venerdì 24 febbraio 2023

Troppo poca neve per la stagione - strati deboli persistenti soprattutto nei pendii molto ripidi, vicino alle creste, all'ombra - lieve problema di neve ventata nel fine settimana

In sintesi

La mancanza di precipitazioni di quest'inverno si mostra in modo impressionante nella copertura di neve. La quantità di neve è ancora troppo scarsa per la stagione, e non solo da noi, ma in ampie parti dell'arco alpino. Vedi anche il blog dei colleghi svizzeri. 

Il pericolo valanghe è moderato, soprattutto nella regione della cresta principale delle Alpi e più a nord, sopra i 2000 m. Il motivo sono isolati punti di pericolo nei quali è ancora possibile che sciatori distacchino valanghe. Vedi il nostro ultimo blog.

Durante il fine settimana si aggiungerà un pò di neve fresca. Il pericolo valanghe aumenterà regionalmente. Al di sopra del limite del bosco, far attenzione agli accumuli recenti di neve ventata.


(Troppo) poca neve
È prevista qualche nevicata nei prossimi giorni, ma cambierà di poco la mancanza generale di neve. Quanto poca sia neve si vede in modo impressionante con un paragone tra le immagini webcam oppure nelle registrazioni pluriennali dei nostri osservatori:

Il grafico indica le altezze della neve alla Nordkette, rilevate dai nostri osservatori dal 1973. Zona superiore: massimi fino ad oggi - zona inferiore: minimi fino ad oggi. Linea grigia: valore medio - linea color magenta: altezza della neve dell'inverno in corso
Il grafico indica le altezze della neve alla Nordkette, rilevate dai nostri osservatori dal 1973. Zona superiore: massimi fino ad oggi - zona inferiore: minimi fino ad oggi. Linea grigia: valore medio - linea color magenta: altezza della neve dell'inverno in corso

Altezza della neve alla Seegrube sopra Innsbruck con vista nella Wipptal (22.02.2023)
Altezza della neve alla Seegrube sopra Innsbruck con vista nella Wipptal (22.02.2023)


La stessa vista il 21.02.2019
La stessa vista il 21.02.2019


Situazione simile in ampie parti del Tirolo: nei versanti soleggiati è quasi impossibile trovare un manto nevoso continuo, fino a quote elevate (Foto: 21.02.2023; (c) Stefan Zangerl)
Situazione simile in ampie parti del Tirolo: nei versanti soleggiati è quasi impossibile trovare un manto nevoso continuo, fino a quote elevate (Foto: 21.02.2023; (c) Stefan Zangerl)


La mancanza di neve si nota anche sui ghiacciai, dove il pericolo di cadere nei crepacci in questa stagione è più elevata rispetto agli altri anni - Alpi Passirie. (Foto: 21.02.2023)
La mancanza di neve si nota anche sui ghiacciai, dove il pericolo di cadere nei crepacci in questa stagione è più elevata rispetto agli altri anni - Alpi Passirie. (Foto: 21.02.2023)


Strati deboli persistenti isolati, soprattutto in vicinanza di creste, all'ombra, nei terreni molto ripidi

Ormai, la situazione valanghiva è abbastanza favorevole. Ci sono però ancora singoli punti di pericolo nei quali è possibile far distaccare valanghe a lastroni. Questi punti si trovano perlopiù nel terreno all'ombra, in vicinanza di creste e molto ripido al di sopra dei 2200 m. Valanghe si fanno distaccare più facilmente nel terreno poco attraversato da sportivi durante la stagione in corso. Più pericolosi sono le zone di passaggio tra poca a tanta neve. Più informazioni si trovano nell'ultimo blog.


Profilo di neve nelle vicinanze di una valanga a lastroni, recentemente distaccata da sportivi nelle Alpi della Zillertal settentrionali. Strati deboli persistenti. (21.02.2023)
Profilo di neve nelle vicinanze di una valanga a lastroni, recentemente distaccata da sportivi nelle Alpi della Zillertal settentrionali. Strati deboli persistenti. (21.02.2023)


Previsioni: la neve fresca causerà un lieve problema di neve ventata

Il servizio meteorologico Geosphere Austria prevede neve fresca nei prossimi giorni. In alta quota si tratterà spesso di 20 cm, localmente fino a 40 cm. La nevicata sarà accompagnata da vento forte, principalmente da ovest.


Previsioni di neve fresca per le 72h tra il 24 e il 26 febbraio 2023
Previsioni di neve fresca per le 72h tra il 24 e il 26 febbraio 2023

Ne risulta un problema di neve ventata, perlopiù lieve, ma anche un pò più marcato nelle aree principali di precipitazione. Attenzione soprattutto nei pendii sottovento, molto ripidi, dietro ai bruschi cambi di pendenza.

La neve fresca e la neve ventata si depositano su una superficie nevosa con caratteristiche molto diverse:
  • Croste da fusione e rigelo più o meno portanti nei pendii ripidi soleggiati oppure pendii all'ombra fino a quote medie
  • Neve polverosa "nodulosa" in posizioni riparate dal vento e all'ombra, oppure in alta quota nel terreno riparato pianeggiante
  • Su una superficie nevosa influenzata da colate recenti di neve bagnata
  • Superficie nevosa fortemente influenzata dal vento in alta quota
Neve fresca e ventata dovrebbero legarsi solitamente bene con la superficie della neve vecchia. Il legame è relativamente più sfavorevole, dove, all'inizio della nevicata, si trova ancora la neve polverosa "nodulosa" a debole coesione.


Crosta da fusione e rigelo nel terreno soleggiato dei Monti di Alpein (Foto: 16.02.2023)
Crosta da fusione e rigelo nel terreno soleggiato dei Monti di Alpein (Foto: 16.02.2023)


Neve polverosa "nodulosa" nella Silvretta (Foto: 21.02.2023)
Neve polverosa "nodulosa" nella Silvretta (Foto: 21.02.2023)



Una superficie nevosa influenzata da piccole colate di neve bagnata. Monti del Karwendel orientali (Foto: 22.02.2023)
Una superficie nevosa influenzata da piccole colate di neve bagnata. Monti del Karwendel orientali
(Foto: 22.02.2023)


Il fotografo ha commentato giustamente: "durante lo scorso fine settimana, il vento era abbastanza forte da trasportare pietre". Regione del Sellrain-Monti dell'Alpein (Foto: 19.02.2023)
Il fotografo ha commentato giustamente: "durante lo scorso fine settimana, il vento era abbastanza forte da trasportare pietre". Regione del Sellrain-Monti dell'Alpein (Foto: 19.02.2023)


Stazione Nachtweide - Palinkopf nella Silvretta: il fine settimana scorso era ventoso. Venerdì 17.02 e sabato 18.02 ancora umidificazione più forte e perciò più valanghe di neve bagnata. Nel complessivo variabile con fasi anche molto soleggiate. La temperatura è in lento calo
Stazione Nachtweide - Palinkopf nella Silvretta: il fine settimana scorso era ventoso. Venerdì 17.02 e sabato 18.02 ancora umidificazione più forte e perciò più valanghe di neve bagnata. Nel complessivo variabile con fasi anche molto soleggiate. La temperatura è in lento calo


Previsioni di precipitazioni e vento con sviluppo del limite delle nevicate per una delle regioni con più precipitazioni previste, le Alpi di Kitzbühel centrali
Previsioni di precipitazioni e vento con sviluppo del limite delle nevicate per una delle regioni con più precipitazioni previste, le Alpi di Kitzbühel centrali


Previsione delle temperature per i prossimi giorni. Farà più freddo, poi rialzo delle temperature all'inizio della prossima settimana
Previsione delle temperature per i prossimi giorni. Farà più freddo, poi rialzo delle temperature all'inizio della prossima settimana


Per un breve periodo valanghe di neve a debole coesione dopo le nevicate
 
Dopo le nevicate previste e con le radiazioni solari corrispondenti, entro breve tempo si potranno osservare numerose valanghe di neve a debole coesione dal terreno estremamente ripido. Sono possibili nelle zone con il massimo di precipitazioni anche piccole valanghe a lastroni spontanee. Sarà soprattutto probabile nei pendii molto ripidi con neve ventata fresca e riscaldamento per fortissimi radiazioni solari . Questi due momenti di pericolo dovrebbero ridursi velocemente.

mercoledì 22 febbraio 2023

Strati deboli persistenti rimangono problema insidioso

In sintesi: 

Il problema degli strati deboli persistenti che perdura ormai da molto tempo è ancora importante per il distacco di isolate valanghe. Lo hanno dimostrato alcuni eventi valanghivi della settimana scorsa con coinvolgimento di persone.

  • Mercoledì, 15.02.2023: valanga negativa al Gstreinjöchl, Gruppo del Ridnaun
  • Giovedì, 16.02.2023: valanga negativa Pfaffenbichl, Alpi del Tux occidentali
  • Sabato, 18.02.2023: due valanghe negative Hohe Warte (Schmirn), Alpi della Zillertal settentrionali
  • Sabato, 18.02.2023: un ferito, Hohe Warte (Schmirn), Alpi della Zillertal settentrionali
  • Domenica, 19.02.2023: valanga negativa Gammerspitze, Alpi della Zillertal settentrionali
  • Domenica, 19.02.2023: un ferito, rifugio Geraer Hütte, Alpi della Zillertal settentrionali
  • Martedì, 21.02.2023: valanga negativa Hohe Warte (Schmirn), Alpi della Zillertal settentrionali
Spicca il cumulo degli eventi valanghivi segnalati alla centrale di allerta nella regione delle Alpi della Zillertal settentrionali, di cui quattro nella zona della Hohe Warte. Le valanghe si sono distaccate in una fascia altitudinale tra i 2200 e 2600 m circa, perlopiù nel quadrante nord. In parte, probabilmente, sono a rischio anche i quadranti ovest ed est. Tutte le valanghe si sono distaccate nelle zone di passaggio tra poca a molta neve nel terreno molto o estremamente ripido.

I punti di pericolo si trovano dove è più piacevole sciare

Una delle cose insidiose della situazione attuale è il fatto che i punti di pericolo si trovano dove ci sono le condizioni migliori per sciare. Nelle zone riparate dal vento in questa fascia altitudinare ed esposizione si trova spesso la neve polverosa "ondulata", cioè neve da metamorfismo costruttivo, a debole coeisone che si presta bene per la discesa. Al di sotto di questa neve, nei punti pericolosi, si trova spesso ancora il lastrone delle ultime precipitazioni di inizio febbraio. Non si sprofonda ancora fino al suolo, come succedde già spesso altrove.

Insidioso, perchè i pochi punti di pericolo non sono riconoscibili dall'esterno

In ampie parti del Tirolo, versanti con pendenze simili vengono attraversati sugli sci nelle stesse fasce altitudinali e esposizioni, senza far distaccare valanghe. Questo fatto indica che complessivamente i punti di pericolo sono pochi. Però, ed è importante saperlo, in condizioni sfavorevoli, gli strati deboli nascosti nel manto nevoso possono essere ancora portati a rottura da sciatori. Capita più facilmente nel terreno più ripido e che viene meno attraversato di meno con gli sci, durante tutto l'inverno.  Attenzione: è pericoloso anche il terreno attraversato da tracce di sci dopo le nevicate di inizio febbraio. (Le tracce non indicano che lì è più sicuro. Con un pò di sfortuna si trova un "hot spot".)


Valanghe Hohe Warte. Viola: inizio febbraio; magenta: valanghe del 18.02 (la più lunga era quella con la persona ferita. È finita nella parte inferiore della valanga). Rosso: valanga del 21.02.2023; 2500 m, NE (Foto: 21.02.2023)
Valanghe Hohe Warte. Viola: inizio febbraio; magenta: valanghe del 18.02 (la più lunga era quella con la persona ferita. È finita nella parte inferiore della valanga). Rosso: valanga del 21.02.2023; 2500 m, NE (Foto: 21.02.2023)


Valanghe Gampesspitze (sx) e Gammerspitze (dx) ambedue con coinvolgimento di persone, senza feriti, 2500 m, nord (Foto: 21.02.2023)
Valanghe Gampesspitze (sx) e Gammerspitze (dx) ambedue con coinvolgimento di persone, senza feriti, 2500 m, nord (Foto: 21.02.2023)



Valanga sotto il rifugio Geraer Hütte: 2200 m, ovest (Foto: 21.02.2023)
Valanga sotto il rifugio Geraer Hütte: 2200 m, ovest (Foto: 21.02.2023)


Profilo caratteristico per le attuali zone problematiche: in vicinanza della superficie il lastrone è appena sufficiente (90-70cm); sotto di esso si trovano gli strati deboli ancora instabili. Hohe Warte, 2460 m, NE, 35° (altri profili, come sempre su www.lawis.at )
Profilo caratteristico per le attuali zone problematiche: in vicinanza della superficie il lastrone è appena sufficiente (90-70cm); sotto di esso si trovano gli strati deboli ancora instabili. Hohe Warte, 2460 m, NE, 35° (altri profili, come sempre su www.lawis.at )

venerdì 17 febbraio 2023

Condizioni perlopiù favorevoli - localmente perdita di resistenza a causa di calore e radiazioni

 

In breve: punti pericolosi soprattutto nel terreno all'ombra, molto ripido e finora poco coperto da tracce di sci 

Durante i giorni scorsi abbiamo ricevuto solo più poche informazioni della Centrale di allertamento del Tirolo di eventi valanghivi con coinvolgimento di persone (senza danni alle persone). Anche la maggior parte delle analisi del manto nevoso indica un manto nevoso ormai piuttosto senza tensioni. Perciò si può presupporre che il numero di punti pericolosi nel terreno dove far distaccare ancora valanghe a lastroni, sia attualmente abbastanza limitato. Semmai potrebbe capitare nel terreno molto ripido all'ombra che è stato poco coperto di tracce di sci durante l'inverno. Nei pendii soleggiati immaginiamo isolati punti pericolosi per valanghe di neve a lastroni asciutta in una stretta fascia altitudinale attorno ai 2400 m.


Osservare attentamente l'umidificazione dei pendii soleggiati

I giorni passati erano caratterizzati da un leggero aumento diurno del pericolo valanghe. Abbiamo osservato, dal terreno estremamente ripido soleggiato singole, colate di neve bagnata a debole coesione. Anche il numero di scivolamenti e di piccole valanghe di slittamento nei pendii erbosi ripidi era leggermente aumentato.

Le frecce rosse indicano colate recenti di neve a debole coesione. L'ellisse azzurra inquadra uno scivolamento di neve, l'ellisse in magenta indica una valanga di neve a lastroni di circa 10 giorni fa. Alpi del Tux occidentali. (Foto: Hubert Gogl, 15.02.2023)
Le frecce rosse indicano colate recenti di neve a debole coesione. L'ellisse azzurra inquadra uno scivolamento di neve, l'ellisse in magenta indica una valanga di neve a lastroni di circa 10 giorni fa.
Alpi del Tux occidentali. (Foto: Hubert Gogl, 15.02.2023) 



Bocche di balena nelle Alpi della Lechtal orientali (Foto: 15.02.2023)
Bocche di balena nelle Alpi della Lechtal orientali (Foto: 15.02.2023)

Firn

Dopo le notti serene si è formata una crosta da fusione e rigelo portante nei pendii soleggiati molto ripidi, almeno alle quote medie. L'aria asciutta ha ritardato l'ammollamento della crosta. Con una buona pianificazione dei tempi, era possibile scendere nel firn. Ora, il tempo diventerà più variabile e il firn sarà più difficile da trovare.


Discesa nel firn nelle Alpi della Lechtal orientali (Foto: 15.02.2023)
Discesa nel firn nelle Alpi della Lechtal orientali (Foto: 15.02.2023)


Neve polverosa "nodulosa" sui pendii ombreggiati

Lontano dai pendii soleggiati, la superficie della neve nelle zone al riparo del vento è a debole coesione e un po' arricciata. La tradizione popolare chiama questa neve, sulla quale si scia bene,  "polvere nodulosa". (Attenzione agli "sharks", cioè alle pietre nascoste, coperte dalla neve.}
 
Nel powder "noduloso" le curve vengono bene. (Foto: 12.02.2023)
Nel powder "noduloso" le curve vengono bene. (Foto: 12.02.2023)

 
Sviluppi della situazione meteorologica
 

Secondo Geosphere Austria (ex ZAMG), il tempo diventerà nuovamente variabile e l'aria un pò più umida. L'irradiazione notturna sarà perciò limitata. A causa dell'aumento di ombreggiatura diurna, anche l'apporto energetico nel manto nevoso sarà minore, se non uscirà di più il sole dalle nuvole. Il tal caso, l'apporto energetico nel manto nevoso potrebbe essere di nuovo elevato, a causa dell'umidità dell'aria elevata e le radiazioni solari. Bisogna far attenzione all'umidificazione continua del manto nevoso, causata da questo fenomeno. Se l'acqua penetra per la prima volta fino allo strato debole (attualmente spesso tra croste) nella parte centrale del manto nevoso, causa la perdita di resistenza e una maggiore disponibilità al distacco di valanghe di neve a lastroni. Evidentemente, il processo viene accelerato anche dal manto nevoso poco spesso per la stagione.


Informazioni supplementari


In molti luoghi, il manto nevoso è ancora troppo sottile per la stagione. Il grafico in alto indica i massimi e minimi nonchè il valore medio dal 1960. In colore magenta l'inverno in corso.
In molti luoghi, il manto nevoso è ancora troppo sottile per la stagione. Il grafico in alto indica i massimi e minimi nonchè il valore medio dal 1960. In colore magenta l'inverno in corso.


Il tempo della settimana scorsa: breve intorbidamento a partire dal pomeriggio di domenica 11 febbraio, per il resto, spesso tempo invernale bellissimo. Leggero calo delle temperature
Il tempo della settimana scorsa: breve intorbidamento a partire dal pomeriggio di domenica 11 febbraio, per il resto, spesso tempo invernale bellissimo. Leggero calo delle temperature



Le curve della temperatura nei profili di neve forniscono informazioni sulle riserve di temperatura del manto nevoso. Più si avvicinano a 0°, più velocemente può penetrare l'acqua negli strati profondi ed indebolire il manto nevoso.
Le curve della temperatura nei profili di neve forniscono informazioni sulle riserve di temperatura del manto nevoso. Più si avvicinano a 0°, più velocemente può penetrare l'acqua negli strati profondi ed indebolire il manto nevoso.

lunedì 13 febbraio 2023

Localmente strati deboli persistenti - (lieve) aumento diurno del pericolo valanghe a causa di temperature miti e radiazioni solari

 In sintesi: al problema degli strati deboli persistenti si aggiunge la perdita di resistenza superficiale della neve nell'arco della giornata


Gli strati deboli persistenti, responsabili della caduta di valanghe nella settimana scorsa, permangono al di sopra dei 2000 m circa. Nel frattempo si è notevolmente ridotto il numero di punti pericolosi nei quali si possono far distaccare valanghe di neve a lastroni. Ciò è solo possibile nel terreno molto ripido nei passaggi tra poca a molta neve. Vi raccomandiamo prudenza - come finora - nel terreno molto ripido privo di tracce di altri sciatori.

Attualmente il manto di neve si sta inumidendo nell'arco della giornata. Nei versanti molto e estremamente ripidi soleggiati, il manto nevoso può perciò perdere in resistenza. Pianificando bene l'orario dell'escursione, lo sciatore viene premiato con un buon firn, almeno a quote medie.


Perdita di resistenza del manto nevoso a causa di temperature miti e radiazione solare

Il tempo splendido con temperature miti e radiazioni solari intense, causa l'umidificazione diurna del manto nevoso, almeno in superficie. Nelle zone con poca neve, il manto nevoso si umidifica relativamente più in profondità. L'acqua che penetra nel manto causa la perdita di resistenza della neve. La crosta da fusione e rigelo, formatasi nella notte precedente (in parte già portante), deve ammorbidirsi per causare quest'effetto.

Sono pensabili tre scenari:
  • Distacco di valanghe di neve a debole coesione umide o bagnate.
  • Queste valanghe di neve a debole coesione creano un tale sovraccarico sul manto nevoso nella traiettoria da far distaccare successive valanghe a lastroni.
  • Acqua penetra nello strato debole di grani sfaccettati rilevante per il problema degli strati deboli persistenti (sotto una sottile crosta di fusione). In tal modo, lo strato debole perde di resistenza. La probabilità di distacco di lastroni aumenta. Tale scenario sarà rilevante soprattutto per pendii coperti da poca neve, estremamente ripidi, esposti nei quadranti da SSE - S fino a SSO nelle quote medie.

La situazione attuale


Temperature in aumento. Temperature della superficie della neve in aumento con andamento diurno.
Temperature in aumento. Temperature della superficie della neve in aumento con andamento diurno.  


La curva delle temperature della superficie del manto nevoso, misurate alle stazioni meteo si sta "appianando", un fatto che richiede più attenzione all'umidificazione del manto nevoso.


Valanga Kellerjoch del 12.02.2023

Ieri, il 12.02.2023, la Centrale di allertamento del Tirolo ha comunicato un evento valanghivo nella regione del Kellerjoch in direzione della Naunzalm. Visto che non si poteva escludere il coinvolgimento di persone, è stata avviata un'operazione di soccorso. Valanghe secondarie hanno reso più difficile la ricerca. Alla fine si poteva dare il segnale di cessato allarme, non c'erano persone seppellite sotto la neve.

Per noi, l'analisi precisa di questa valanga è interessante, perchè non ci saremmo aspettati valanghe di neve a lastroni spontanee, basandoci sulle informazioni a nostra disposizione. Ma, come succede spesso, tutto si spiega, e l´inghippo sta nei dettagli. Già nella giornata di sabato, l'annuvolamento pomeridiano ha provocato un'umidificazione più massiccia del manto nevoso. Eravamo partiti dall'ipotesi di una notte chiara, almeno nella seconda metà, ma non è stato così, per lo meno nell'Unterland. Nella regione dell'incidente, il cielo è sempre stato annuvolato durante la notte, con solo poche eccezioni. Perciò, non c'erano i presupposti per l'irradiazione notturna e l'indurimento superficiale del manto nevoso, già umido in superficie. L'apporto di calore e le radiazioni solari hanno poi comportato l'umidificazione superiore di quanto pensato del manto nevoso. (Oggi, 13.02.2023, la situazone di partenza è migliore a causa della notte serena e l'irradiazione molto buona).


Valanghe Kellerjoch del 12.02.2023. Estremamente ripido esposto a sud. Zona di distacco a 2100 m circa.
Valanghe Kellerjoch del 12.02.2023. Estremamente ripido esposto a sud. Zona di distacco a 2100 m circa.



Immagine della webcam al rifugio Bremerhütte in direzione est: sabato pomeriggio con la copertura più densa di nuvole. A causa dell'annuvolamento si è formata localmente una sottile lamella di ghiaccio sottile sulla superficie della neve (soprattutto sopra i 2500 m ca.), e durante la notte tra l'11 e il 12 febbraio si è formata anche brina di superficie.  Conclusioni
Immagine della webcam al rifugio Bremerhütte in direzione est: sabato pomeriggio con la copertura più densa di nuvole. A causa dell'annuvolamento si è formata localmente una sottile lamella di ghiaccio sottile sulla superficie della neve (soprattutto sopra i 2500 m ca.), e durante la notte tra l'11 e il 12 febbraio si è formata anche brina di superficie.

Conclusioni

Nei prossimi giorni fate attenzione all'umidificazione della neve. Lo si può verificare veramente bene solo sul luogo.

Per il resto: dove, durante la notte, si è sviluppata una crosta da fusione e rigelo buona e portante, da un lato bisogna far attenzione al pericolo di caduta nel terreno ripido, e dall'altro lato con una buona pianificazione della gita si può godere una sciata sul firn! 


Uno degli scenari possibili per i prossimi giorni: una valanga di neve a debole coesione fa staccare un lastrone di neve. (Foto: 12.02.2023)
Uno degli scenari possibili per i prossimi giorni: una valanga di neve a debole coesione fa staccare un lastrone di neve. (Foto: 12.02.2023)


venerdì 10 febbraio 2023

Analisi dei recenti incidenti da valanga - situazione valanghiva attualmente ancora un po' insidiosa

Periodo di valanghe

"Periodo di valanghe", così Klaus Hoi, per tanti anni responsabile per la formazione delle guide austriache di montagna e dei maestri sci, ha definito questo fenomeno. Intendeva il pericolo di valanghe molto elevato durante determinati periodi brevi in una stagione invernale. Si è verificato esattamente un periodo di valanghe di questo genere tra il 3 e il 6 febbraio 2023. Nell'arco di questo breve periodo sono morte 8 persone sotto valanghe. (Un periodo simile è capitato nell'inverno scorso a inizio febbraio. Allora, tra il 4 e il 5 febbraio, sono morte sempre 8 persone).


Strati deboli persistenti sono stati la causa degli incidenti

In primis: la causa di tutti gli incidenti da valanga mortali recenti erano strati deboli persistenti. Le analisi del manto nevoso sul campo o nelle vicinanze degli incidenti hanno evidenziato tutti uno strato debole di lunga durata, composto da cristalli sfaccettati (in parte con brina di profondità) che era coperto da una crosta da rigelo sottile. Sopra di questo si trovava quasi sempre un lastrone di neve molto accentuato dalle precipitazioni e dal trasporto eolico precedenti.


Sono arrivate 64 osservazioni di valanghe alla Centrale di allertamento del Tirolo tra il 3 ed il 5 febbraio 2023

Ecco una panoramica degli eventi valanghivi comunicati dalla Centrale di allertamento del Tirolo tra il 03.02 e il 05.02.20023.

Valanghe sono state osservate in tutto il Tirolo. (nella mappa abbiamo inserito anche l'incidente mortale del 6 febbraio nel Wannenkar nelle vicinanze della Hohen Wasserfalle). 7 valanghe con morti, 15 valanghe con coinvolgimento di persone, 45 valanghe negative (Mappa: (c) Servizio valanghe Tirolo)
Valanghe sono state osservate in tutto il Tirolo. (nella mappa abbiamo inserito anche l'incidente mortale del 6 febbraio nel Wannenkar nelle vicinanze della Hohen Wasserfalle). 7 valanghe con morti, 15 valanghe con coinvolgimento di persone, 45 valanghe negative (Mappa: (c) Servizio valanghe Tirolo)


Analisi degli incidenti da valanga perlopiù con l'aiuto dell'elicottero regionale

Effettuiamo le analisi degli incidenti insieme alla Polizia alpina. Ci è sempre molto d'aiuto l'uso dell'elicottero regionale che ci permette di risparmiare tempo per le analisi degli incidenti in periodi frenetici di lavoro.


L'elicottero regionale e il Flight Operator durante l'analisi dell'incidente all'Hohen Aifner (Foto: 05.02.2023)
L'elicottero regionale e il Flight Operator durante l'analisi dell'incidente all'Hohen Aifner
(Foto: 05.02.2023)


Incidente Königstal (Alpi Passirie) il 03.02.2023

I fatti in breve

3 persone sono uscite dalla pista nella zona del Wurmkogel, arrivando dal comprensorio sciistico Hochgurgl. Inizialmente volevano arrivare attraverso la Kleine Königstal al Königstal e da lì a valle. La persona che poi ha avuto l'incidente era la prima a scegliere questo percorso di discesa. Voleva saltare sopra un brusco cambio di pendenza, coperto da una piccola cornice. Si è fatta filmare da un collega. Dopo il salto, la persona è caduta, si è distaccata una valanga trascinandola. La persona è stata seppellita in profondità e non è sopravvissuta.

Incidente Königstal del 03.02.2023. Il cerchio indica il punto di seppellimento. La foto è stata scattata due giorni dopo l'incidente. Si vede bene l'elevata attività valanghiva spontanea nelle vicinanze della valanga dell'incidente. La valanga si è distaccata a 2500 m di quota in un pendio estremamente ripido esposto a SO. Larghezza 100 m e lunghezza 200 m circa. (Foto: 05.02.2023)
Incidente Königstal del 03.02.2023. Il cerchio indica il punto di seppellimento. La foto è stata scattata due giorni dopo l'incidente. Si vede bene l'elevata attività valanghiva spontanea nelle vicinanze della valanga dell'incidente. La valanga si è distaccata a 2500 m di quota in un pendio estremamente ripido esposto a SO. Larghezza 100 m e lunghezza 200 m circa. (Foto: 05.02.2023)


Primo piano della zona di distacco: la freccia indica il cambio di pendenza e il luogo approssimativo dove la persona è saltata nel pendio. (Foto: 03.02.2023)
Primo piano della zona di distacco: la freccia indica il cambio di pendenza e il luogo approssimativo dove la persona è saltata nel pendio. (Foto: 03.02.2023)



Il profilo di neve è stato rilevato 120 m al di sopra della zona di distacco della valanga. Lo strato debole di cristalli sfaccettati era collocato tra due croste ("sandwich di croste") (Profilo del 05.02.2023)
Il profilo di neve è stato rilevato 120 m al di sopra della zona di distacco della valanga. Lo strato debole di cristalli sfaccettati era collocato tra due croste ("sandwich di croste") (Profilo del 05.02.2023) 


Incidente Gedrechter (Alpi del Tux orientali) del 04.02.2023

I fatti in breve

Uno sciatore molto esperto stava sciando a valle insieme ad altre persone, nelle vicinanze dello skilift Neuhütte a nord del Gedrechter. Lo sciatore si era allontanato dal gruppo ed è finito fuori pista, a nord di una pista chiusa. Lì si è distaccato un lastrone di neve, che lo ha trascinato e seppellito a 2 m di profondità. L'incidente è capitato con non buone condizioni di visibilità. Per questo motivo il gruppo si è accorto dell'incidente solo con ritardo. La persona seppellita è stata trovata grazie a un dispositivo ARTVA e disseppellita, ma era già deceduta.


Valanga nelle vicinanze del Gedrechter. La valanga si è distaccata vicino alla cresta a quota 2050 m in un pendio estremamente ripido esposto a NE. Lunghezza 120 m e larghezza 60 m circa. Cerchio: punto di seppellimento (Foto: 05.02.2023)
Valanga nelle vicinanze del Gedrechter. La valanga si è distaccata vicino alla cresta a quota 2050 m in un pendio estremamente ripido esposto a NE. Lunghezza 120 m e larghezza 60 m circa. Cerchio: punto di seppellimento (Foto: 05.02.2023)


La parte superiore della zona di distacco (Foto: 05.02.2023)
La parte superiore della zona di distacco (Foto: 05.02.2023)



La cosa interessante di questo profilo è la formazione di una sottile crosta da rigelo con cristalli sfaccettati vicina alla superficie. Probabilmente si era formata per la ST.4 (freddo su caldo). Lì potrebbe essere avvenuta la frattura primaria, e sotto, nella zona del sandwich di croste, la frattura secondaria.  (Profilo del 05.02.2023)
La cosa interessante di questo profilo è la formazione di una sottile crosta da rigelo con cristalli sfaccettati vicina alla superficie. Probabilmente si era formata per la ST.4 (freddo su caldo). Lì potrebbe essere avvenuta la frattura primaria, e sotto, nella zona del sandwich di croste, la frattura secondaria.
 (Profilo del 05.02.2023)



Incidente Hoher Aifner (Kaunergrat) del 04.02.2023

I fatti in breve

Un singolo sci-alpinista è salito sull'Hohen Aifner, insieme al suo cane. Si tratta di un obiettivo favrito da tanti sci-alpinisti. Durante la discesa nel terreno estremamente ripido si è distaccata una valanga di neve a lastroni, trascinando lo sciatore e il cane. Il cane è riuscito, dopo circa 800 metri, a scappare dalla valanga. Lo sciatore invece è stato completamente seppellito. Il cane è tornato a casa, e i parenti hanno messo in moto l'attività di soccorso. Il giorno 5 febbraio, lo sci-alpinista, che non era attrezzato di ARTVA, poteva essere localizzato grazie al sensore RECCO dall'elicottero, ma era ormai morto.


Valanga Hoher Aifner. La persona è stata trovata alla curva a gomito vicino al limite del bosco. La valanga si è distaccata a quota 2700 m in un pendio con una pendenza di 40°, esposto a SO.
Valanga Hoher Aifner. La persona è stata trovata alla curva a gomito vicino al limite del bosco. La valanga si è distaccata a quota 2700 m in un pendio con una pendenza di 40°, esposto a SO.


Nelle vicinanze della zona di distacco. La freccia indica la traccia d'entrata. (Foto: 05.02.2023)
Nelle vicinanze della zona di distacco. La freccia indica la traccia d'entrata. (Foto: 05.02.2023)



Profilo sulla sinistra orografica della valanga. I profili nei luoghi di tutti gli incidenti sono molto simili. (Profilo del 05.02.2023)
Profilo sulla sinistra orografica della valanga. I profili nei luoghi di tutti gli incidenti sono molto simili. (Profilo del 05.02.2023)


Incidente Kapall - Törli (Alpi della Lechtal occidentali)

I fatti in breve

3 sciatori fuori pista sciavano dal comprensorio sciistico di St.Anton dal Kapall in direzione di Törli-Schöngraben. Ancora prima che il gruppo con una guida raggiungesse l'entrata estremamente ripida del fossato sottostante, si è distaccato un piccolo lastrone. Il gruppo ha continuato a scendere nel fossato estremamente ripido, dove si è distaccato un'altra valanga, trascinando due persone. La terza persona poteva uscire. Ha fatto la chiamata d'emergenza ed è poi stata salvata dell'elisoccorso. A causa del forte pericolo di valanghe, la ricerca delle persona seppellite è stata spostata al giorno successivo. Le persone disperse potevano essere localizzate a 3 e 4 metri di profondità grazie all'ARTVA e disseppelite  ma morte.


La valanga lunga, colorata di magenta, è quella dell'incidente. La valanga sopra di essa, sempre di color magenta, è quella che si era già distaccata prima durante la discesa delle persone. Le valanghe colorate di viola sono state distaccate artificialmente con esplosivo come misura di sicurezza per il recupero delle vittime. La valanga si è distaccata a quota 2010 m in un pendio esposto a est. Larghezza 30 m e lunghezza 550 m circa. (Foto: 04.02.2023)
La valanga lunga, colorata di magenta, è quella dell'incidente. La valanga sopra di essa, sempre di color magenta, è quella che si era già distaccata prima durante la discesa delle persone. Le valanghe colorate di viola sono state distaccate artificialmente con esplosivo come misura di sicurezza per il recupero delle vittime. La valanga si è distaccata a quota 2010 m in un pendio esposto a est. Larghezza 30 m e lunghezza 550 m circa. (Foto: 04.02.2023)


Il profilo di neve è stato rilevato fuori dalla traiettoria presso il vicino Almajurjoch. Il profilo nella zona di distacco sarà stato molto simile: uno strato debole persistente sotto una sottile crosta da rigelo (Profilo del 09.02.2023)
Il profilo di neve è stato rilevato fuori dalla traiettoria presso il vicino Almajurjoch. Il profilo nella zona di distacco sarà stato molto simile: uno strato debole persistente sotto una sottile crosta da rigelo
(Profilo del 09.02.2023)


Incidente Steinermandl (Gruppo dello Schober) del 04.02.2023

I fatti in breve

Il conducente di un trattore voleva sgomberare dalla neve una strada forestale della Valle Debant nel Gruppo dello Schober. Inizialmente si muoveva verso il fondovalle della Valle Debant, per arrivare attraverso il cosiddetto Stubenweg, spostato più in alto, in direzione di Zettersfeld. Quando la persona si trovava col trattore sulla strada forestale nella regione di una traccia di valanga già nota, la "Jasdorfer Lana", circa 700 m più in alto si è distaccata una valanga a lastroni. Ha colpito in pieno il trattore, e la persona è stata catapultata fuori dal mezzo. È stata trovata morta e parzialmente seppelita durante l'attività di soccorso notturno. Il trattore era stato trascinato per 200 m e distrutto.


La linea rossa indica la strada forestale. La persona arrivava col trattore da destra. Il cerchio indica il punto di ritrovo del trattore distrutto. La zona di distacco della valanga è a 2150 m. La valanga ha una larghezza di 100 m e una lunghezza du 1000 m circa. Si è distaccata in un pendio esposto a NE, estremamente ripido. (Foto 05.02.2023)
La linea rossa indica la strada forestale. La persona arrivava col trattore da destra. Il cerchio indica il punto di ritrovo del trattore distrutto. La zona di distacco della valanga è a 2150 m. La valanga ha una larghezza di 100 m e una lunghezza du 1000 m circa. Si è distaccata in un pendio esposto a NE, estremamente ripido. (Foto 05.02.2023)


Punto di ritrovo del trattore. (Foto: 07.02.2023)
Punto di ritrovo del trattore. (Foto: 07.02.2023)


Il profilo è stato rilevato nelle vicinanze della frattura della valanga. L'instabilità variava in dipendenza dello spessore del manto nevoso. Nei punti più ricchi di neve, il manto nevoso era solitamente meno fragile che nei punti con meno neve. (Profilo del 07.02.2023)
Il profilo è stato rilevato nelle vicinanze della frattura della valanga. L'instabilità variava in dipendenza dello spessore del manto nevoso. Nei punti più ricchi di neve, il manto nevoso era solitamente meno fragile che nei punti con meno neve. (Profilo del 07.02.2023)



Incidente Eisenkar (Geigenkamm) del 05.02.2023

I fatti in breve

3 sci-alpinisti volevano raggiungere l'Eisenkar al Geigenkamm. Durante la salita hanno incontrato due altri sci-alpinisti in discesa, con i quali hanno parlato delle condizioni valanghive critiche. Il gruppo stava salendo un pendio ripido quando ha sentito un rumore di assestamento e voleva tornare indietro. Successivamente si è distaccata una valanga a lastroni che ha trascinato tutti e tre. Due persone erano attrezzate di airbag e sono state seppellite solo parzialmente. La persona che portava l'ARTVA Invece era completamente seppellita. Grazie al soccorso dei compagni, lo sci-alpinista poteva essere recuperato dopo 20 minuti circa. Purtroppo le misure di rianimazione effettuate sul luogo sono risultate inutili.


Magenta: valanga dell'incidente con punto di seppellimento. La valanga aveva una larghezza di 80 m e una lunghezza di 400 m. Si è distaccata a quota 2540 m in un pendio estrememente ripido esposto a SE. Viola: valanghe spontanee cadute di recente. (Foto: 05.02.2023)
Magenta: valanga dell'incidente con punto di seppellimento. La valanga aveva una larghezza di 80 m e una lunghezza di 400 m. Si è distaccata a quota 2540 m in un pendio estrememente ripido esposto a SE. Viola: valanghe spontanee cadute di recente. (Foto: 05.02.2023) 


Elisoccorso in azione. Ellisse: punto di seppellimento (Foto: 05.02.2023)
Elisoccorso in azione. Ellisse: punto di seppellimento (Foto: 05.02.2023)



Il profilo è stato rilevato in un pendio leggermente spostato a sud. Evidenzia lo strato debole importante che probabilmente era ancora più evidente nel pendio dell'incidente. (Profilo del 05.02.2023)
Il profilo è stato rilevato in un pendio leggermente spostato a sud. Evidenzia lo strato debole importante che probabilmente era ancora più evidente nel pendio dell'incidente. (Profilo del 05.02.2023)


Incidente Wannenkar (Kühtai - Geigenkamm) del 06.02.2023

I fatti in breve

Uno sci-alpinista è andato da solo dal Niederthai in direzione Hohe Wasserfalle. Spostato rispetto alla normale via di salita sulla Hohe Wasserfalle, lo sci-alpinista ha scelto il percorso nel Wannenkar fino alla parte terminale di una conca. Lì si è preparato per la discesa ed è partito probabilmente verso mezzogiorno. Verso le 16:00, i parenti hanno sporto la denuncia di scomparsa. In serata e con l'aiuto di droni si è trovato il cono di deposito di una valanga. La mattina seguente, la polizia alpina e il soccorso alpino hanno cercato il disperso. Per mezzo dell'ARTVA l'hanno potuto localizzare, ma la persona era oramai morta.


Valanga Wannenkar con traccia d'entrata e punto di seppellimento (coperto dalla gobba). La valanga si era distaccata a circa 2600 m di altitudine in un pendio estremamento ripido esposto a SE. Lunghezza 200 m e larghezza 350 m circa. (Foto: 07.02.2023)
Valanga Wannenkar con traccia d'entrata e punto di seppellimento (coperto dalla gobba). La valanga si era distaccata a circa 2600 m di altitudine in un pendio estremamento ripido esposto a SE. Lunghezza 200 m e larghezza 350 m circa. (Foto: 07.02.2023)


Traccia d'entrata Wannenkar. (Foto: 08.02.2023)
Traccia d'entrata Wannenkar. (Foto: 08.02.2023)



Profilo di neve con uno strato debole di grani sfaccettati e brina di profondità sotto una crosta da rigelo sottile (Profilo del 07.02.2023)
Profilo di neve con uno strato debole di grani sfaccettati e brina di profondità sotto una crosta da rigelo sottile (Profilo del 07.02.2023)


Impressioni della settimana scorsa


La tempesta in montagna del 4 febbraio era eccezionale. A causa del trasporto a lunghe distanze della neve e del carico supplementare creato dalla neve ventata si sono distaccate valanghe spontanee di neve a lastroni, alcune anche di dimensioni molto grandi. Bergerkogel nella Villgratental (Foto: 04.02.2023)
La tempesta in montagna del 4 febbraio era eccezionale. A causa del trasporto a lunghe distanze della neve e del carico supplementare creato dalla neve ventata si sono distaccate valanghe spontanee di neve a lastroni, alcune anche di dimensioni molto grandi. Bergerkogel nella Villgratental (Foto: 04.02.2023)


Il vento è arrivato anche nelle zone boschive. Frade (Foto: 04.02.2023)
Il vento è arrivato anche nelle zone boschive.
Frade (Foto: 04.02.2023)


Ottimi risultati dei distacchi artificiali con esplosivi in ampie parti del Tirolo, come qui nella Schlick (Foto: 05.02.2023)
Ottimi risultati dei distacchi artificiali con esplosivi in ampie parti del Tirolo, come qui nella Schlick
(Foto: 05.02.2023)


Valanga a lastroni nella zona del limite del bosco. Ausserfern (Foto: Adolf Kerber)
Valanga a lastroni nella zona del limite del bosco. Ausserfern (Foto: Adolf Kerber)



Sui pendii ripidi erbosi possono distaccarsi valanghe di slittamento piccole e medie. Kelmen (Foto: Elisabeth Zangerl, il 07.02.2023)
Sui pendii ripidi erbosi possono distaccarsi valanghe di slittamento piccole e medie.
Kelmen (Foto: Elisabeth Zangerl, il 07.02.2023)



Previsioni

Dopo le giornate con un'attività valanghiva molto elevata il numero di punti pericolosi sta diminuendo giorno dopo giorno. Tendenzialmente, anche il pericolo di valanghe sta calando. La situazione rimane però insidiosa, perchè le zone pericolose rimangono difficilmente riconoscibili e possono trovarsi in tutte le esposizioni. Vale in particolare per le zone al di sopra dei 1800 m circa. Dall'Ausserfern arrivano informazioni sull'elevata fragilità del manto nevoso anche al limite del bosco e un po' più in basso. Attualmente sconsigliamo ancora la discesa sui pendii molto ripidi grandi, uniformi e finora senza tracce di sciatori. Valanghe sono facilmente distaccabili soprattutto nei passaggi da poca a molta neve. Dopo che alcune delle valanghe recenti sono state causate a distanza (ad es. l'incidente Hohe Warte del 05.02.2023), negli ultimi giorni non ne abbiamo più avuto notizie. Partiamo dal principio che distacchi a distanza ormai saranno poco probabili. 

La situazione in quote basse e medie è più favorevole, nelle regioni con molta neve e dappertutto dove il terreno è stato coperto di tracce di sciatori durante tutto l'inverno.