straordinaria di neve. Come viene influenzato il decorso dell'inverno da tutta questa neve rispetto alla stabilità del manto nevoso e il pericolo valanghe?

Un breve excursus: tipi di valanghe

Distinguiamo tre tipi principali di valanghe, secondo il loro meccanismo di distacco

  • valanghe a lastroni di neve,
  • valanghe di neve a debole coesione
  • valanghe per scivolamento di neve
Le valanghe a lastroni di neve sono le tipiche valanghe "dello sciatore" e sono responsabili per più del 90 % di tutti gli incidenti. Ci vogliono 4 ingredienti per distaccare la valanga: un pendio con un'inclinazione di almeno 30 gradi, un lastrone di neve consolidata, sotto di esso uno strato debole con una certa tendenza alla propagazione della rottura e un fattore scatenante.

Distacco di una valanga di neve a lastroni: terreno ripido, lastrone sopra uno strato debole
Le valanghe di neve a debole coesione hanno - come dice il nome - bisogno di neve a debole coesione. Di solito si tratta di neve asciutta farinosa o di neve bagnata. Un cristallo di neve che si muove in discesa sul pendio, trascina nel terreno estremamente ripido (> 40°) sulla sua via verso il basso altri cristalli di neve con se. In questo modo, la valanga aumenta continuamente di volume. Una traccia a forma di pera è tipica per la valanga di neve a debole coesione.

Valanga di neve bagnata a debole coesione caduta da terreno roccioso

Le valanghe per scivolamento di neve si comportano diversamente delle valanghe a lastroni o di neve a debole coesione. Si tratta di un puro processo di reptazione. Tutto il manto nevoso scivola giù per il pendio, a causa di processi di fusione nella zona limite tra il manto nevoso e il suolo stesso. Più umido è il sottosuolo, minore è la frizione, e più probabile diventa il distacco di uno scivolamento di neve. Essenziale per questo processo è un fondo possibilmente regolare e liscio (ad esempio lastre di roccia, prati, tetti di case). Valanghe per scivolamento possono - contrariamente a valanghe di neve a debole coesione o a lastroni - distaccarsi anche da pendii con meno di 30 gradi.


Numerose valanghe per scivolamento di neve nelle Alpi dello Zillertal (Foto: 22.01.2019)

Inverni ricchi di neve

Com'è allora la situazione valanghiva durante inverni particolarmente ricchi di neve?

Le valanghe di neve asciutta a debole coesione sono più numerose con un aumento e un'intensificazione delle nevicate rispetto agli inverni meno ricchi di neve.

Durante i periodi con nevicate intense, si osservano più valanghe di neve a lastroni. Dopo le nevicate, il manto nevoso si stabilizza di solito abbastanza rapidamente. Anche il fatto che la differenza di temperatura all'interno del manto nevoso è piuttosto bassa, a causa delle grandi quantità di neve, è un vantaggio. Per questo non si possono formare così facilmente strati fragili a debole coesione, come durante un inverno con poca neve. Nel Tirolo del Nord, il manto nevoso si è formato in modo costante all'inizio dell'inverno, perciò tutto il manto è abbastanza stabile.
Nel Tirolo dell'Est centrale e meridionale invece, le grandi nevicate sono arrivate solo a fine gennaio. Prima, si sono formati strati deboli marcati all'interno del manto nevoso poco spesso, vicino al suolo, che all'inizio di gennaio erano molto facili da portare a rottura. Da queste parti il problema di strati deboli persistenti rimane acuto.

Inverni ricchi di neve sono "inverni con valanghe per scivolamento di neve". Le valanghe per scivolamento di neve si preannunciano spesso, già tempo prima del distacco, con delle crepe, le cosiddette "bocche di balena".


Bocche da balena sul monte Saile. Vista sulla valle dell'Inn (Foto: 20.01.2019)

Queste crepe da trazione si formano quando la neve scivola fortemente nei luoghi dove la parte inferiore del manto nevoso slitta più velocemente della parte superiore. Una crepa che si allarga durante alcuni giorni o anche settimane, può accelerare di colpo il movimento di reptazione e si distacca la valanga per scivolamento di neve. Ma non è necessario che ci sia una bocca di balena. Le valanghe per scivolamento di neve possono distaccarsi anche all'improvviso - senza crepa precedente.


Un manto di neve molto spesso favorisce l'aumento della formazione di valanghe per scivolamento di neve per due motivi:
  • Il sovraccarico di neve causa una forza maggiore rivolta verso il basso
  • La neve isola bene. Per questo, la neve vicino al suolo ha solitamente una temperatura di 0°C circa, ed è umida - il presupposto per valanghe per scivolamento di neve.
Il problema degli scivolamenti ci accompagnerà ancora per il resto dell'inverno. Il loro numero aumenterà con un maggiore inumidimento del manto nevoso, ma le valanghe si possono anche distaccare nel cuore della notte del giorno più freddo dell'anno. Un altro svantaggio di questo tipo di valanghe - a parte della difficile stima del momento di distacco - è che non si possono distaccare artificialmente con un sovraccarico (ad esempio per mezzo di esplosivo).


Esiste comunque una specie veramente contenta delle valanghe per scivolamento di neve:

I camosci possono nutrirsi nelle zone sgombre da neve dopo il distacco di valanghe per scivolamento (Foto: 17.01.2019)

Valanghe dai tetti: durante i giorni passati, nel Tirolo sono state osservate numerose valanghe cadute dai tetti delle case. Si tratta di valanghe per scivolamento di neve: l'acqua sulla zona limitrofa tra il tetto e la neve diminuisce la frizione e aumenta il rischio di distacco della neve dal tetto.

La neve scivola dai tetti lisci (Foto: 10.02.2019)

Qui si riconosce lo strato di ghiaccio sul tetto di lamiera, indizio per acqua libera presente nella zona limite tra il tetto e il manto nevoso. (Foto: 10.02.2019)

domenica 17 febbraio 2019

Fate attenzione alle valanghe per scivolamento di neve! Possono diventare di grandi dimensioni! Aumento del pericolo valanghe nell'arco della giornata

Come previsto, stiamo osservando un aumento del numero di valanghe per scivolamento di neve nei pendii erbosi ripidi. Il motivo sono le temperatute calde, le radiazioni intense del sole e il conseguente aumento dell'inumidimento del manto nevoso. L'acqua di fusione penetra fino alla base del manto nevoso sul suolo erboso e ne diminuicse la frizione.

Il terreno soleggiato fino a 2600 m è il più interessato da questo fenomeno. Ma anche nelle zone all'ombra fino a quote medie è possibile osservare ogni tanto questo tipo di valanghe.

A causa dell'elevato spessore del manto nevoso, la valanghe per scivolamento di neve possono essere di dimensioni grandi o anche molto grandi con zone di arresto anche notevoli. Il 15/02, una valanga per scivolamento di neve ha sepolto una parte del parcheggio presso la funivia Eisgratbahn nella Valle dello Stubai. Alcune macchine sono state danneggiate. Non sono state interessate persone.

Bocca da balena sotto un'opera paravalanghe nella valle del Paznaun (Foto: 16.02.2019)

Poco dopo, in questa zona si è distaccata una valanga per scivolamento di neve (Foto: 16.02.2019)

Con una eccezione, non ci sono stati comunicati incidenti da valanga. La Polizia alpina ci ha informato di un incidente sotto il monte Tschadinhorn nel Gruppo dello Schober. Si era distaccata una valanga a lastroni poco dopo le ore 11, quando un gruppo di sci-escursionisti stava salendo la fiancata della vetta. La valanga aveva una larghezza di 70 m e lunghezza di 270 m circa. L'altezza del distacco era tra 40 e 80 cm. Il distacco era avvenuto a 2965 m. Il terreno era tra 36 e 43 gradi di inclinazione e esposto a sudovest. Due persone sono state trascinate e ferite. Lo strato debole era composto da cristalli angolari sopra una crosta da rigelo. Il tutto era coperto da neve consolidata.


Incidente da valanga al monte Tschadinhorn nel Gruppo dello Schober. (Foto: 16.02.2019)

sabato 16 febbraio 2019

Si è osservata la formazione di un (possibile) strato debole nei versanti all'ombra, in una fascia altitudinale molto limitata

Attualmente, in alcune zone ed in una fascia altitudinale molto limitata, è presente la situazione tipo 4 (freddo su caldo).

Il motivo: domenica 10/02 è piovuto o caduta neve bagnata nel Tirolo tra 1600 e 2200 m circa. Poi, la temperatura è calata di molto. La pioggia è diventata neve, e dopo è rimasto freddo. Il tempo è però caratterizzato da un escursione termica diurna abbastanza forte. Nelle notti chiare, gli strati vicini alla superficie del manto nevoso si raffreddano molto. A causa della differenza di temperatura marcata tra la superficie della neve una volta umida, e la neve fredda depositata sopra di essa, si è creata una crosta da rigelo in questo settore limitrofo, e sopra e sotto la crosta si trovano anche cristalli angolari. Dalla zona dell'Ausserfern ci hanno comunicato la presenza di uno strato debole molto evidente di cristalli angolari in un pendio a nord a 2150 m (punta Fallesin).



Evidenziato sopra: inizialmente temperature calde, precipitazioni inizialmente in forma di pioggia, poi neve. Abbassamento marcato delle temperature - presupposto per la situazione tipo freddo su caldo (st.4)

Pensiamo che si tratti di zone pericolose isolate. Al momento sono interessati pendii all'ombra, molto ripidi, in una fascia altitudinale molto limitata. (Questa fascia è ancora molto difficile da delimitare, dovrebbe trovarsi tra 1800 e 2200 m). Lo strato debole è importante solo nelle zone, nelle quali si è depositata abbastanza neve consolidata sopra di essa. Ciò vale per le regioni ricche di neve fresca, come l'Arlberg, l'Ausserfern, le Alpi settentrionali e i Monti del Kaiser. Grazie al tempo permanentemente bello, la neve depositata sopra lo strato debole perderà gradualmente la tensione (sempre che il vento non trasporti altra neve).

Conclusione: si tratta di un problema probabilmente isolato e su piccola scala nei pendii all'ombra e molto ripidi, da tenere d'occhio al momento, e che potrebbe risolversi anche in fretta.



mercoledì 13 febbraio 2019

Attenzione alla neve ventata fresca nel terreno molto ripido all'ombra e in generale vicino alle creste - pericolo di valanghe di neve asciutta a debole coesione e per scivolamento

Ancora tanta neve fresca nel Tirolo. La maggior quantità di neve è caduta all´estremo ovest, al nord e est del Tirolo del Nord e nelle Alpi della Zillertal orientale. Spesso sono caduti tra i 30 e 50 cm di neve fresca. Il record l´ha battuto (nuovamente) la stazione di rilevamento sulla Seegrube sopra Innsbruck con quasi 100 cm.




Neve fresca da domenica 10/02 sera, vento forte, che nel frattempo si è attenuato. Stazione meteo "Am Adamsberg" nella valle di Paznaun

Con basse temperature e vento forte si sono formati accumuli di neve ventata, in parte fragili.

Pennacchi di vento nelle Dolomiti di Lienz (Foto: 12.02.2019)

Poco accogliente: il vento forte trasporta la neve. Nelle Alpi dello Stubai settentrionale. (Foto: 12.02.2019)

Questi accumuli freschi di neve ventata sono più facili da portare a rottura nel terreno molto ripido, all'ombra e ancora senza tracce di sciatori, nonché generalmente nel terreno molto ripido vicino alle creste. Possibili strati deboli per il distacco di valanghe a lastroni, sono la brina di superficie nei versanti all'ombra sotto il limite del bosco, oppure spesso la neve a debole coesione già un pò più vecchia ("neve polverosa nodulosa"). Anche la neve a debole coesione fresca e fredda, coperta da neve ventata, può formare uno strato debole (soprattutto nel terreno al sole, nel quale si è spesso creata, prima del 10/02, una crosta da rigelo). Bisogna far attenzione in alcune zone anche agli strati deboli angolari, vicini alla superficie, menzionati nell'ultimo blog, in fasce altitudinali tra 2300 e 2600 m circa. Nella parte centrale e settentrionale del Tirolo dell'Est abbiamo ancora un problema con strati deboli persistenti vicino al suolo. Lì, il settore settentrionale è ormai quello più interessato dal problema.

Sopratutto a quote basse e medie all'ombra, nella settimana scorsa si era formata la brina di superficie. Valle di Obernberg (Foto: 05.02.2019)

Neve a debole coesione forma "noduli" che possono diventare un possibile strato debole, ma comunque non molto delicato. Alpi di Kitzbühel (Foto: 07.02.2019)
Settimana scorsa, nei pendii al sole la superficie della neve è diventata umida. Alpi di Kitzbühel (Foto: 07.02.2019)

Da oggi, 13/02, si aspetta un lungo periodo di bel tempo con sole splendente e temperature in continuo aumento. L'impulso di calore e irraggiamento causerà oggi, 13/02, il distacco di numerose valanghe di neve a debole coesione in terreno molto ripido e al sole. Inoltre, non si possono escludere del tutto distacchi spontanei della neve ventata appena accumulata dai terreni estremamente ripidi vicino alla cresta. Attenzione anche alla neve che slitta sul fondo liscio e ripido: valanghe per scivolamento di neve sui pendii erbosi ripidi, ma anche valanghe dai tetti, come si sono osservate spesso negli ultimi giorni.


Valanghe di neve a debole coesione asciutta da terreno roccioso. Questa foto è stata fatta nei Monti di Mieming il 04.02.2019. Eventi simili si potranno osservare anche oggi 13/02.

In primo piano, una valanga a lastroni vicina alla cresta e in secondo piano neve che scivola. Nel frattempo, si sono formati accumuli di neve ventata anche molto grandi nel terreno vicino alle creste. Alpi di Kitzbühel (Foto: 07.02.2019)

Valanga a lastroni nella valle di Villgraten con la frattura all'interno degli strati vicini al suolo. (Foto: 07.02.2019)

Valanga a lastroni nella valle del Defereggen. La causa primaria era uno strato debole vicino al suolo (Foto: 12.02.2019)

Per oggi 13/02 consigliamo di essere prudenti. Cercare di evitare la neve ventata fresca nel terreno molto ripido.


Previsione positiva: ci aspettiamo una stabilizzazione abbastanza veloce del manto nevoso, dappertutto dove non esiste un problema latente di strati deboli persistenti. Arrivano gradualmente condizioni primaverili.


"Pulver" da sogno in ampie parti del Tirolo. Valle del Defereggen (Foto: 12.02.2019)