Questo fatto viene comprovato dalle ampie analisi del manto nevoso eseguite negli ultimi giorni, ma anche da eventi valanghivi con coinvolgimento di persone e cadute spontanee di valanghe.
La crosta di rigelo invece si è formata sotto l'influenza di calore e radiazioni (durante la lunga fase con poche precipitazioni), ma anche sotto l'influenza della pioggia caduta a Natale. Sotto la crosta si sono creati (anche durante l'irraggiamento notturno) cristalli sfaccettati e ogni tanto brina di profondità. La crosta da rigelo favorisce una propagazione della frattura, dopo la rottura dello strato fragile, su una superficie più ampia.
Il problema creato da strati deboli persistenti è limitato alle fasce di quota da 1600 m circa fino ad almeno 2400 m. È più marcato nel settore OSO passando per N fino a ESE, e nel settore sud meno ripido. Attenzione anche nella zona del limite del bosco con vegetazione rada.
Come conseguenza del suddetto problema, ieri 19/01/2019, si è distaccata una valanga a lastroni sotto il monte Laserztörl nelle Dolomiti di Lienz. Una persona che stava salendo nel terreno con un'inclinazione di poco più di 35 gradi, è stata trascinata ed é morta per l'incidente. Una seconda persona poteva cercare protezione dietro una roccia ed è rimasta illesa.
Oggi, 20.01.2019, abbiamo effettuato delle analisi insieme alla Polizia Alpina e con l´aiuto dell'elicottero regionale. Il pendio ha un'esposizione tra NE e SE e quasi sempre un inclinazione tra 35 e 40 gradi. Lo spessore della frattura varia tra 30 cm e localmente (vicino alla cresta) 100 cm. La lunghezza della valanga si stima di appena 300 m.
Vista dal luogo di seppellimento in direzione Laserztörl (Foto: 20.01.2019) |
L'elicottero regionale in arrivo. Si vede la traccia di salita e la parte terminale del deposito della valanga. (Foto: 20.01.2019) |