La situazione valanghiva attuale è delicata, soprattutto nel Tirolo del Nord, ma anche nella parte settentrionale del Tirolo dell'Est. Il pericolo è causato da accumuli di neve ventata molto grandi, formatisi in tutte le esposizioni nella zona del limite del bosco e più in alto, soprattutto in canaloni, conche e dietro spigoli nel terreno. In montagna rimane freddo, perciò la neve ventata è sempre facile da portare a rottura, anche da singoli sciatori. Visto che da ieri sera, 9/1, il vento è gradualmente calato, questi accumuli di neve spesso sono stati coperti da neve fresca e difficilimente riconoscibili.
Domani, venerdì 11/1, dopo tanto tempo promette di essere un pò più soleggiato. In combinazione con la struttura del manto nevosa sopra descritta, ci aspetta una giornata con grave pericolo di incidenti. Raccomandiamo agli appassionati di sport invernali che si muovono fuori dalle piste controllate il massimo di cautela. Persone inesperte dovrebbero non allontanarsi dalle piste controllate.
Inoltre, domani, con l'insolazione, è ancora possibile il distacco di valanghe spontanee isolate dai pendii molto ripidi soleggiati (soprattutto il settore sudovest da sud a sudest). Queste possono diventare anche grandi o molto grandi nelle zone con il massimo di precipitazioni lungo il confine bavarese (dimensione valanghe).
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Il manto nevoso rimane facile da portare a rottura (Nordkette) (Foto: 09.01.2019) |
Il manto nevoso, fino a fondovalle, è quasi dappertutto più spesso della media stagionale. Valanghe per scivolamento di neve su pendii erbosi ripidi possono diventare notevolmente grandi e creare un pericolo sia per gli appassionati di sport invernali, sia per le vie di comunicazione e gli edifici. Il problema è che le valanghe per scivolamento di neve sono imprevidibili e possono distaccarsi in qualsiasi momento. Evitare le zone sotto le bocche di balena!
Nel Tirolo dell'Est, a sud della cresta principale delle Alpi e a nord della Drava, oltre ad accumuli di neve facili da distaccare, è possibile anche il distacco di valanghe dalla neve vecchia . Qui è ancora attivo uno strato fragile formato da cristalli sfaccettati nella crosta da rigelo del 6 dicembre (ST 4). I punti pericolosi si trovano nei pendi a tutte le esposizioni tra 2200 e 2700 m circa, e di solito in terreno molto ripido. Quasi sempre, lo strato fragile può essere portato a rottura solo con un grande sovraccarico. Però, i punti poveri di neve possono formare cosiddetti "hotspot", nei quali la rottura potrebbe avvenire anche con un debole sovraccarico.
Tutta questa neve non è solo pericolosa sotto forma di valanga per gli appassionati di sport invernali: incidenti a Salisburgo e nella Svizzera hanno dimostrato quanto facilmente un incidente sugli sci nella neve a debole coesione, profonda alcuni metri, può finire in tragedia. Dopo una caduta nella neve profonda, liberarsi da soli può essere difficile. Se la testa finisce sotto la neve, c'è il pericolo di asfissia. Bisogna tenersi d'occhio a vicenda, per poter reagire in fretta. Alla persona incidentata rimangono spesso solo pochi minuti, come sotto una valanga. Se la persona non fosse più visibile, aiuta l'apparecchio per la ricerca in valanga.
Osservare nel modo più assoluto gli sbarramenti! (Foto: 10.01.2019) |
Retrospettiva
Abbiamo passato giornate con tanta neve fresca e vento molto forte. Da quando ha ripreso a nevicare, martedì (7/11) mattina, è caduta tanta neve fresca in ampie parti del Tirolo. È nevicato di più nelle regioni con accumuli di masse d'aria al versante nord, dalle Alpi della valle del Lech e dell'Allgau passando per il Karwendel fino al Wilder Kaiser. Come spesso durante quest'inverno, le precipitazioni erano accompagnate da vento spesso tempestoso.
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Quantità di neve fresca rilevata tra lunedì 7/01 e giovedì 10/01. |
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Vento tempestoso da direzioni nordoccidentali. |
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Tempesta sul ghiacciaio dello Stubai. (Foto: 07.01.2019) |
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Effetti interessanti delle altezze estreme della neve: dal 05/01 il sensore della temperatura sulla Seegrube è coperto di neve. Ora è seppellito 108 cm sotto la superficie della neve. |
Le nevicate erano più intense nella notte tra martedì e mercoledì 09/01 e nella mattina successiva. In questo periodo, anche l'attività valanghiva spontanea era al massimo. La neve fresca a debole coesione è stata trascinata nella traccia di valanghe a lastroni, così che quest'ultime, in terreno estremamente ripido, sono diventate valanghe nubiformi imponenti.
Tutte le valanghe che finivano su vie di comunicazione, delle quali siamo venuti a conoscenza, erano valanghe per scivolamento di neve o valanghe di neve asciutta a debole coesione. Domani, venerdì, al miglioramento della visibilità, potremo farci un'idea più dettagliata della situazione.
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Una valanga per scivolamento di neve ha spostato la strada comunale nella frazione "Astegg" di Finkenberg. (Foto: 07.01.2019) |
Mercoledì 09/01 è successo un incidente da valanga a Zammermoos sopra il monte Galzig nel terreno fuori pista del comprensorio St. Anton sull'Arlberg. Un ragazzo australiano sedicenne ha perso la vita. La valanga aveva una lunghezza di 140 m, era in media larga 45 m e si era distaccata in un pendio con un'inclinazione di 45 gradi (Dettagli disponibili su LAWIS)
Lo spessore della frattura della valanga variava tra 20 cm e poco più di un metro. Lo strato fragile era sottilissimo e di cristalli angolosi e feltrati, che si era appena formato a causa delle differenze di temperatura durante la nevicata (situazione tipo freddo su caldo). Si poteva trovare anche la neve pallottolare negli strati vicini alla superficie, ma il fenomeno non talmente marcato da poter fungere fa strato debole primario.
Valanga Zammermoos del 09.01.2019. Marcato in rosso il punto di seppellimento. (Foto: 10.01.2019) |
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Sulla stazione meteo Ulmerhütte vicino all'incidente si vedono bene i salti di temperatura durante la settimana passata, premessa per la situazione tipo freddo su caldo. |
Mentre il Tirolo del Nord stava annegando nella neve, il sud era molto svantaggiato. Anche se le precipitazioni degli ultimi giorni sono arrivate alle Dolomiti, le quantità di neve fresca erano comunque molto scarse. (Connyalm: 7cm; Porzehütte: 2cm).
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Poche precipitazioni: il nostro osservatore a Obertilliach sta ancora aspettando la prima grande nevicata dell'inverno. |
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Moltissime precipitazioni: negli ultimi 7 giorni, al Pillersse nelle Alpi di Waidring sono state rilevate circa 140 mm di precipitazioni. |
Previsione
Come già menzionato, domani venerdì 11/01, il tempo si calmerà temporaneamente. Il vento soffia spesso debole o moderato da direzioni settentrionali, sulla cresta principale delle Alpi e nel Tirolo dell'Est a nord della Drava, soffia un pò più fortemente. A causa delle basse temperature, la situazione valanghiva però non allenterà di molto, prima dell'arrivo del prossimo fronte, che si preannuncia per sabato con nevicate leggere e vento in aumento.
Dall´ attuale punto di vista, la situazione diventerà di nuovo più seria la domenica e il lunedì. Ci aspettano presumibilmente ancora forti nevicate, che porteranno grandi quantità di neve fresca all'Arlberg e lungo la cresta principale delle Alpi.
Vi aggiorneremo nei prossimi giorni...
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Il manto nevoso crescerà ancora nella settimana prossima. Nordkette (Foto: 10.01.2019) |