venerdì 28 febbraio 2020

Molto variabile! Tempestoso! Neve ventata è il pericolo maggiore

Il secondo inverno più caldo nella storia dei rilevamenti

L'inverno meteorologico 2019/2020 (dal 01/12 al 29/02) sta per terminare. Secondo l'Istituto meteorologico ZAMG si tratta del secondo inverno più caldo nei 253 anni di storia dei rilevamenti. Caratteristica in questo contesto è anche la temperatura dell'aria, misurata in tarda serata all'aeroporto di Innsbruck di 20,5 °C. (Solo due volte questo valore è stato superato durante il periodo di inverno meteorologico, il 24/02/2008 e il 28/02/2019, quando sono stati raggiunti i 20,6 °C).


Secondo Alexander Radlherr dell'Istituto meteo ZAMG: Straordinario - più di 20 °C alla sera, con una mescolazione della massa d'aria solo dal vento, assolutamente senza sole.

Nuovamente tempestoso

L'Istituto meteo ZAMG avverte di una bassa pressione tempestosa, breve, ma molto intensa, che attraversa tra oggi 27/02 e domani 28/02 il Tirolo. Il bordo settentrionale delle Alpi è il più colpito. Nella seconda parte della notte, la tempesta si placherà da ovest verso est e si calmerà del tutto nell'arco della mattina di venerdì (29/02).


Si riconosce bene che il vento è aumentato notevolmente durante la giorata. Contemporaneamente, è diminuita di molto l'altezza del manto nevoso. La neve è stata trasportata dal vento.
Raffiche massime di vento

Ancora neve fresca

Durante la settimana passata ci sono state più volte delle precipitazioni: qui si vede la neve fresca tra il 26 e il 27/02. Oggi, al 27/02, si aggiunge ancora della neve fresca. Nevica di più all'ovest del Tirolo, fino a 30 cm di neve, a livello locale anche di più.
Previsioni di neve fresca per i prossimi due giorni

Il problema maggiore è la neve ventata fresca

La combinazione di neve fresca, vento o tempesta e basse temperature comporta inevitabilmente un massiccio trasporto eolico della neve.

Pennacchi di neve segnalano il trasporto eolico della neve. Silvretta (Foto: 26.02.2020)

La neve ventata accumulata è più fragile nel terreno molto ripido in alta quota, e soprattutto dietro ai bruschi cambi di pendenza a tutte le esposizioni, e di più nel pendii ombreggiati. Un possibile strato fragile per valanghe a lastroni si troverà più spesso all'interno del manto di neve fresca (ad es. neve pallottolare, eventualmente anche neve polverosa fredda, a debole coesione). Inoltre, al momento si trovano cristalli feltrati sotto croste sottili, soprattutto nel terreno ombreggiato al di sopra del limite del bosco vicino alla superficie della neve attuale. Anche in queste zone è pensabile una rottura in caso di un sovraccarico (ad es. di un singolo sciatore), nel caso di un deposito più spesso di neve fresca e ventata. Eventuali valanghe saranno  al massimo di dimensioni medie, a causa della tendenza solitamente non marcata di propagazione delle frattura. Molto isolatamente possono essere portati a rottura anche strati più vecchi di cristalli angolari sotto croste (soprattutto sopra 2300 m circa nel terreno ombreggiato).


Strati morbidi al di sotto di croste possono talvolta creare uno strato fragile per valanghe a lastroni, se vengono sovrapposti da accumuli spessi di neve ventata.

Una situazione simile al profilo di cui sopra. Qui si trova anche un altro strato debole, abbastanza raro dalla fine di gennaio sotto forma di cristalli angolari. Quest'ultimo si distacca solo con un forte sovraccarico, soprattutto nei punti poveri di neve.

Caratteristico per terreno soleggiato: struttura stabile con una sequenza di croste, e un manto nevoso quasi sempre attraversato da canali di fusione

La superficie della neve

In questo contesto è importante la superficie della neve, molto irregolare, solitamente già legata, oppure che si legherà molto bene con la neve fresca e ventata.

Superficie della neve molto formata dal vento nei Tauri del Tirolo dell'Est (Foto: 22.02.2020)

Depositi di valanghe del 3 e 4 febbraio nella Silvretta (Foto: 18.02.2020)

Crosta non portante nel terreno soleggiato alla cresta principale dei Tauri (Foto: 22.02.2020)

Raramente c'era neve polverosa a debole coesione e fredda. Spesso era influenzata dall'irraggiamento, e quasi sempre anche un po' dal vento. Tonigenkogel (Foto: 22.02.2020)

Di grande impatto era la pioggia caduta tra il 23 e il 24 febbraio fino in alta quota. Fino a quote medie, il manto nevoso spesso già umido è diventato fradicio e ha raggiunto dapperttutto gli zero gradi. Dopo una notte almeno parzialmente al chiaro di luna tra il 24 e il 25 febbraio si è formata sulla superficie della neve una crosta diffusa e solitamente marcata da rigelo .


Il tempo della settimana scorsa - caldo, variabile, ventoso, pioggia fino in alta quota

Durante l'ultimo fine-settimana e all'inizio della settimana, una corrente da ovest ha portato masse d'aria atlantiche molto miti nell'arco alpino. Sabato, 22/02/2020, queste masse d'aria erano ancora asciutte e hanno portato una giornata di sole con cirrostrati innocui. Verso la domenica, l'aria è diventata più umida. Erano dominanti aree di nuvole compatte. Alla sera del 23/02, sono state misurate le temperature sopra menzionate, da record. Dopo è iniziato a piovere, fino a 2500 m circa di quota, e parzialmente ancora più in alto, fino a 2900 metri.


Indicazioni dai nostri osservatori riguardo al limite della pioggia tra il 23 e il 24 febbraio

La corrente in quota predominante da ovest, con un cambio rapido di masse d'aria asciutte e umide, ha portato mercoledì 26/02/20, nuovamente aria più fredda e neve nel Tirolo. Nell'arco dell'odierno giovedì (27/02), si avvicina un fronte freddo e porta neve, con un vento forte o tempestoso da ovest, con nevicate fino alla mattina del venerdì. Secondo la ZAMG, questa corrente in quota girerà nel prossimo fine-settimana a sudovest, e le temperature aumenteranno transitoriamente.

Variabile: pioggia dal 23 a 24/02, poi altre precipitazioni, ma scarse, ventoso, buona irradiazione tra il 24 e il 25/02 per la penetrazione di masse d'aria asciutte. Il 27/02 il vento si rafforza.

Situazione al sud del Land

Ultimamente, nel sud del Tirolo le precipitazione erano scarse. Solo ora, con il cambiamento della corrente d´aria, nevica o piove anche al sud. Evidente è soprattutto la superficie della neve molto dura, a causa della quale ci sono sempre di nuovo delle persone ferite. In un caso, una persona con le racchette di neve è scivolata nel terreno con una pendenza di 30 gradi presso Obertillich, ed è morta per la caduta.

Caratteristico negli ultimi tempi: superficie della neve spesso ghiacciata. Dolomiti di Lienz (Foto: 21.02.2020)

Poca o niente neve a quote medie e basse. Nei pendii soleggiati si trovano sempre più zone sgombre da neve. Tirolo dell'Est meridionale (Foto: 22.02.2020)

Per un breve periodo aumento dell'attività di reptazione, in generale, negli ultimi tempi bassa attività valanghiva

In tutto il Tirolo, e soprattutto al sud, l'attività valanghiva durante le ultime settimane era molto bassa. Si sono osservate di più valanghe umide o bagnate di neve a debole coesione. Un´attività valanghiva elevata si è invece osservata nelle zone influenzate dalla pioggia, in particolare il 24/02, sotto forma di valanghe per scivolamento di neve.


Valanga per scivolamento di neve nei Tauri del Tirolo dell'Est (Foto: 24.02.2020)

Valanga per scivolamento di neve nella valle di Kleinvermunttal (Foto: 25.02.2020)

Da non sottostimare: valanga dal tetto nella valle del Defereggen (Foto: 23.02.2020)

Attenzione anche alla rottura di cornici, osservate isolatamente

Rottura di cornice nelle Alpi di Tux (Foto: 22.02.2020)

martedì 25 febbraio 2020

Parla con valanghe.report!

Grazie allo sviluppatore software Tobias Kupek (www.tkupek.eu) è ora possibile chiedere la previsione del pericolo valanghe, nel bollettino valanghe Euregio, tramite Google Assistant e come skill di Alexa, con la propria voce. Parlando con la funzione è possibile informarsi sulla situazione presente del pericolo valanghe in una determinata regione e farsi dire i gradi di pericolo.

Come interagire correttamente col Google Assistant
Per ottenere le informazioni desiderate da Google Assistant, potete semplicemente iniziare con "Parla con Valanghe Report". Da quel momento in poi sarete guidati dall'Assistente.
È anche possibile formulare immediatamente domande più specifiche chiedendo informazioni riferite a regioni o località, ad es:

"Chiedi a Valanghe Report la previsione per Bolzano"

"Chiedi a Valanghe Report il bollettino per le Alpi dello Stubai"

o

"Chiedi a Valanghe Report quali sono i gradi di pericolo"

Le informazioni vengono poi lette e appare un link diretto al sito www.valanghe.report per informazioni più dettagliate.

Esempi per domande

Come interagire correttamente con Alexa
Su Alexa è possibile attivare la funzione "Alexa, apri valanghe report" e farsi guidare nella conversazione. Domande possibili sono:

"Com'è la previsione per le Alpi dello Stubai?"

"Quali sono i gradi di pericolo?"

Alexa – https://www.amazon.it/dp/B084WWVPB1
Google Assistant – https://assistant.google.com/services/a/uid/000000f00e110a46?hl=it
Tobias Kupek – www.tkupek.eu

venerdì 21 febbraio 2020

Accumuli recenti di neve ventata, circoscritti - isolatamente problema con strati deboli persistenti - complessivamente condizioni abbastanza favorevolit günstige Verhältnisse

Problema circoscritto di neve ventata e di strati deboli persistenti

Al momento, le condizioni nel Tirolo sono quasi dappertutto abbastanza favorevoli. Il pericolo di valanghe è attualmente (per venerdì, 21/02/2020) debole o basso.

In giro nella valle del Defereggen. Nei pendii soleggiati, le condizioni erano simili alla situazione primaverile, con firn (neve granulosa) durante la discesa (Foto: 18.02.2020)

Mappa del pericolo per venerdì, 21/02/2020

Ci troviamo di fronte a due problemi valanghivi: da un lato neve ventata, dall'altro strati deboli persistenti. Il problema della neve ventata è molto più facile da valutare di quello degli strati deboli persistenti.


Il problema della neve ventata

Quando si tratta del problema della neve ventata, bisogna osservare la neve fresca appena trasportata dal vento. In alta quota e nel terreno ombreggiato è più probabile che venga portata a rottura dagli appassionati di sport invernali. Il grande vantaggio: con un po' di esperienza nella valutazione nivologica, questi accumuli di neve ventata sono facilmente riconoscibili e possono essere evitati.


La neve fresca viene trasportata dal vento. In caso di irraggiamento diffuso, durante questa stagione, la neve ventata si lega di solito abbastanza velocemente con la neve polverosa a debole coesione, depositata sotto di essa. Silvretta
(Foto: 17.02.2020)

La fragilità della neve ventata fresca aumenta con la quota. Pennacchi di neve nel Gruppo del Venediger (Foto: 18.02.2020)

Lo sguardo sulla settimana passata: parzialmente variabile, parzialmente molto soleggiato e le temperature sopra le medie, spesso ventoso. 

Situazione smile al monte Patscherkofel. Si riconoscono anche le precipitazioni solitamente scarse. 

In totale, i fronti freddi hanno portato poca neve fresca

Il problema degli strati deboli persistenti

Questo problema è più complesso, perciò deve essere visto in modo più differenziato. Si tratta sempre di cristalli angolari, a debole coesione, depositati all'interno del manto di neve vecchia che formano un possibile strato debole per valanghe a lastroni.
Comunque: il problema degli strati deboli persistenti non è molto diffuso e finora è limitato al terreno fuori pista, poco frequentato e molto o estremamente ripido.

Abbiamo a che fare, da un lato, con il processo descritto già negli ultimi blog, di metamorfismo costruttivo a causa della situazione tipo "freddo su caldo". Tale processo era iniziato dopo le piogge del 3-4/02/20. Lo strato fragile non è dapperttutto ugualmente spesso. Durante le nostre analisi del manto nevoso abbiamo trovato più spesso strati importanti in una fascia altitudinale stretta a 2300 metri circa di quota nel settore nord. Visto che in quella zona, attualmente la copertura di neve è sottile (e manca così il lastrone necessario per le valanghe a lastroni), esistono relativamente pochi punti pericolosi.


Strato angolare tra due croste da pioggia. Le due croste si sono formate il 03/02 a causa della variazione del limite della nevicata entro breve tempo. Di seguito, tra le croste si sono formati i cristalli angolari.

In questo profilo, fatto nell'Unterland, siamo riusciti a creare solo una rottura parziale nello strato interessato. Abbiamo ricevuto, soprattutto dall'Unterland, comunicazioni di rumori di assestamento correlati a questo strato, soprattutto nel terreno pianeggiante al di sopra del limite del bosco. 
Inoltre, si trovano cristalli angolari come conseguenza del lungo periodo di bel tempo fino al 28/01/2020. Ciò vale soprattutto per il settore ovest passando per nord fino ad est. A causa della penetrazione marcata di calore nel manto nevoso dei pendii soleggiati, siamo dell'opinione che tali strati siano fragili solo più nel settore ovest-nord-ovest passando per nord fino ed est-nord-est in una fascia altitudinale tra 2600 e 3000 m. Presupposto per una rottura sono zone con poca neve, oppure passaggi tra poca e tanta neve e solitamente un grande sovraccarico.


Strato angolare sottile tra due croste da rigelo a 2875 m in un pendio esposto a nordovest, molto ripido, nella Silvretta. La crosta inferiore si era formata entro il 18/01, quella sovrapposta entro il 28/01. Due persone si sono trovate nelle vicinanze immediate del luogo del profilo stratigrafico, quando si era distaccata una valanga a lastroni.
Valanga del profilo sopra indicato. Il cerchio indica il luogo del profilo e il luogo nel quale si trovavano le persone al momento del distacco della valanga. Punta Haag - Silvretta - lato valle di Biel (Foto: 17.02.2020)

Zona di distacco della valanga del 17/02. Punta Haag con tracce di discesa. La valanga si è distaccata quando una persona si trovava nella parte più in alto della zona di distacco. (Foto: 17.02.2020)

A parte la suddetta valanga siamo stati informati (nonostante il bellissimo tempo durante il fine-settimana scorso il 15 e 16/02) solo di un altro distacco di valanga a causa del problema di strati persistenti sopra indicato. (Anche questo fatto conferma il fatto dei relativamente pochi punti pericolosi rimasti nei quali si potrebbero far distaccare valanghe nella neve vecchia). Si trattava della zona fuori pista del comprensorio sciistico di Sölden, in un pendio molto ripido, esposto a est a 2500 m. Anche questo evento valanghivo è rimasto senza conseguenze.


Valanga del 16/02 nella zona fuori pista del comprensorio sciistico di Sölden (Foto: 17.02.2020)

Traccia d'entrata della valanga del 16/02 nella zona fuori pista del comprensorio sciistico di Sölden (Foto: 17.02.2020)

Abbastanza tipico per la situazione attuale nel terreno ripido e soleggiato: vicino alla superficie una sequenza di croste rigide e strati più morbidi, lo stesso in varie forme nella parte centrale del manto nevoso. Gli strati più morbidi sono spesso attravesati da canali di fusione congelati e sovrapposti da (alcuni) strati duri. Perciò, una rottura è poco probabile.


Breve retrospettiva della situazione meteorologica nella settimana passata

In aggiunta ai grafici delle stazioni meteo sopra indicate, qui un riassunto delle condizioni meteo fatto dal nostro stagista Marco Knoflach:

"All'inizio dell'ultimo fine-settimana (15.02./16.02.), sopra l'arco alpino si è formata un'area di alta pressione intermedia, portandoci condizioni primaverili già a metà febbraio. Con una corrente in alta quota sono state apportate masse d'aria secche e molto miti, facendo alzare il limite degli zero gradi alla domenica 16/02 a 3500 m. Oltre alle masse d'aria già molto miti, il vento da sud che nelle vallate tradizionali di foehn si era rafforzato, ha fatto aumentare le temperature di molto. Le massime tra il 15 e il 17/02 erano di 10 gradi (!) al di sopra delle medie, secondo l'Istituto meteorologica ZAMG. Nella notte da lunedì a martedì 18/02, è passato velocemente un fronte freddo, seguito da masse d'aria più secche e fredde. Già al mercoledì 29/02/20, e passato il prossimo fronte freddo, prima che oggi, giovedì 20/02/20, un'area di alta pressione intermedia ha procurato tempo più calmo."


Arrivo di uno dei fronti freddi di veloce passaggio della settimana. Vista dalla valle Senders in direzione nordovest
 (Foto: 19.02.2020)


Previsioni del tempo e delle valanghe

"Secondo la ZAMG, nella prossima notte tra giovedì e venerdì 21/02/20, passerà di striscio un fronte freddo piuttosto debole, che farà abbassare ancora le temperature, con vento vivace e forte e deboli precipitazioni. Al fine-settimana prossimo, sarà nuovamente una propaggine dell'anticiclone delle Azzorre a determinare le condizioni meteo, creando ancora condizioni primaverili."

La previsione del tempo fa pensare ad una situazione valanghiva abbastanza favorevole continua. Sarà necessario far più attenzione soprattutto a valanghe umide per scivolamento di neve e valanghe di neve a debole coesione. Il problema diffuso di strati deboli persistenti con punti pericolosi isolati permarrà. Il settore interessato (ovest-nord-ovest attraveso nord fino a est-nord-est) diventerà probabilmente più stretto, spostando il problema piuttosto nel settore nord. Ciò dipende però tanto dalle condizioni meteo e deve essere valutato giorno per giorno. (Se dovesse penetrare tant'acqua negli strati a debole coesione esistenti, la fragilità potrebbe aumentare).

Impressioni della settimana passata

Tanti rifugi più in alto hanno aperto, come ad esempio il rifugio Jamtal nella Silvretta (Foto: 18.02.2020)

Valanghe per scivolamento di neve e di neve a debole coesione

Durante le giornate troppo calde per la stagione, sono state osservate più valanghe per scivolamento di neve o degli slittamenti. Saile (Foto: 18.02.2020)

Movimenti di reptazione anche sui tetti delle case. St. Jakob nella valle del Defereggen (Foto: 20.02.2020)

Le temperature elevate hanno promosso il distacco di valanghe di neve a debole coesione. Längental (Foto: 15.02.2020)

Deposito di valanghe di neve a debole coesione bagnate oppure umide. Silvretta (Foto: 17.02.2020)

Opere d'arte fatte di neve, risultati della superficie della neve umida (Foto: 17.02.2020)

La superficie del manto nevoso

Dune di neve dopo nevicate con un pò di vento (Foto: 18.02.2020)

Superficie della neve coniata fortemente dal vento nel Gruppo del Venediger (Foto: 18.02.2020)

Forme bizarre della neve come congeguenze della pioggia, nevicate seguenti e erosione da vento nella valle di Oetz
 (Foto: 15.02.2020)
Durante le ultime nevicate s è depositata (ancora) un pò di neve pallottolare. Jamtal (Foto: 18.02.2020)

giovedì 13 febbraio 2020

Per un breve periodo, attenzione alla neve ventata fresca / problema diffuso di neve vecchia

Problemi principali: neve ventata fresca a quote alte, problema diffuso di neve vecchia

Gli accumuli di neve ventata formatisi nella settimana scorsa si sono solitamente ben legati tra di loro. Bisogna far più attenzione agli accumuli di neve ventata di recente formazione. Spesso sono più fragili al di sopra dei 2400 metri. Il terreno ripido ombreggiato e terreno vicino alle creste, a quota molto alta. Le valanghe sono piuttosto piccole o di medie dimensioni e possono essere distaccate ancora con un sovraccarico debole.

Il problema diffuso di neve vecchia in una fascia altitudinale tra 2400 e 2900 m è più difficile da valutare. Interessa soprattutto terreni nel settore da ovest attraverso nord fino ad est, talvolta anche sudest. Nella zona limite del manto nevoso coperto dalla fine di gennaio con neve fresca, si trovano strati sottili di cristalli angolari, che talvolta possono essere portati a rottura. Capita più probabilmente nel terreno molto ripido nelle zone di passaggio tra molta e poca neve. Di solito è necessario un grande sovraccarico, isolatamente potrebbe bastare anche un debole sovraccarico. Le valanghe possono diventare anche di grandi dimensioni.

Profilo di neve a 2870 m nel settore sudest nella regione delle Alpi della valle Oetz settentrionali e Alpi dello Stubai. Le frecce indicano gli strati angolari tra oppure sotto le croste. Propagazione delle fratture all'interno di questi strati fragili.
 (Foto: 13.02.2020)

Profilo simile a quello sopra, nella fotografia nella valle Kaunertal posteriore. Però qui, a 2540 m nel settore sudest, non era possibile creare una frattura continua.

Profilo in un pendio ombreggiato a 2500 m nel terreno con un'inclinazione di 21 gradi. Era possibile provocare un rumore di assesstamento nella zona immediatamente vicina. Valle Kaunertal posteriore.
Valanga grande, spontanea, dopo il 04/02. Sommerwand a ca. 3000m  (Foto: 08.02.2020)
Grande valanga spontanea dopo il 04/02. Kaltenberg, zona di confine con il Vorarlberg (Foto: 08.02.2020)


Sviluppo della situazione tipo "freddo su caldo"

Come già spiegato nel blog del 6 febbraio 2020, seguiamo da vicino lo sviluppo del manto nevoso, coperto di neve fresca dal 04/02 ed influenzato dalla pioggia. Ora, nel settore nord si vede il metamorfismo costruttivo al di sotto di una crosta da rigelo, formatasi dopo il 04/02. Questo possibile strato fragile sviluppato non dappertutto in modo uniforme. Spesso manca ancora una copertura di neve sufficiente per rendere pericoloso questo strato. Ma ciò nonostante, con una copertura di neve ventata, in una stretta fascia altitudinale tra 2300 e 2500 m circa, lo strato potrebbe eventualmente essere portato a rottura da appassionati di sport invernali.
Ecco alcuni profili stratigrafici dei giorni scorsi:


La freccia indica lo strato angolare sottile della situazione tipo 4 (freddo su caldo).

La freccia indica lo strato angolare sottile della situazione tipo 4 (freddo su caldo).

La freccia indica lo strato angolare sottile della situazione tipo 4 (freddo su caldo).

Nella foto si vede la crosta da pioggia che si è formata dopo il 03/02/2020. Tirolo dell'Est. (Foto: 06.02.2020)

Manto nevoso, fortemente influenzato dal vento

In ampie parti del Tirolo si trovano rami strappati dal vento (Foto: 13.02.2020)
Il vento ha eroso tanta neve e ha, ad esempio, non modificato le vecchie tracce (Foto: 13.02.2020)

Impressionanti formazioni da vento (Foto: 12.02.2020)

Distacchi di valanghe della settimana scorsa

Durante la settimana scorsa è successo un incidente da valanga con una vittima sotto la Punta Murkar, vedi blog.


Durante un altro incidente, in un pendio estremamente ripido esposto ad est a 2300 m, sotto il monte Großer Rettensteins nelle Alpi di Kitzbühel, due persone sono rimaste ferite.

Valanga Großer Rettenstein dell' 08/02/2020

Un altro incidente da valanga con coinvolgimento di persone è avvenuto oggi, 13/02, nella valle del Defereggen. Vedi qui. Non è successo nulla di male.


Il tempo era sotto il segno dell'area di bassa pressione tempestosa "Sabine"

Dopo un fine-settimana con tempo calmo, di alta pressione, e soprattutto temperature miti a quote alte, il lunedì (10/02/2020) siamo stati raggiunti dalla bassa pressione tempestosa "Sabine".

Perturbazione di bassa pressione "Sabine"

Raffiche di vento causate il 10/02/2020 dalla perturbazione "Sabine"

Raffica più forte misurata del 10/02/2020 - stazione automatica sulla Elferspitze nella Valle dello Stubai

La corrente tempestosa da ovest fino a nord ha portato masse d'aria umide dall'Atlantico e sulle montagne anche raffiche da uragano con punte fino a più di 150 km/h nel Tirolo. Il vento in quota, tempestoso, si è indebolito nell'arco della settimana e oggi, giovedi`13/02, un'area di alta pressione di breve durata, rende il tempo più stabile.

Inizialmente bel tempo, dal 10/02 peggioramento con tempesta e neve fresca. La maggior quantità di neve è caduta nel nordovest del Tirolo, come qui alla stazione meteo Jöchelspitze nell'Ausserfern.

Tempesta e trasporto eolico della neve nel Tirolo dell'Est settentrionale (Foto: 11.02.2020)

Previsioni

Già nella notte tra giovedì e venerdì 14/02/2020, passerà un fronte con masse d'aria umide e fredde, che porterà un po' di neve fresca. Nelle zone da stau da nordovest, l'Istituto meteo ZAMG aspetta circa 20 cm di neve fresca, nel resto del Tirolo di solito tra 5 e 10 cm, con tendenza in diminuizione verso il Tirolo dell'Est meridionale. Le nevicate terminano nell'arco della giornata e all'inizio del fine-settimana, l'influenza di un area di alta pressione in porterà tempo soleggiato e un riscaldamento sensibile.


Il pericolo di valanghe diminuerà gradualmente. Il problema diffuso di neve vecchia però rimarrà. Con il riscaldamento aumenterà il numero di slittamenti di neve umida, eventualmente anche di valanghe per scivolamento di neve.