venerdì 28 gennaio 2022

Il tempo variabile fa cambiare la situazione valanghiva favorevole

 

Il pericolo valanghe aumenta nuovamente, a causa di nevicate e condizioni tempestose
 
Dopo alcuni giorni con condizioni valanghive favorevoli e perlopiù basso pericolo valanghe, il pericolo aumenterà leggermente nei prossimi giorni


Mappa dei gradi di pericolo per oggi, 27.01.2022. In ampie zone delle Alpi, il grado di pericolo è basso. Da domani 28 gennaio, il pericolo sarà in lento e continuo aumento.
Mappa dei gradi di pericolo per oggi, 27.01.2022. In ampie zone delle Alpi, il grado di pericolo è basso. Da domani 28 gennaio, il pericolo sarà in lento e continuo aumento.


Il pericolo principale è la neve fresca ventata, perlopiù nei pendii all'ombra e nelle zone sotto creste

Fino al fine settimana, la neve che cade con vento tempestoso da nord-ovest formerà nuovi accumuli di neve ventata. Sono più grandi soprattutto nelle regioni nordorientali del Land, dove durante il venerdì 28 nevicherà tra i 5 e 15 cm.

Previsioni di neve fresca nelle 48 ore fino a sabato mattina, 29.01.2022
Previsioni di neve fresca nelle 48 ore fino a sabato mattina, 29.01.2022


Nei grafici della stazione Nachtweide nel comprensorio sciistico della Silvretta si vede già il vento da forte a tempestoso in quota.
Nei grafici della stazione Nachtweide nel comprensorio sciistico della Silvretta si vede già il vento da forte a tempestoso in quota.


Soprattutto nei pendii ripidi all'ombra, questi accumuli freschi di neve ventata saranno più fragili. Dipende anche dalla conformazione della superficie della neve. È composta spesso da neve a debole coesione da metamorfismo costruttivo, localmente anche da brina di superficie (incrostata). (Vedi anche sotto...). Prudenza serve anche sotto le creste e dietro ai bruschi cambi di pendenza nelle altre esposizioni. Talvolta, cattiva visibilità può rendere difficile la valutazione del pericolo.


Retrospettiva della settimana passata

Dopo l'ultimo blog, nel quale avevamo avvertito delle giornate pericolose, abbiamo infatti ricevuto tante notizie di eventi valanghivi con coinvolgimento di persone. Si trattava perlopiù di valanghe di neve a lastroni piccole o medie, e il numero maggiore nella parte orientale del Land, più ricca di neve fresca. Nessun ferito. Era positivo che il buon esito gli eventi fosse spesso comunicato alla centrale operativa del Tirolo, evitando in tal moto attività di soccorso inutili.

Valanghe con coinvolgimento di persone

Alcuni degli eventi valanghivi venuti a nostra conoscenza con i dettagli si trovano qui:


Valanga Filzenkogel nelle Alpi della Zillertal settentrionali. In alto si vede la traccia d'entrata. La freccia indica la traccia d'uscita, il cerchio la persona che poteva uscire con gli sci dalla valanga (Foto: 23.01.2022)
Valanga Filzenkogel nelle Alpi della Zillertal settentrionali. In alto si vede la traccia d'entrata. La freccia indica la traccia d'uscita, il cerchio la persona che poteva uscire con gli sci dalla valanga
(Foto: 23.01.2022)


Valanga a lastroni Sonntagsköpfl nelle Alpi di Tux (Foto: 23.01.2022)
Valanga a lastroni Sonntagsköpfl nelle Alpi di Tux (Foto: 23.01.2022)


Piccolo lastrone nelle Alpi di Tux (Foto: 23.01.2022)
Piccolo lastrone nelle Alpi di Tux (Foto: 23.01.2022)


Valanga a lastroni al Hüttenkogel nella Valle dello Zillertal. Durante una valanga simile sono state seppellite delle persone nelle vicinanze del ponte Stahlschneebrücke, rimaste però illese. (Foto: 23.01.2022)
Valanga a lastroni al Hüttenkogel nella Valle dello Zillertal. Durante una valanga simile sono state seppellite delle persone nelle vicinanze del ponte Stahlschneebrücke, rimaste però illese.
(Foto: 23.01.2022)

Nell'est tanta neve fresca, poi si è consolidato il bel tempo. Il pericolo valanghe è calato rapidamente.

Gli hotspot per la maggior quantità di neve fresca tra il 21 e il 23 gennaio erano alcune zone del Karwendel e le Alpi di Kitzbühel orientali.


Inizialmente neve fresca e vento, poi tempo sempre più bello con temperature miti. Talvolta ventoso.
Inizialmente neve fresca e vento, poi tempo sempre più bello con temperature miti. Talvolta ventoso.

 
Evidente in primo ed in secondo piano è l'influenza del vento in montagna. Tauri del Tirolo dell'Est (Foto: 23.01.2022)
Evidente in primo ed in secondo piano è l'influenza del vento in montagna. Tauri del Tirolo dell'Est
(Foto: 23.01.2022)

La nebbia ha promosso la formazione di brina di superficie (incrostata)

Potevamo osservare un fenomeno interessante verso la fine delle precipitazioni, il sabato sera (22.01.).
Nei banchi di nebbia e quando si stavano alzando questi banchi si è diffusamente formata brina di superficie. Goccioline d'acqua molto fredde si sono congelate sulla superficie della neve, e di conseguenza si poteva osservare spesso brina di superficie incrostata, talvolta anche lamelle di ghiaccio. Il bel tempo successivo con notti con irraggiamento ha promosso il metamorfismo costruttivo al di sotto delle croste. Ciò sarà importante per le prossime nevicate, perchè bisogna presumere un cattivo legame tra la neve fresca e quella ventata in queste zone.


Banchi di nebbia nell'Außerfern (Foto: 23.01.2022)
Banchi di nebbia nell'Außerfern (Foto: 23.01.2022)


ISullo sfondo si vede la nebbia che si alza, e in primo piano la brina di superficie formatasi per la nebbia. Alpi dello Stubai settentrionali (Foto: 23.01.2022)
Sullo sfondo si vede la nebbia che si alza, e in primo piano la brina di superficie formatasi per la nebbia. Alpi dello Stubai settentrionali (Foto: 23.01.2022)


Brina di superficie alla Ahornspitze nelle Alpi della Zillertal (Foto: 26.01.2022)
Brina di superficie alla Ahornspitze nelle Alpi della Zillertal (Foto: 26.01.2022)


Grazie ai nostri tanti osservatori impegnati, nostre esplorazioni e notizie dall'utenza sportiva potevamo crearci un'impressione abbastanza buona sulla diffusione di questo fenomeno. Una certa fascia altitudinale, all'interno della quale si poteva osservare la brina di superficie (incrostata), è tipica. La crosta può avere varie tipologie, e al nord del Land è tendenzialmente più spessa che nelle parti più meridionali (del Tirolo del Nord). Talvolta si trova anche "solo" brina di superficie.


Brina di superficie incrostata nella valle Tannheimertal (Foto: 23.01.2022)
Brina di superficie incrostata nella valle Tannheimertal (Foto: 23.01.2022)


Distribuzione approssimativa della brina di superficie (incrostata). Si trova nel quadrante nord!
Distribuzione approssimativa della brina di superficie (incrostata). Si trova nel quadrante nord!

Altezze diverse della neve

Lo spessore del manto nevoso è comunque rimasto (molto) basso per la stagione.


Altezza della neve attuale (in magenta) presso la stazione Steeg nell'Außerfern. La linea scura indica la media pluriennale come paragone. Sono indicati anche i massimi e minimi pluriennali.
Altezza della neve attuale (in magenta) presso la stazione Steeg nell'Außerfern. La linea scura indica la media pluriennale come paragone. Sono indicati anche i massimi e minimi pluriennali.


Nella valle Navis: al sole sembra essere in primavera per la neve sciolta (Foto: 26.01.2022)
Nella valle Navis: al sole sembra essere in primavera per la neve sciolta (Foto: 26.01.2022)

 
Vista dalla fine della Valle Oetz in direzione nord. (Foto: 25.01.2022)
Vista dalla fine della Valle Oetz in direzione nord. (Foto: 25.01.2022)


Previsione

Il tempo, sempre più variabile, diventerà sempre più turbolento a partire dalla domenica 30.01. Vento tempestoso e poi una sequenza di fronti fredde e calde fanno tornare l'inverno ed aumentare (notevolmente) il pericolo valange. Il centro delle precipitazioni sarà l'ovest e il nordovest del Land, secondo le indicazioni del servizio meteo ZAMG.

Il grafico indica la sommatoria di neve fresca modellata con relative variazioni. Tra lunedì 31.01 e mercoledì 02.02. le condizioni diventeranno invernali. (Regione delle Alpi della Lechtal occidentali).
Il grafico indica la sommatoria di neve fresca modellata con relative variazioni. Tra lunedì 31.01 e mercoledì 02.02. le condizioni diventeranno invernali. (Regione delle Alpi della Lechtal occidentali).


Previsioni di vento per domenica 30.01.2022. Tempestoso!
Previsioni di vento per domenica 30.01.2022. Tempestoso!


Per noi previsori valanghe è importante fare, prima di nevicate del genere, anche un'analisi precisa della struttura del manto nevoso. Sono problematici soprattutto gli strati vicini alla superficie, come quelle di brina di superficie incrostate con i cristalli sfaccettati al di sotto di essi. Oppure una superficie della neve da trasformazione costruttiva di cristalli filtrati e sfaccettati, o la neve polverosa "nodulosa", spesso da osservare lontano dalle zone sottovento.

Profilo di neve tipico nel terreno pianeggiante o nelle zone all'ombra. Neve a debole coesione sulla superfice. Croste da pioggia immagazzinate, formatesi anche durante il fronte caldo tra il 29 e 30 dicembre 2021. Perlopiù solo fratture incomplete tra le croste. Axamer Lizum (Foto: 24.01.2022)
Profilo di neve tipico nel terreno pianeggiante o nelle zone all'ombra. Neve a debole coesione sulla superfice. Croste da pioggia immagazzinate, formatesi anche durante il fronte caldo tra il 29 e 30 dicembre 2021. Perlopiù solo fratture incomplete tra le croste. Axamer Lizum (Foto: 24.01.2022)


"Pulver noduloso" nella Jamtal (Foto: 25.01.2022)
"Pulver noduloso" nella Jamtal (Foto: 25.01.2022)


A causa delle condizioni sempre più tempestose in montagna, la superficie della neve potrebbe diventare ancora più irregolare e varia, il che sarebbe in fondo un vantaggio. Distacchi di valanghe più ampie dalla superficie di neve attuale diventerebbero meno probabili. E´ anche tranquillizzante che il manto di neve vecchia sia abbastanza stabile. Ciò vale soprattutto per i versanti ripidi soleggiati, ma anche per pendii all'ombra. In questi ultimi, gli strati deboli non tendono alla propagazione delle fratture. Anche nelle zone di croste da rigelo incorporate non abbiamo potuto osservare cattivi sviluppi verso una situazione tipo 4 (freddo su caldo).

Ulteriori dettagli riguardo allo sviluppo e le nuove previsioni verranno pubblicati nel prossimo blog, entro lunedì 31 gennaio 2021.

domenica 23 gennaio 2022

Attenzione: giornate rischiose, soprattutto nelle regioni orientali del Land, ricche di precipitazioni! Si raccomanda prudenza!

 

Subito le cose più importanti

Chi si muove fuori pista nelle regioni con la maggiore quantità di neve fresca deve avere ottime conoscenze nivologiche ed essere prudente e cauto. I punti pericolosi sono diffusi , talvolta difficili da riconoscere e, per questo motivo, incidenti da valanga sono abbastanza probabili. Inoltre, nelle regioni più ricche di neve fresca, ci stiamo avvicinando al grado 4 - forte pericolo di valanghe!


Un fronte caldo aumenta la suscettibilità del manto nevoso!

Il 22.01.2022 è arrivato il fronte caldo previsto dal servizio meteorologico ZAMG, e sta portando fino al 23 gennaio soprattutto nelle regioni orientali altri 20 - 50 cm di neve fresca. Alla fine saranno localmente circa 100 cm di neve fresca nell'arco delle 48 ore passate. Le nevicate sono accompagnate da vento da nord spesso forte, con raffiche tempestose. Visto che la perturbazione ha carattere di fronte caldo, dobbiamo presumere che la neve fresca inizialmente fredda è stata coperta da neve più calda e spesso influenzata dal vento. La neve fresca fredda può perciò creare per un breve periodo e diffusamente uno strato debole facile da portare a rottura per la neve fresca consolidata depositata sopra di essa. Un altro elevato potenziale pericolo per valanghe a lastroni viene creato dalla superficie della neve trasformata da metamorfismo costruttivo nei pendii ripidi all'ombra, finora non influenzati dal vento, come menzionato nell'ultimo blog. 
 

Uno degli "hotspot" delle precipitazioni recenti: la Seegrube sopra Innsbruck. Dalla sera del 20 gennaio sono cadute già 50 cm di neve. Durante la notte dal 22 al 23 cadranno ancora altri 50 cm. Vento forte. Aumento della temperatura!
Uno degli "hotspot" delle precipitazioni recenti: la Seegrube sopra Innsbruck. Dalla sera del 20 gennaio sono cadute già 50 cm di neve. Durante la notte dal 22 al 23 cadranno ancora altri 50 cm. Vento forte. Aumento della temperatura!


Previsioni di neve fresca per le 24 ore dal 22 al 23 gennaio 2022. Secondo le ultime previsioni, a livello locale potrebbe nevicare anche di più.
Previsioni di neve fresca per le 24 ore dal 22 al 23 gennaio 2022. Secondo le ultime previsioni, a livello locale potrebbe nevicare anche di più.


Continua a soffiare il vento in montagna. Salita verso il Grubenkopf - Alpi dello Stubai centrali. (Foto: 21.01.2022)
Continua a soffiare il vento in montagna. Salita verso il Grubenkopf - Alpi dello Stubai centrali.
(Foto: 21.01.2022)


Valanghe spontanee

In momenti diversi bisogna ora aspettarsi la caduta di valanghe di diversa tipologia. Possono essere valanghe di neve a lastroni, di slittamento oppure di valanghe di neve a debole coesione.

Valanghe di neve a lastroni

Soprattutto nelle regioni con le nevicate più abbondanti bisogna attendersi l'aumento del distacco di valanghe di neve a lastroni spontanee durante le ore serali e nella notte. Spesso saranno di dimensioni medie, isolatamente anche grandi. Visto che le nuvole spariranno solo nella domenica 23 gennaio nelle regioni più ricche di neve fresca, probabilmente l'irraggiamento solare  non basterà per far cadere altri lastroni spontanei.

Valanghe di slittamento

Nelle quote basse e medie, la neve fresca si è depositata - almeno nei pendii soleggiati - spesso sul suolo (nuovamente) privo di neve. In queste zone bisogna aspettarsi durante i prossimi giorni e dove è nevicato molto, il distacco di tante colate e valanghe di slittamento di dimensioni medie. Il bel tempo previsto con temperature in lento aumento aumenterà la probabilità di distacco.

Valanghe di neve a debole coesione

Già nella domenica 23 gennaio bisogna aspettarsi valanghe di neve a debole coesione spontanee, dove è caduta neve negli ultimi giorni e dove il sole è già più forte. Comunque, ció avverrá al più tardi lunedì 24.01. . Le valanghe di neve a debole coesione saranno più spesso da osservare nel terreno estremamente ripido, spesso roccioso, nei versanti esposti a sud.


Già il 22.01. i primi eventi valanghivi con coinvolgimento di persone

Il centro di coordinamento del Tirolo oggi ha comunicato il distacco di due "valanghe negative", cioè eventi valanghivi con coinvolgimento di persone, ma senza feriti. Sono accaduti nella zona del Sonntagsköpfle nelle Alpi del Tux orientali e nella zona del Mitterkar nel comune di Brandberg nelle Alpi della Zillertal settentrionale.


Sono giorni pericolosi - raccomandiamo attenzione e prudenza!

Dopo un periodo di nevicate e vento tempestoso, e con il tempo che sta migliorando, l'esperienza ci ha insegnato che ci sarà un aumento di eventi valanghivi con coinvolgimento di persone. Speriamo che gli eventi sopra indicati servano da esempi ammonitori!


venerdì 21 gennaio 2022

Neve fresca e vento formano localmente accumuli eolici pericolosi. Maggior numero di punti pericolosi nei pendii all'ombra e in prossimità di creste!

 

Valutazione critica deglii accumuli di neve ventata

Dopo una lunga fase di condizioni valanghive favorevoli, adesso la situazione sta cambiando, soprattutto nelle regioni ricche di neve fresca. A nord e soprattutto nelle parti orientali del Tirolo del Nord nevicherà fino alla domenica 23 gennaio 2022. Cadranno tra 30 e 50 cm di neve fresca, localmente anche di più, e probabilmente la quantità maggiore nelle Alpi di Waidring e le Alpi orientali di Kitzbühel.

Previsione di neve nelle 72 ore: il centro delle precipitazioni si trova nel (nord-)est del Land
Previsione di neve nelle 72 ore: il centro delle precipitazioni si trova nel (nord-)est del Land


La neve fresca viene accompagnata da un vento da forte a tempestoso. Perciò, si formano abbondanti accumuli di neve ventata, almeno al di sopra del limite del bosco. Saranno più fragili nei pendii ripidi, finora piuttosto sottovento e all'ombra. In queste zone, il manto nevoso vecchio è formato di solito di cristalli a debole coesione, che diventeranno uno strato debole pericolso per gli accumuli eolici depositati sopra di essi. Di conseguenza, valanghe di neve a lastroni potranno essere facilmente distaccati dal sovraccarico di un singolo sciatore o snowboarder. Nelle regioni con neve fresca particolarmente abbondante saranno probabili anche distacchi spontanei di valanghe. Attenzione in prossimità delle creste in tutte le esposizioni e nel terreno ripido dietro ai bruschi cambiamenti di pendenza.


Spesso i punti pericolosi si trovano nei pendii all'ombra

In giro nelle Alpi orientali di Kitzbühel. All'ombra, la superficie della neve, nelle zone non esposte al vento, consiste in cristalli sfaccettati e feltrati a debole coesione. Sono depositati sulla crosta da pioggia di fine dicembre. Anche la base del manto nevoso è spesso formata da grani sfaccettati.  (Foto: 14.01.2022)
In giro nelle Alpi orientali di Kitzbühel. All'ombra, la superficie della neve, nelle zone non esposte al vento, consiste in cristalli sfaccettati e feltrati a debole coesione. Sono depositati sulla crosta da pioggia di fine dicembre. Anche la base del manto nevoso è spesso formata da grani sfaccettati.
 (Foto: 14.01.2022)


Situazione simile nella Silvretta: all'ombra, la coesione della superficie del manto nevoso nelle zone sottovento è  debole è perciò forma lo strato debole decisivo per i nuovi accumuli di neve ventata. (Foto: 19.02.2022)
Situazione simile nella Silvretta: all'ombra, la coesione della superficie del manto nevoso nelle zone sottovento è  debole è perciò forma lo strato debole decisivo per i nuovi accumuli di neve ventata. (Foto: 19.02.2022) 


Talvolta si vede ancora la brina di superficie nei versanti all'ombra. In queste zone la neve fresca o ventata depositata sopra la brina è molto facile da portare a rottura. Localmente potrebbe essere anche il caso nelle radure all'ombra. La foto è stata scattata il 15.01.2022 a 1100 m nel Monti di Mieming.
Talvolta si vede ancora la brina di superficie nei versanti all'ombra. In queste zone la neve fresca o ventata depositata sopra la brina è molto facile da portare a rottura. Localmente potrebbe essere anche il caso nelle radure all'ombra. La foto è stata scattata il 15.01.2022 a 1100 m nel Monti di Mieming.


Un'inversione di temperatura ha caratterizzata la settimana scorsa. Nelle vallate faceva più freddo che in montagna. Qui, alla Cresta Carnica, nella zona a valle si sono formati grandi cristalli di brina di superficie. (Foto: 14.01.2022)
Un'inversione di temperatura ha caratterizzata la settimana scorsa. Nelle vallate faceva più freddo che in montagna. Qui, alla Cresta Carnica, nella zona a valle si sono formati grandi cristalli di brina di superficie. (Foto: 14.01.2022)


Situazione di partenza migliore nei pendii al sole

Nei pendii molto ripidi e soleggiati erano le temperature calde e l'irraggiamento ad influenzare il manto nevoso. Da un lato, il manto nevoso si è sciolto di più, dall'altro si sono formate più croste vicino alla superficie. Inoltre, l'acqua da fusione penetrata nel manto nevoso e il successivo rigelo durante le notti fredde e chiare ha promosso il legame tra le croste preesistenti. Perciò si trovano molto più raramente strati deboli nella neve vecchia di queste zone. Ma soprattutto nelle regione più ricche di precipitazioni bisogna tenere conto del fatto che si possono formare strati deboli nello strato di neve fresca durante le nevicate (neve pallottolare o neve fresca a debole coesione, coperta di neve).


Affioramento della roccia per lo scioglimento della neve nelle zone al sole. Tauri del Tirolo dell'Est (Foto. 16.01.2022)
Affioramento della roccia per lo scioglimento della neve nelle zone al sole. Tauri del Tirolo dell'Est (Foto. 16.01.2022)


Talvolta si sono distaccate valanghe di neve a debole coesione bagnata dal terreno estremamente ripido (Foto: 15.01.2022)
Talvolta si sono distaccate valanghe di neve a debole coesione bagnata dal terreno estremamente ripido (Foto: 15.01.2022)


Profilo di neve a 2685m, SO, 36°. Interessanti sono i canali di acqua gelati tra e al di sotto delle croste da rigelo che hanno una funzione stabilizzante. (Foto: 19.01.2022)
Profilo di neve a 2685m, SO, 36°. Interessanti sono i canali di acqua gelati tra e al di sotto delle croste da rigelo che hanno una funzione stabilizzante. (Foto: 19.01.2022)  


Prudenza fuori pista nelle regioni ricche di neve fresca

È logico che dopo il lungo periodo senza precipitazioni tutti si vogliono godere il "powder". Ma ciò nonostante facciamo appello al buon senso degli appassionati di sport invernali a non cadere senza pensieri nell'ebbrezza della neve polverosa, ma di adattare il comportamento alle condizioni. Chi vuole fare escursioni fuori pista, dovrebbe possedere ottime nozioni nivologiche e muoversi con prudenza ed attenzione.

venerdì 14 gennaio 2022

Situazione valanghiva prevalentemente favorevole

 

La neve ventata fresca rimane il pericolo principale


In primo luogo: complessivamente, la situazione valanghiva è prevalentemente favorevole. Bisogna fare ancora attenzione agli accumuli recenti di neve ventata. Si possono distaccare per lo più nel terreno molto ripido in vicinanza di creste e dietro ai bruschi cambi di pendenza. Lo strato debole è formato dalla neve fresca con densità molto bassa, coperta di neve ventata, oppure localmente grani sfaccettati adiacenti a croste da rigelo vicine alla superficie. Di solito, si tratta di valanghe di piccole dimensioni. Spesso, il pericolo di caduta è maggiore del pericolo di seppellimento.


Piccola valanga di neve a lastroni, nel frattempo parzialmente coperta di neve ventata - Gruppo del Glockturm. Foto: (13.01.2022)
Piccola valanga di neve a lastroni, nel frattempo parzialmente coperta di neve ventata -
Gruppo del Glockturm. Foto: (13.01.2022)

Il manto nevoso è normalmente abbastanza poco teso. Vicino alla superficie, il manto è oramai spesso formato dal vento. Dappertutto si trovano croste depositate. Almeno in quote alte ed in alta montagna, il manto nevoso, alla base, è spesso soggetto a metamorfismo costruttivo. Tendenzialmente, la qualità della neve peggiorerà nell'arco della settimana. Diminuirà di conseguenza anche la neve polversoa buona per le sciate...

Settimana scorsa, le escursioni erano spesso accompagnate dal vento. Ghiacciaio dell Stubai (Foto: 11.01.2022)
Settimana scorsa, le escursioni erano spesso accompagnate dal vento. Ghiacciaio dell Stubai
(Foto: 11.01.2022)


Anche qui è evidente l'influenza del vento. Monti del Defereggen (Foto: 08.01.2022)
Anche qui è evidente l'influenza del vento. Monti del Defereggen (Foto: 08.01.2022)


Dove la superficie della neve è "nodulosa", spesso si scia ancora abbastanza bene. Gruppo del Glockturm (Foto: 13.01.2022)
Dove la superficie della neve è "nodulosa", spesso si scia ancora abbastanza bene. Gruppo del Glockturm (Foto: 13.01.2022)


Altezza della neve al di sotto della media


Guardando le registrazioni pluriennali dei nostri osservatori, lo si vede bianco su nero: al momento, nella maggior parte delle regioni del Land, l'altezza della neve è inferiore alle medie stagionali.


Grafico del nostro osservatore Klaus Friedl di Boden nella valle del Lech: il grafico superiore indica i valori massimi e minimi dell'altezza della neve misurati dal 1960. Inoltre, vengono indicati anche il valore medio, e in color magenta anche l'altezza attuale totale della neve. Quest'altezza è al di sotto del valore medio degli ultimi 61 anni. Il secondo grafico indica la neve fresca finora misurata, il grafico inferiore le temperature. Si vede anche la temperatura massima rilevata ad inizio gennaio.
Grafico del nostro osservatore Klaus Friedl di Boden nella valle del Lech: il grafico superiore indica i valori massimi e minimi dell'altezza della neve misurati dal 1960. Inoltre, vengono indicati anche il valore medio, e in color magenta anche l'altezza attuale totale della neve. Quest'altezza è al di sotto del valore medio degli ultimi 61 anni. Il secondo grafico indica la neve fresca finora misurata, il grafico inferiore le temperature. Si vede anche la temperatura massima rilevata ad inizio gennaio.


Facendo escursioni, si vedono gli effetti sul terreno. Non è raro il contatto con pietre.


In giro nelle Alpi dello Stubai settentrionali (Foto: 09.01.2022)
In giro nelle Alpi dello Stubai settentrionali (Foto: 09.01.2022)


Gli "shark", temuti dai freerider - sono pietre appena coperte di neve che creano un pericolo elevato di caduta e ferimento durante la discesa. (Foto: 13.0
Gli "shark", temuti dai freerider - sono pietre appena coperte di neve che creano un pericolo elevato di caduta e ferimento durante la discesa. (Foto: 13.01.2022)




Per ora stiamo seguendo molto attentamente il possibile sviluppo di cristalli sfaccettati adiacenti alla crosta da pioggia che si era formata durante il fronte caldo tra il 29 e 30 dicembre. Abbiamo già potuto constatare questo sviluppo in alcuni profili della neve.

Finora abbiamo fatto solo due osservazioni di una situazione "cattiva", cioè di possibile propagazione della frattura. Si trovavano a 2700 m circa di quota nel terreno molto ripido e soleggiato, e solo di dimensioni ridotte. A causa delle previsioni meteo, che promettono tanto sole e temperature meno rigide, possiamo partire dal principio che si tratti per il momento solo di zone problematiche molto piccole nei pendii molto ripidi, coperti di neve ventata, e in fasce molto strette di quota ed esposizione.


Grafico della stazione automatica Kühtai, dal 01.01.2022: inizialmente temperature sopra le medie stagionali. La superficie della neve si era inumidita. Poi, il 5 gennaio, nevicate e abbassamento delle temperature hanno creato condizioni ideali per la formazione della st.4. Spesso molto vento in montagna.
Grafico della stazione automatica Kühtai, dal 01.01.2022: inizialmente temperature sopra le medie stagionali. La superficie della neve si era inumidita. Poi, il 5 gennaio, nevicate e abbassamento delle temperature hanno creato condizioni ideali per la formazione della st.4. Spesso molto vento in montagna.


Per essere preparato alle prossime nevicate intense (che si faranno probabilmente ancora aspettare), seguiamo sempre lo sviluppo della struttura del manto nevoso. Attualmente stiamo attenti ai processi di metamorfismo costruttivo nelle vicinanze di croste. Außerfern (Foto: 11.01.2022)
Per essere preparato alle prossime nevicate intense (che si faranno probabilmente ancora aspettare), seguiamo sempre lo sviluppo della struttura del manto nevoso. Attualmente stiamo attenti ai processi di metamorfismo costruttivo nelle vicinanze di croste. Außerfern (Foto: 11.01.2022)



La freccia indica uno strato di cristalli sfaccettati al di sopra della crosta da pioggia di fine dicembre. Si è formata a causa della st.4. Alpi occidentali del Kitzbühel. 1660 m, nord, 20°.
La freccia indica uno strato di cristalli sfaccettati al di sopra della crosta da pioggia di fine dicembre. Si è formata a causa della st.4. Alpi occidentali del Kitzbühel. 1660 m, nord, 20°.


Siamo molto grati se riceviamo le vostre osservazioni dal campo, per migliorare le nostre informazioni sugli sviluppi. Inviatecele per e-mail a: lawine@tirol.gv.at, oppure inserite i profili di neve o i test di stabilità nel www.lawis.at. Mille grazie!

giovedì 6 gennaio 2022

Localmente pericolo valanghe marcato per neve fresca e vento

 

Un fronte freddo fa aumentare il pericolo


il pericolo principale è la neve ventata
 
Il fronte freddo, passato velocemente oggi 5 gennaio 2022 sul Tirolo, ha portato dappertutto neve fresca. Per lo più sono caduti tra 10 e 20 cm, localmente anche circa 30 cm. Aiutati dal vento, abbastanza forte in quota, si sono formati accumuli di neve ventata, soprattutto al di sopra del limite del bosco. Rappresentano il pericolo principale per chi pratica sport invernali. Nelle regioni più ricche di neve fresca questi accumuli sono più vasti e spessi, e perciò anche più pericolosi. Con un una certa esperienza nella valutazione nivologica e condizioni visive sufficienti si possono riconoscere ed evitare bene gli accumuli eolici freschi. Tali zone pericolose si trovano più spesso dietro ai bruschi cambi di pendenza, nelle zone sotto creste e in conche e canali.


Già ieri, il 4 gennaio, il vento in quota è aumentato. Gruppo del Samnaun
Già ieri, il 4 gennaio, il vento in quota è aumentato. Gruppo del Samnaun


Differenza di neve dalla mattina del 05.01.
Differenza di neve dalla mattina del 05.01.


Elevata variabilità del manto nevoso

Sia per la distribuzione della neve, che per la struttura del manto nevoso, ma soprattutto per la superficie della neve prima del passaggio del fronte freddo, il manto nevoso è molto diversificato in tutto il Tirolo. È da valutare positivamente, perchè è meno probabile la propagazione di fratture su spazi ampi, ci saranno piuttosto piccole zone problematiche a causa della neve ventata recente.


Distribuzione della neve nella valle di Villgraten (Foto: 01.01.2022)
Distribuzione della neve nella valle di Villgraten (Foto: 01.01.2022)


Un'immagine simile nelle Alpi dello Stubai settentrionali (Foto: 01.01.2022)
Un'immagine simile nelle Alpi dello Stubai settentrionali (Foto: 01.01.2022)


Superficie della neve caratterizzata dai canali della pioggia nelle Alpi dell'Allgäu (Foto: 01.01.2022)
Superficie della neve caratterizzata dai canali della pioggia nelle Alpi dell'Allgäu (Foto: 01.01.2022)


Superficie della neve irregolare, formata da vento e sole, in alta quota. Cresta Carnica (Foto: 04.01.2022)
Superficie della neve irregolare, formata da vento e sole, in alta quota. Cresta Carnica
(Foto: 04.01.2022)


Uno sguardo all'interno della struttura del manto nevoso, mostra molto spesso un manto di neve vecchia, poco propenso alle sollecitazioni. Un'eccezione fanno piccole isole di brina di profondità nei punti con poca neve, spesso nelle zone sotto le creste. Sono spesso coperti da accululi di neve ventata piuttosto poco spessi, duri e vecchi, e per questo motivo possono essere portati a rottura a livello locale, soprattutto nel terreno estremamente ripido.


Profilo di neve tipico: per lo più, le fratture nel manto nevoso non possono propagarsi. Il manto vecchio di neve è diffusamente stabile. N, 2600 m, 34°, Alpi del Defereggen orientali
Profilo di neve tipico: per lo più, le fratture nel manto nevoso non possono propagarsi. Il manto vecchio di neve è diffusamente stabile. N, 2600 m, 34°, Alpi del Defereggen orientali
 
 
Strati deboli, dai quali possono distaccarsi gli accumuli eolici come valanghe, si trovano perciò soprattutto nello stesso strato di neve fresca, eventualmente in forma di graupel incorporato, oppure a causa di strati di neve fresca più morbidi e sovrapposti da neve ventata. A causa delle quantità di neve fresca non molto grandi e poche zone pericolose, nella maggior parte del Land il pericolo valanghe rimane moderato. Il pericolo valanghe, attualmente indicato come marcato nelle regioni con più neve fresca, è da considerare nel range inferiore di questo grado di pericolo valanghe.


Una retrospettiva: temperature da record a Capodanno

La settimana scorsa era caratterizzata da condizioni meteorologiche eccezionali, troppo caldo. A Galtür o a St. Anton all'Arlberg per esempio, sono mai state misurate, a Capodanno, temperature dell'aria così elevate  come quest'anno.

Dopo il passaggio di un fronte caldo tra il 29 e il 30 dicembre con pioggia spesso fino a 2600 metri, seguito da una fase di tempo molto caldo fino alla sera del 4 gennaio, il manto nevoso si era spesso bagnato alle quote medie e basse, e inumidito in superficie nei pendii soleggiati a quote più elevate. Complessivamente, ciò ha comportato la distruzione degli strati deboli vicini alla superficie, ma anche una stabilizzazione del manto nevoso vecchio.


Un'immagine mai vista: la linea rossa indica le temperature record a Galtür.
Un'immagine mai vista: la linea rossa indica le temperature record a Galtür. 

Previsioni

Prossimamente, il pericolo principale rimarrà la neve ventata.