Il secondo inverno più caldo nella storia dei rilevamenti
L'inverno meteorologico 2019/2020 (dal 01/12 al 29/02) sta per terminare. Secondo l'Istituto meteorologico ZAMG si tratta del secondo inverno più caldo nei 253 anni di storia dei rilevamenti. Caratteristica in questo contesto è anche la temperatura dell'aria, misurata in tarda serata all'aeroporto di Innsbruck di 20,5 °C. (Solo due volte questo valore è stato superato durante il periodo di inverno meteorologico, il 24/02/2008 e il 28/02/2019, quando sono stati raggiunti i 20,6 °C).
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Secondo Alexander Radlherr dell'Istituto meteo ZAMG: Straordinario - più di 20 °C alla sera, con una mescolazione della massa d'aria solo dal vento, assolutamente senza sole. |
Nuovamente tempestoso
L'Istituto meteo ZAMG avverte di una bassa pressione tempestosa, breve, ma molto intensa, che attraversa tra oggi 27/02 e domani 28/02 il Tirolo. Il bordo settentrionale delle Alpi è il più colpito. Nella seconda parte della notte, la tempesta si placherà da ovest verso est e si calmerà del tutto nell'arco della mattina di venerdì (29/02).
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Si riconosce bene che il vento è aumentato notevolmente durante la giorata. Contemporaneamente, è diminuita di molto l'altezza del manto nevoso. La neve è stata trasportata dal vento. |
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Raffiche massime di vento |
Ancora neve fresca
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Durante la settimana passata ci sono state più volte delle precipitazioni: qui si vede la neve fresca tra il 26 e il 27/02. Oggi, al 27/02, si aggiunge ancora della neve fresca. Nevica di più all'ovest del Tirolo, fino a 30 cm di neve, a livello locale anche di più. |
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Previsioni di neve fresca per i prossimi due giorni |
Il problema maggiore è la neve ventata fresca
La combinazione di neve fresca, vento o tempesta e basse temperature comporta inevitabilmente un massiccio trasporto eolico della neve.
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Pennacchi di neve segnalano il trasporto eolico della neve. Silvretta (Foto: 26.02.2020) |
La neve ventata accumulata è più fragile nel terreno molto ripido in alta quota, e soprattutto dietro ai bruschi cambi di pendenza a tutte le esposizioni, e di più nel pendii ombreggiati. Un possibile strato fragile per valanghe a lastroni si troverà più spesso all'interno del manto di neve fresca (ad es. neve pallottolare, eventualmente anche neve polverosa fredda, a debole coesione). Inoltre, al momento si trovano cristalli feltrati sotto croste sottili, soprattutto nel terreno ombreggiato al di sopra del limite del bosco vicino alla superficie della neve attuale. Anche in queste zone è pensabile una rottura in caso di un sovraccarico (ad es. di un singolo sciatore), nel caso di un deposito più spesso di neve fresca e ventata. Eventuali valanghe saranno al massimo di dimensioni medie, a causa della tendenza solitamente non marcata di propagazione delle frattura. Molto isolatamente possono essere portati a rottura anche strati più vecchi di cristalli angolari sotto croste (soprattutto sopra 2300 m circa nel terreno ombreggiato).
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Strati morbidi al di sotto di croste possono talvolta creare uno strato fragile per valanghe a lastroni, se vengono sovrapposti da accumuli spessi di neve ventata. |
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Una situazione simile al profilo di cui sopra. Qui si trova anche un altro strato debole, abbastanza raro dalla fine di gennaio sotto forma di cristalli angolari. Quest'ultimo si distacca solo con un forte sovraccarico, soprattutto nei punti poveri di neve. |
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Caratteristico per terreno soleggiato: struttura stabile con una sequenza di croste, e un manto nevoso quasi sempre attraversato da canali di fusione |
La superficie della neve
In questo contesto è importante la superficie della neve, molto irregolare, solitamente già legata, oppure che si legherà molto bene con la neve fresca e ventata.
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Superficie della neve molto formata dal vento nei Tauri del Tirolo dell'Est (Foto: 22.02.2020) |
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Depositi di valanghe del 3 e 4 febbraio nella Silvretta (Foto: 18.02.2020) |
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Crosta non portante nel terreno soleggiato alla cresta principale dei Tauri (Foto: 22.02.2020) |
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Raramente c'era neve polverosa a debole coesione e fredda. Spesso era influenzata dall'irraggiamento, e quasi sempre anche un po' dal vento. Tonigenkogel
(Foto: 22.02.2020) |
Di grande impatto era la pioggia caduta tra il 23 e il 24 febbraio fino in alta quota. Fino a quote medie, il manto nevoso spesso già umido è diventato fradicio e ha raggiunto dapperttutto gli zero gradi. Dopo una notte almeno parzialmente al chiaro di luna tra il 24 e il 25 febbraio si è formata sulla superficie della neve una crosta diffusa e solitamente marcata da rigelo .
Il tempo della settimana scorsa - caldo, variabile, ventoso, pioggia fino in alta quota
Durante l'ultimo fine-settimana e all'inizio della settimana, una corrente da ovest ha portato masse d'aria atlantiche molto miti nell'arco alpino. Sabato, 22/02/2020, queste masse d'aria erano ancora asciutte e hanno portato una giornata di sole con cirrostrati innocui. Verso la domenica, l'aria è diventata più umida. Erano dominanti aree di nuvole compatte. Alla sera del 23/02, sono state misurate le temperature sopra menzionate, da record. Dopo è iniziato a piovere, fino a 2500 m circa di quota, e parzialmente ancora più in alto, fino a 2900 metri.
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Indicazioni dai nostri osservatori riguardo al limite della pioggia tra il 23 e il 24 febbraio |
La corrente in quota predominante da ovest, con un cambio rapido di masse d'aria asciutte e umide, ha portato mercoledì 26/02/20, nuovamente aria più fredda e neve nel Tirolo. Nell'arco dell'odierno giovedì (27/02), si avvicina un fronte freddo e porta neve, con un vento forte o tempestoso da ovest, con nevicate fino alla mattina del venerdì. Secondo la ZAMG, questa corrente in quota girerà nel prossimo fine-settimana a sudovest, e le temperature aumenteranno transitoriamente.
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Variabile: pioggia dal 23 a 24/02, poi altre precipitazioni, ma scarse, ventoso, buona irradiazione tra il 24 e il 25/02 per la penetrazione di masse d'aria asciutte. Il 27/02 il vento si rafforza. |
Situazione al sud del Land
Ultimamente, nel sud del Tirolo le precipitazione erano scarse. Solo ora, con il cambiamento della corrente d´aria, nevica o piove anche al sud. Evidente è soprattutto la superficie della neve molto dura, a causa della quale ci sono sempre di nuovo delle persone ferite. In un caso, una persona con le racchette di neve è scivolata nel terreno con una pendenza di 30 gradi presso Obertillich, ed è morta per la caduta.
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Caratteristico negli ultimi tempi: superficie della neve spesso ghiacciata. Dolomiti di Lienz (Foto: 21.02.2020) |
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Poca o niente neve a quote medie e basse. Nei pendii soleggiati si trovano sempre più zone sgombre da neve. Tirolo dell'Est meridionale (Foto: 22.02.2020) |
Per un breve periodo aumento dell'attività di reptazione, in generale, negli ultimi tempi bassa attività valanghiva
In tutto il Tirolo, e soprattutto al sud, l'attività valanghiva durante le ultime settimane era molto bassa. Si sono osservate di più valanghe umide o bagnate di neve a debole coesione. Un´attività valanghiva elevata si è invece osservata nelle zone influenzate dalla pioggia, in particolare il 24/02, sotto forma di valanghe per scivolamento di neve.
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Valanga per scivolamento di neve nei Tauri del Tirolo dell'Est (Foto: 24.02.2020) |
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Valanga per scivolamento di neve nella valle di Kleinvermunttal (Foto: 25.02.2020) |
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Da non sottostimare: valanga dal tetto nella valle del Defereggen (Foto: 23.02.2020) |
Attenzione anche alla rottura di cornici, osservate isolatamente
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Rottura di cornice nelle Alpi di Tux (Foto: 22.02.2020) |