venerdì 24 aprile 2020

Dopo un breve aumento dell'attività valanghiva, di nuovo pericolo di valanghe solitamente debole con leggero andamento diurno

Ancora molto secco, soleggiato e caldo

Le analisi dell'Istituto meteorologico ZAMG dimostrano che questa primavera meteorologica e´tra quelle più calde ed asciutte della storia delle misurazioni. "Ad Innsbruck, nella primavera 2020 sono cadute finora 27 millimetri di precipitazioni (il 72 percento in meno della media). Dal 1877 solo tre volte è stato più asciutto di quest´anno: negli anni 1879 (12 millimetri), 1946 (24 millimetri) e 1976 (24 millimetri)."


Anche il tempo della settimana scorsa corrispondeva a quanto detto sopra: di solito era soleggiato, le precipitazioni rimanevano - semmai - sotto i dieci mm, e cadevano per lo più la domenica 19 e lunedì 20 aprile.

Quantità di precipitazioni molto basse nel Tirolo tra il 19 e il 20 aprile

La stazione Inzinger Alm nelle Alpi dello Stubai è ormai priva di neve. Le piccole onde azzurre indicano le precipitazioni della settimana scorsa.

Effetti sul manto nevoso

Anche in quote più alte, il manto nevoso diventa sempre più umido.

Vediamo prima le precipitazioni: anche se ce n'erano poche, l'umidità dell'aria, durante le giornate in cui c´erano precipitazioni, era abbastanza alta in assoluto. Il manto nevoso ha "assorbito" l'umidità dall'aria quasi come una spugna e così è diventata rapidamente umida o bagnata. Si puo´notare molto bene dai dati delle stazioni meteorologiche automatiche, in zone ancora coperte di neve, che sono anche attrezzate con sensori per la misurazione della temperatura della superficie e della temperatura e umidità dell'aria.


Importante è soprattutto l'umidificazione del manto nevoso, indicata dall'andamento piatto della temperatura della superficie della neve con valori vicino a 0°C. Un altro parametro importante è il punto di rugiada che talvolta ha perfino superato il limite degli 0°C.
La settimana scorsa, l'umidificazione in aumento era importante soprattutto nei pendii esposti a nord in alta quota, dove il manto nevoso è stato inumidito o bagnato fino in profondità e così indebolito.


Diminuisce lo spessore della neve

Lo spessore della neve è diminuito anche durante questa settimana, da un lato a causa di processi di fusione, dall'altro per via di sublimazione (passaggio diretto dallo stato solido allo stato gassoso). Il primo è avvenuto per lo più tra il 18 e il 21 aprile (quando l'aria era umida), il secondo soprattutto il 17 e 22 aprile (quando l'aria era molto asciutta).


Non c'è stata solo meno neve, talvolta siamo anche vicino al minimo storico di lunghe serie di rilevamenti.

Facciamo il paragone: altezza del manto nevoso al giogo di Furka (nel Bregenzerwald) l'8/3/2020 ...

...e oggi, il 23/04...

Anche una combinazione di immagini di foto-webcam.eu di questa stazione è interessante, perchè ci da la possibilità di paragonare gli inverni passati:

Ritiro della neve molto diverso durante gli inverni passati...

...e anche questa immagine si inserisce nel tema ritiro continuo della neve (Foto: 22.04.2020)

"Firn estivo"

Il congelamento e scioglimento del manto nevoso, avvenuto già tante volte, ha fatto trasformare la neve in un "firn estivo" stabile. Ciò riguarda soprattutto le quote medie in tutte le esposizioni (se lì si trova ancora della neve) e per lo più pendii soleggiati in quote più alte.


Attività valanghiva aumentata per un breve periodo il 19 e 20 aprile

L'inumidamento del manto nevoso in aumento, già menzionato, durante le giornate con qualche precipitazione e notti con cielo coperto ha causato una aumentata attività valanghiva . Era significativo che sono state osservate quasi esclusivamente valanghe di neve a debole coesione e per scivolamento di neve. Isolatamente si trattava di piccole valanghe di neve a lastroni.


Valanghe di neve a debole coesione al monte Nederkogel nella valle di Oetz: foto del 20/04, ore 16.30
Altre valanghe di neve a debole coesione sul Nederkogel nella valle di Oetz: foto del 20/04, due ore più tardi, alle 18.30

Depositi di valanghe di neve a debole coesione nello Zemmgrund (Foto: 22.04.2020)

Immagine simile nei monti Kalkkögeln (Foto: 21.04.2020)

Previsioni


Dopo le giornate più umide, l'aria è nuovamente diventata molto più asciutta. Il pericolo valanghe cambia perciò poco durante l'arco della giornata. Durante i prossimi giorni, le masse d'aria diventeranno più instabili e arriveranno più nubi, perciò l'aria in alcune zone sarà più umida e la situazione in queste zone più sfavorevole.


Carta dei gradi del pericolo per il 24/04/2020




venerdì 17 aprile 2020

Sempre meno neve - il pericolo valanghe è ancora soggetto alle variazioni diurne

Breve retrospettiva del tempo

Il periodo di bel tempo che perdura da un mese è stato brevemente interrotto durante la notte tra la Pasquetta e il martedì (tra il 13 e 14/04). Un fronte freddo ha fatto sensibilmente raffreddare  l'aria e ha portato alcuni centimetri di neve fresca in ampie parti del Tirolo, dal linite del bosco in su. Il 14 aprile si è imposto nuovamente il sole. Risalta il fatto che con questo la massa d'aria è ridiventata molto secca.

Il Tirolo è stato un pò "velato" in quota

Continua la riduzione del manto nevoso

In sintonia con la stagione si è osservata, alle stazioni automatiche, una riduzione dell'altezza totale del manto nevoso, in parte anche marcata presso le stazioni in quote medie.


Diminuizione graduale dell'altezza del manto nevoso presso la stazione meteorologica Lichtenberg nell'Ausserfern. Si vede bene il breve passaggio del fronte freddo nella notte tra il 13 e il 14 aprile

Anche nelle immagini delle webcam possiamo osservare l'andamento dello scioglimento della neve.

10.04.2020

16.04.2020: Notevole aumento delle zone erbose rispetto al 10.04.2020

Poche osservazioni di eventi valanghivi

Come nelle settimane passate siamo venuti a sapere di pochissimi distacchi di valanghe. Dopo il fronte freddo sono avvenuti piccoli slittamenti di neve a debole coesione; un lastrone di neve, nord-ovest, 2500 m nella regione del monte Aifner nell'Oberland Tirolese. (Aggiunta a posteriori: il distacco è stato causato da uno sciatore, durante la discesa in un punto con poca neve nel pendio con una pendenza di 40°. La superficie della neve, in quel momento, era coperta da una crosta portante. La persona non è stata trascinata dalla valanga). Siamo stati informati di rotture di cornici nell'Ausserfern.

Possibilità futura di isolate valanghe di neve a lastroni, soprattutto nei pendii ombreggiati al di sopra dei 2500 m circa

Abbiamo sempre poche informazioni dal territorio sulla struttura del manto nevoso. Comunque è sicuro che l'inumidamento del manto nevoso alle esposizioni in quota e all'ombra (soprattutto a causa della massa d'aria nuovamente abbastanza secca) avanza abbastanza lentamente. Partiamo dal principio che il manto di neve vecchia nei pendii ombreggiati fino alle fascie altitudinali a ca. 2500 m è almeno leggermente umida. Con la continuazione dell'infradiciamento, che in questa stagione può avvenire molto rapidamente - a seconda della situazione meteorologica (elevata umidità dell'aria, nuvole all'altezza delle montagne, temperature calde, irraggiamento (diffuso)), ci aspettiamo nei lati all'ombra singole valanghe di neve a lastroni, dai 2500 m in su. Dovrebbero essere in zone di dimensioni limitate. Lo strato fragile sarà soprattutto la neve da metamorfismo costruttivo del mese di gennaio.

Durante questa stagione, la temperatura superficiale del manto nevoso è un indice importante per l'inumidamento oppure il consolidamento del manto. Presso questa stazione automatica si sono formati regolarmente croste da rigelo, che almeno il 14 e 15 aprile erano molto probabilmente portanti. 

Il pericolo valanghe è ancora soggetto alle variazioni diurne

Secondo le previsioni meteorologiche, prossimamente cambierà poco: partiamo dal presupposto di un andamento diurno del pericolo valanghe più o meno marcato.

venerdì 10 aprile 2020

Leggero aumento del pericolo valanghe nel corso della giornata

Tempo variabile tipico per l'aprile?

...al contrario! L'aprile si fa vedere dal suo lato migliore: più caldo della media, soleggiato e asciutto. Il periodo molto povero di precipitazioni sta continuando e verrà solo interrotto da un fronte freddo (piuttosto debole) all'inizio della settimana prossima. Successivamente, secondo le previsioni dell'Istituto meteorologico ZAMG, arriverà nuovamente l'influenza di un'alta pressione.

Arriva la primavera. Innsbruck (Foto: 05.04.2020)

Bel tempo con lenta riduzione dell'altezza del manto nevoso. (Più sublimazione che fusione). Ciò aveva a che fare con la massa d'aria solitamente piuttosto secca attorno al 5 aprile. Successivamente si riconosce peró un continuo aumento dell'umidità dell'aria.
Anche l'andamento diurno della temperatura della superficie della neve crea una curva sempre meno accentuata, cioè, l'irraggiamento notturno e il consolidamento del manto nevoso diminuiscono.

Il manto nevoso: per lo più stabile


Durante le notti al chiaro di luna si è formato solitamente una crosta da rigelo portante nei pendii soleggiati di giorno, il quale si è ammollito durante la giornata - in dipendenza dalla quota - solo un po' in superficie. Nei pendii ombreggiati, la neve in alta quota è rimasta polverosa durante quasi tutta la settimana, nonostante le temperature elevate. Grazie ad un po' di influenza del vento, nei pendii soleggiati si è formato talvolta del bel firn speculare (cioè sottili croste da rigelo lucenti sulla superficie del manto nevoso).


Firn speculare al monte Roßkogel nelle Alpi dello Stubai (Foto: 05.04.2020)

Poche osservazioni di eventi valanghivi

L'attività valanghiva era molto limitata. Molto isolatamente sono stati osservate piccole valanghe per scivolamento di neve. L'8 e il 9 aprile si sono talvolta distaccate piccole valanghe di neve a debole coesione a quote tra 2500 e 2800 metri nei pendii ombreggiati. Ciò dipendeva in primo luogo dall'aumento dell'umidità dell'aria, ma anche dalle temperature calde. La neve, finore a debole coesione, si è inumidita in superficie e perciò leggermente indebolita. Così, il pericolo di valanghe è rimasto solitamente debole durante la settimana, con un leggero aumento  a moderato nell'arco della giornata.

Vista sulla Nordkette presso Innsbruck. "Manto nevoso pigro" con singole bocche da balena e piccoli scivolamenti dal terreno roccioso (Foto: 05.04.2020)

Foto da paragone del 09/04. Nonostante l'aria più umida (di più nella zona a quota 3000 m), non si sono osservate nuove valanghe.

Piccole valanghe di neve a debole coesione nei versanti all'ombra del Gruppo del Grießkogel (Foto;: 09.04.2020)

Nessun cambiamento importante previsto

Al momento sembra importante per lo sviluppo del pericolo valanghe soprattutto il continuo inumidamento del manto nevoso nei pendii ombreggiati, e di più al di sopra dei 2500 m circa. Secondo le attuali previsioni del tempo, ciò non è ancora probabile nei prossimi tempi.

Altri temi importanti

La siccità non fa solo sciogliere più lentamente il manto nevoso in alta montagna, ma aumenta anche il pericolo di incendi (dei boschi).

Il veloce intervento dei vigili del fuoco è servito ad evitare il peggio nella valle di Hall. (Foto: 08.04.2020).
Foto scattata da Mils

Guardando i ruscelli e fiumi, sembra che portino poco acqua. Ma uno sguardo sulle statistiche di rilevamento pluriennali ci dice che il livello d'acqua è più o meno nella media tipica per la stagione.

Portata del fiume Inn presso Innsbruck

Livello dell'Inn (Foto: 09.04.2020)

BUONA PASQUA!

sabato 4 aprile 2020

Appello per crisi da coronavirus

Facciamo di nuovo un appello a causa dell'attuale crisi per coronavirus: Vi preghiamo di rinunciare a tutte le attività ludiche ed escursionistiche sulla neve! Anche perché eventuali incidenti graverebbero pesantemente sui sistemi di soccorso e sanitari!

Tutte le informazioni e disposizioni le trovate qui:

Informationsangebot des Landes Tirol zur Corona-Krise

Inoltre, ripetiamo che l'emissione del bollettino valanghe dell’Euregio e del blog del Land Tirolo continuerà regolarmente.

venerdì 3 aprile 2020

Dopo giornate fredde condizioni sempre più primaverili

Retrospettiva: un po' di neve in montagna - freddo - soleggiato per metà della settimana

La settimana passata era influenzata da una corrente fredda da nordest. Questa ha portato neve in montagna e gelo a quote basse. Il primo aprile, l'Istituto meteorologico ZAMG ha segnalato perfino alcuni record di freddo per l'aprile, soprattutto nei Land federali orientali.

Anche la distribuzione delle precipitazioni era interessante: il fulcro era nel Tirolo dell'Est meridionale, ma anche nell'angolo nordest delle Alpi dello Stubai settentrionali.

Precipitazioni nelle 24 ore dal 29/03 al 30/03/2020 nel Tirolo

Ne segue la distribuzione della somma di neve fresca
Precipitazioni tra il 29 e il 30 marzo. È nevicato di più al sud, come qui all'esempio della stazione Thurntaler presso Sillian. Le precipitazioni sono cadute in montagna spesso in forma di neve polverosa a coesione molto debole (neve selvaggia). Le temperature saranno quasi sempre sotto la media, con tendenza all'aumento verso il fine-settimana.

Condizioni invernali, vicino a Lienz (Foto: 30.03.2020)

Nonostante le temperature basse, era più importante il carattere soleggiato del tempo con masse d'aria anche molto secche. Ma solo a partire dal 2 aprile si è iniziato a sentire l'atmosfera primaverile, con temperature in aumento.
Valanghe di neve a debole coesione, in esposizioni ombreggiate anche isolate valanghe di neve a lastroni

La neve fresca era quasi sempre a coesione molto debole. A causa dell'irraggiamento solare già molto intenso durante l'attuale stagione, valanghe di neve a debole coesione nel terreno molto ripido sono la conseguenza logica.

Deposito di una valanga a debole coesione nella valle del Defereggen. La foto è stata scattata da un drone.
 (Foto: 31.03.2020)
Accanto a valanghe di neve a debole coesione siamo venuti a sapere di singole valanghe di neve a lastroni dal terreno ombreggiato al di sopra dei 2000 metri. Il motivo più probabile, secondo il nostro avviso, è uno strato fragile, sottile, da metamorfismo costruttivo. È depositato sopra una crosta da rigelo e sopra di esso si è depositata la neve fresca recente. Dove ha soffiato anche il vento, si è creato il lastrone necessario per questo tipo di valanga. Per un breve periodo, anche la neve selvaggia (quando veniva coperta da neve ventata fresca) aveva il potenziale per far distaccare possibili valanghe a lastroni.

Valanga a lastroni, distaccatasi spontaneamente, fotografata dalla valle, nella valle Schustertal nel Tirolo dell'Est meridionale. (Foto: 31.03.2020)

Il deposito più grande nel centro dell'immagine è di una valanga a lastroni, e i piccoli depositi sono di valanghe di neve a debole coesioni. Alpi dello Stubai settentrionali (Foto: 01.04.2020)

Altezza della neve sotto la media

Dopo un periodo complessivamento povero di precipitazioni, si è ancora ridotta l'altezza totale della neve. A quote più alte è inferiore ai valori medi per la stagione, secondo il confronto con gli anni precedenti. A quote medie e basse invece, l'altezza della neve (se ce n'è ancora) è molto sotto la media.



Grafico delle altezze della neve della nostra stazione d'osservazione nel Kühtai: color magenta: valori attuali. Linea spessa grigia: valore medio. I limiti superiori e inferiori indicano i valori massimi e minimi; Al momento: spessore della neve leggermente al di sotto della media.

Altezza della neve molto sotto la media alla stazione d'osservazione più bassa a Boden nella valle di Lech.
Previsioni. Condizioni sempre più primaverili con andamento diurno

Come già più volte menzionato, l'irradiazione notturna in primavera è un criterio importante per la stabilità del manto nevoso nelle ore mattutine del giorno successivo. Le immagini delle webcam possono darci informazioni utili.

Notte al chiaro di luna sopra Kals al Großglockner. Il manto nevoso ammorbidito durante la giornata passata emetterà bene le radiazioni. La superficie della neve avrà la crosta. Talvolta si forma perfino una crosta portante.
In contemporanea, nel nord del Land è più nuvoloso. L'emissione di radiazioni notturna è ridotta rispetto all'est.

Secondo l'Istituto meteorologico ZAMG, le prossime giornate saranno sempre più primaverili con temperature in aumento.

Il pericolo di valanghe cambierà perciò (di solito leggermente) durante la giornata. Il pericolo sarà spesso debole o moderato. Prossimamente, si osserveranno poche valanghe. Sono possibili singole valanghe di neve a debole coesione umida o bagnata e valanghe per scivolamento. Non si dovrebbero distaccare, per il momento, valanghe spontanee nei pendii all'ombra. Il distacco artificiale è pensabile solo in pochissimi punti e solo da rotture di cornici o caduta di massi.

Resistere alla tentazione

Riferito alla situazione attuale è anche questo articolo su ORF-Tirol.