giovedì 29 aprile 2021

Situazione piuttosto sfavorevole con neve di qualità spesso scarsa

 

L'inumidamento avanza - aumenta la probabilità di valanghe spontanee

Nei gironi scorsi, il tempo era variabile e abbastanza mite. Per questo motivo, il manto nevoso è diventato sempre più umido, anche più in profondità e a quote più alte. La crosta portante si è creata di notte solo più in alta quota e in alta montagna. Nel sud, recentemente il tempo era tendenzialmente peggiore, e perciò questo effetto capitava di rado. Anche durante la notte tra il 28 e il 29 aprile era simile in parti del Tirolo del Nord, dove in alcune zone l'irraggiamento del manto nevoso era molto limitato.


Le immagini delle webcam aiutano a valutare l'annuvolamento durante la notte



Il numero di valanghe finora è stato ancora limitato. Si trattava quasi esclusivamente di (isolate) valanghe di neve bagnata a debole coesione.

 

Valanga di neve a debole coesione nella zona dello Zuckerhütl nelle Alpi dello Stubai (Foto: 23.04.2021)


Le temperature miti della domenica, 25 aprile, hanno causato localmente, nei pendii all'ombra, un'inumidamento superficiale del manto nevoso. Per questo motivo, nel terreno estremamente ripido si sono attivate alcune valanghe di neve a debole coesione (Gruppo del Griesskogel).


Da ieri, 28 aprile, ci sono state comunicate dopo un lungo periodo, valanghe cadute spontaneamente. 
Sembra un indizio per l'aumento dell'attività spontanea in aumento nei prossimi giorni. I più interessati saranno i pendii all'ombra, e soprattutto quelli non ancora umidi fino in profondità. Pensiamo attualmente a una fascia altitudinale attorno ai 2400 m con scostamenti verso l'alto o il basso. Ma anche nei pendii esposti al sole esiste un potenziale per valanghe a lastroni. Possono fratturarsi più spesso negli strati vicini alla superficie. Lì si trova una crosta di rigelo ancora esistente, depositata sui cristalli da fusione a debole coesione e bagnati, e crea il lastrone necessario per questo tipo di valanga.



Valanga a lastroni spontanea a 2300 m, ovest, nella Pitztal alta presso una morena (Foto: 28.04.2021)


Nell'immagine si vede la crosta di rigelo ancora portante, e sotto di essa uno strato bagnato a debole coesione - come possibile strato debole per valanghe a lastroni. Kaunertal. (Foto: 28.04.2021)


Valanghe di slittamento nei versanti all'ombra a 1600 m nella Tannheimertal (Foto: 28.04.2021)


Al momento, la qualità della neve è di solito cattiva. Tende ad essere migliore al di sopra dei
2700/2800 m circa.


Si sprofonda, crosta non portante o crosta portante? I punti nei quali si sprofonda stanno
aumentando di numero. (Foto: 28.04.2021)


Breve retrospettiva


La settimana scorsa era ancora una volta sotto l'insegna dell'aprile con tempo spesso variabile. Nel Tirolo del Nord, il tempo era più bello che nel Tirolo dell'Est, a causa del foehn. Ma veramente bello era solo il fine settimana scorso, soprattutto il sabato 24, quando è penetrata dell'aria molto secca, per un breve periodo. Nonostante le temperature miti, il manto nevoso non si è quasi indebolito. Erano dominanti le condizioni favorevoli con un andamento diurno del pericolo di valanghe.


La giornata migliore della settimana scorsa era il sabato, 24 aprile. Si riconosce la massa d'aria asciutta. Durante la notte, il manto nevoso poteva emettere bene radiazioni a onde lunghe. Oramai, il manto nevoso è bagnato, il punto di rugiada è a 0 gradi. Adesso, l'acqua può penetrare senza ostacoli negli strati profondi.


Un'immagine simile: l'Eselrücken nel Tirolo dell'Est settentrionale.

Secondo l'istituto meteorologico ZAMG, l'aprile di quest'anno è l'aprile più fresco dal 1997 ed è uno degli otto più secchi della storia del rilevamento (dal 1858!).



Previsione per i prossimi giorni


Tra oggi, 29/04 e domani 30/04, secondo lo ZAMG ci sta attraversando un fronte freddo debole. La temperatura si abbasserà di 1/2 gradi. In montagna, nei passaggi del foehn, soffia un vento forte da sud. Venerdì 30 sarà variabile. Potrebbe diventare una giornata "vaporosa" con tante radiazioni diffuse che fanno avanzare l'inumidimento del manto nevoso. Il primo maggio sarà diviso in due - più gentile al nord che al sud. Sarà ancora mite, prima che un fronte freddo faccia diminuire notevolmente le temperature la domenica 2 maggio. Il limite della neve al sud è più elevato che al nord, tra 1200 e 2000 m. Cadranno tra 20 e 30 cm di neve sulle montagne. Diminuirà, per un breve periodo, il problema della neve fresca. Però in alta quota, di solito vicino alla cresta, esiste un problema, solitamente abbastanza ridotto, con la neve ventata.

Previsione di neve fresca per le 12 h tra il 29 e il 30 aprile 2021




venerdì 23 aprile 2021

Situazione primaverile con aumento più marcato del pericolo valanghe - una buona pianificazione del tempo sempre più importante!

Ci aspetta un fine settimana soleggiato - attenzione alle valanghe di neve bagnata nell'arco della giornata!


Dopo il tempo d'aprile tipicamente variabile che ci ha portato oggi, il 22 aprile, soprattutto al nord del Land piogge locali, spesso fino a quota 2000 m, il tempo sta migliorando. Già durante la notte inizia a schiarire. Dal venerdì alla domenica ci aspettano giornate con tanto sole e più calde. La domenica 25 aprile potrebbe  piovere localmente dalle nuvole cumuliformi.

La settimana scorsa era troppo fredda per la stagione e molto variabile. Vista dalle Alpi di Tux in direzione del Karwendel (Foto: 22.04.2021) 


Attenzione all'aumento del pericolo di valanghe durante l'arco della giornata!


Nei prossimi giorni, le temperature miti e le radiazioni intense comporteranno un continuo indebolimento del manto nevoso durante la giornata. La situazione nei pendii all'ombra e al sole è molto diversa.

Pendii soleggiati


Nei pendii soleggiati saranno per lo più gli strati vicini alla superficie interessati dalla perdita di resistenza. Sottili strati deboli si trovano soprattutto al di sopra delle croste da rigelo di recente formazione. L'acqua che penetra per i processi di fusione potrebbe causare un'elevata fragilità del manto nevoso e distacchi spontanei di valanghe. Sembra anche possibile un distacco di lastroni  per l'impulso dato da valanghe di neve a debole coesione dal terreno estremamente ripido.


Lastrone spontaneo del pomeriggio del 21/04 in un pendio esposto a sud nelle Alpi dello Stubai a 2500 m. La possibile causa è una valanga di neve a debole coesione. Il lastrone si è fratturato sopra una crosta da rigelo, formatasi entro il 12/04, sulla quale si era depositata anche la polvere sahariana
del 12 aprile. (Foto: 21.04.2021) 


Ne sono interessati anche i versanti soleggiati in quote molto alte. 


Lastrone distaccato a distanza a ca. 3000 m in un pendio esposto a sud nel Gruppo Granatspitz
(Foto: 21.04.2021)



Attenzione anche a isolate valanghe di slittamento sul terreno ripido e liscio. (La maggior parte delle valanghe di slittamento è già caduta durante le fasi di temperature elevate alla fine di febbraio o anche a fine marzo). Alpi dello Stubai (20.04.2021)



Profilo stratigrafico rappresentativo per un pendio soleggiato in alta quota. Sopra una spessa crosta da rigelo, formatasi dal 3 aprile, si trova una sequenza di croste sottili e soprattutto in caso di apporto di acqua, strati deboli perturbanti. 2130 m, Ovest, Alpi del Tux, 21.04.2021



Versanti esposti a nord

Nel Tirolo del Nord, durante l'inverno, questi versanti sono stati inumiditi più in profondità fino ad un massimo di 2400 m, nel Tirolo dell'Est fino a 2000 m circa, ciò è avvenuto solo con la pioggia del 2 aprile 2021. La conseguenza erano numerose valanghe spontanee, per lo più valanghe di neve bagnata a debole coesione, ma anche alcune valanghe a lastroni. La pioggia odierna (22/4/21) e le radiazioni
diffuse, anche massicce, all'inizio della giornata hanno inumidito nuovamente almeno la superficie della neve nel nord del Land.
 

Precipitazioni il 27/04/2021 fino alle ore 19



Sono ormai quasi finite le riserve di temperatura. Perciò, l'influenza di calore e delle radiazioni diffuse possono comportare molto velocemente l'apporto di acqua in profondità. Indebolirà il manto nevoso che poi sarà più facile da portare a rottura da sportivi, ma saranno anche più probabili distacchi spontanei di valanghe.


Il profilo NE a 2335 m indica un andamento abbastanza piano della temperatura (che oggi, 22/4 , sicuramente è stato appaiattito ancora di più). Importante è lo strato vicino al suolo, leggermente incrostato. Soprattutto nei punti con poca neve, in questa fascia altitudinale la neve sarà probailmente fradicia a partire dal tardo pomeriggio di sabato. La conseguenza possono essere lastroni di neve che si rompono vicino al suolo.


Nelle zone all'ombra cadono attualmente ancora valanghe di neve a debole coesione vicine alla superficie, ma poi nell'arco della giornata saranno possibili anche più valanghe a lastroni, almeno sotto i 2400 m. (Foto: 21.04.2021)



Snowpack, uno dei modelli per la simulazione del manto nevoso da noi utilizzato, indica che nelle prossime giornate il manto nevoso nei pendii esposti a nord verrà inumidito gradualmente fino al suolo. Vedi i punti di color rosa al bordo destro del grafico a sinistra. A destra: profilo simulato al
Gallreideschrofen nella Valle Gschnitz: vicino alla superficie sono più croste da rigelo, vicino al suolo sono strati da metamorfismo costruttivo.



Panoramica degli "indici di attività valanghiva" per oggi, 22 aprle 2021 ore 15. Indice sopra "1" indica un indebolimento in aumento.



In confronto le previsioni per sabato 24 aprile 2021 ore 15


È interessante che nelle Alpi della Zillertal sono state osservate valanghe spontanee a lastroni lungo la cresta principale delle Alpi, nei pendii estremamente ripidi esposti a nord attorno a quota 3000 metri. Il momento del distacco non è chiaro, ma saranno cadute di recente. Lo spessore al distacco sembra sia stato anche molto spesso. Ciò corrisponde abbastanza alle altre osservazioni, fatte da appassionati di sport invernali, soprattutto da zone più alte e sottovento, di una superficie della neve da metamorfismo costruttivo ("da semolino").


Al mattino condizioni per lo più favorevoli - attenzione al pericolo di cadere


Durante le notti chiare, il manto nevoso congelerà in superficie la crosta, almeno in alta quota, sarà portante nei pendii soleggiati al mattino, e al di sotto dei 2200 m circa nei pendii all'ombra. Attenzione: nei pendii ripidi, il pericolo di cadere non deve essere sottovalutato. Mettete ramponi o coltelli da neve nello zaino. 





Conclusione - una buona programmazione della gita

Nei prossimi giorni è essenziale una buona programmazione delle escursioni, soprattutto degli orari. Nell'arco della giornata, con l'inumidamento in aumento, diventa sempre più probabile il distacco di valanghe da chi fa sport invernali, oppure si possono distaccare spontaneamente. Bisogna fare particolare attenzione anche nei pendii all'ombra al di sotto dei 2400 metri, dove valanghe a lastroni possono distaccarsi sempre più frequentemente anche negli strati vicini al suolo. La situazione nel Tirolo dell'Est meridionale è da valutare più favorevolmente, perchè la base del manto nevoso è compatta.

Una buona organizzazione del tempo sarà spesso ricompensata con firn bellissimo!

martedì 20 aprile 2021

Dopo la neve polverosa da sogno, ora ci vuole attenzione anche sui pendii all'ombra

 

La radiazione diffusa aumenta la fragilità del manto nevoso nei pendii all'ombra - attenzione soprattutto nella fascia altitudinale tra 2200 e 2600 m circa


Come si poteva già leggere negli ultimi blog, durante la settimana scorsa, con temperature basse era in tante zone possibile godersi la neve polverosa a debole coesione nei versanti all'ombra. Dalle ore pomeridiane del 19/04, il sole ha iniziato ad uscire spesso dalle nuvole. Ciò ha comportato una maggiore influenza di radiazioni diffuse, ma anche la coesione della neve polverosa vicino alla superficie. In breve: si è creato un lastrone di neve.


Vista dalla Seegrube verso sud. Nel pomeriggio, le nuvole sono diventate più rade, e si vede il sole


Valanghe di neve a lastroni possono distaccarsi solo quando esiste uno strato debole con un lastrone. Al momento, nei versanti esposti a nord, si trovano strati deboli con una buona propagazione della frattura più probabilmente in una fascia altitudinale stretta tra 2200 e 2600 m. Lì, all'inizio di aprile si era formata una sottile crosta di rigelo per l'influenza della pioggia. Questa viene spesso coperta da un sottile strato di cristalli angolari - lo strato debole potenziale.


Lastrone spontaneo sotto la parete Sommerwand nelle Alpi dello Stubai. Nord, 2400 m. Momento del distacco: 19/04/2021, ore 13:15



Attenzione soprattutto nelle regioni con tanta neve fresca caduta di recente del Tirolo del Nord


È interessato per lo più il Tirolo del Nord, e in particolare le regioni nelle quali è nevicato di più dal 12 al 13 aprile. Si tratta delle Alpi del Tux, della Zillertal settentrionali, dello Stubai orientali e di Oetz, nonchè dei Monti del Karwendel e di Mieming.


Differenza di neve nelle 24 h tra il 12 ed il 13 aprile 2021



La nostra valutazione è anche basata sulle risposte ricevute oggi (19/04). Sia dalle Alpi dello Stubai, sia dalle Alpi della Zillertal sono state osservate valanghe di neve a lastroni spontanne a partire dalle ore pomeridiane nella fascia altitudinale sopra menzionata. Attualmente, la fragilità del manto nevoso in queste zone è elevata.


Situazione insidiosa anche localmente nei pendii soleggiati


Domani, il 20 aprile, a seconda delle radiazioni e dell'apporto di calore, nelle regioni sopra indicate e nel Tirolo dell'Est meridionale, anche i pendii esposti al sole potrebbero diventare più facili da portare a rottura. Al più tardi durante il prossimo fine settimana, con il bel tempo e le temperature in aumento previste, la situazione nei pendii soleggiati potrebbe diventare tesa. Di più entro giovedì 22/04/2021.2

domenica 18 aprile 2021

Incidente da valanga al Grosser Zunig nel Tirolo dell'Est: un morto e un ferito molto grave

 

Il 17 aprile, poco dopo le 13, la centrale operativa del Tirolo è stata informata di un incidente da valanga al Grosser Zunig, a sud del Matrei nel Tirolo dell'Est. Due sci-escursionisti sono stati travolti da un lastrone di neve durante la discesa e sono stati trascinati nel terreno roccioso. Una persona è morta sul luogo dell'incidente, l'altra è stata trasportata con l'elicottero nell'ospedale di Innsbruck, gravemente ferita.

L'ellisse rossa indica il luogo dell'incidente a nord del Grosser Zunig. Sul bordo superiore della mappa si trova Matrei nel Tirolo dell'Est (c) tiris


Il lastrone si è distaccato nel terreno estremamente ripido in un pendio esposto a nord a 2550 m circa. Il distacco della valanga è stato causato da un problema di neve ventata superficiale per l'influenza del vento, anche forte. Non effettueremo analisi dettagliate sul luogo per l'esposizione del terreno.


La freccia indica la zona d'entrata (Foto: 17.04.2021)


Due tracce d'entrata nel lastrone. Lo spessore della frattura varia e si stima tra 30 e 70 cm circa.
(Foto: 17.04.2021)



La freccia indica il margine della zona di distacco del lastrone (Foto: 17.04.2021)


Informazioni supplementari sulla situazione attuale

Abbiamo ricevuto alcune osservazioni sulla formazione della situazione tipo 4 (freddo su caldo). Sembra localmente interessato il terreno soleggiato, molto ripido, dai 2200 m in su. Un'eccezione è stata nelle Alpi dello Stubai in un pendio esposto a sud, a 2050 m.
Spesso i rumori di assestamento sono un indizio per questo problema con strati deboli persistenti.
 
Nel terreno soleggiato, la qualità della neve è cattiva. La crosta è per la maggior parte non portante.

Durante i giorni scorsi sono state fatte moltissime discese di pendii anche molto ripidi esposti a nord. Ciò dimostra che le zone pericolose sono meno frequenti nel settore nord.

Zone problematiche nel settore nord si trovano per lo più:  
  • nel Tirolo del Nord in una stretta fascia altitudinale attorno ai 2300m. Lì, esiste una sottile crosta da pioggia del 2/4, e sotto di essa un sottile strato angolare. Si era formata durante la fase di bel tempo entro la fine di aprile
  • in luoghi con poca neve a quote alte, nei quali si trovano dei "nidi di brina di profondità"
  • sotto forma di accumuli eolici recenti nel terreno estremamente ripido

venerdì 16 aprile 2021

Ancora tanta neve polverosa e condizioni solitamente abbastanza buone - situazione valanghiva a livello locale probabilmente sempre più insidiosa a causa della st.4 (freddo su caldo)

 

Possibile formazione di nuovi strati deboli

Al momento, il tempo variabile con le oscillazioni di temperatura anche notevoli ci rende difficile la valutazione. Ci sono le condizioni perfette per la formazione della situazione tipo "caldo su freddo (st.4)". In tal caso è noto che si possono formare tardivamente, dopo nevicate, strati deboli all'interno del manto nevoso. Da oggi, 15/4/2021, abbiamo per la prima volta dei fattori che lo confermano: ci sono stati comunicati rumori di assestamento nel Gruppo del Glockner, sul lato soleggiato al di sopra dei 2700 metri. Al Tschadinhorn nel Gruppo delle Schober si è distaccato una valanga di neve a lastroni, anche a 2700 m, lunga e larga 100 metri, in un canalone esposto a sud-ovest per un sovraccarico artificiale. Vicino al Tirolo, nel Gruppo di Sesvenna, ci sono tanti indizi per uno strato debole vicino alla superficie che rende il manto nevoso più fragile, soprattutto nei pendii soleggiati in alta quota. Si ricorda di una situtazione simile di quattro anni fa.

Per ora non abbiamo indizi, se anche terreni all'ombra sono interessati da questo sviluppo. È sicuro che nello scorso fine settimana, almeno la superficie della neve era leggermente umida anche sui versanti esposti a nord fino alle quote alte e che essa era coperta da neve fresca fredda.


Distacco di un lastrone a causa di una valanga di neve a debole coesione. Tipo di strato debole sconosciuto. 2700 m, nord, Lüsener Villerspitze


Dall'inizio del mese si osserva un'alternanza di fasi calde e fredde



Differenze marcate di temperatura  durante la settimana. Inizialmente freddo, poi caldo con la formazione di una superficie della neve umida, poi nuovamente freddo con neve. Qui è indicata una delle stazioni con le massime quantità rilevate di neve fresca. Rifugio Franz-Senn nelle Alpi dello Stubai


Situazione simile al sud. Vento tendenzialmente più forte. Stazione di Zischke nelle Alpi del Defereggen


Differenza di neve nelle 24 ore tra il 12 e il 13 aprile 2021



Uno dei luoghi con tanta neve fresca nella settimana scorsa: Halltal nei Monti del Karwendel
(Foto: 14.04.2021) 



Spesso un "accompagnatore" delle nevicate: neve pallottolare. Gleirschtal nelle Alpi dello Stubai settentrionali (Foto: 12.04.2021)


Zone problematiche negli strati vicini alla superficie


Non basta uno strato debole per la formazione di un lastrone, ci vuole anche un deposito di neve compatta sopra questo strato. Quest'ultimo si trova spesso in alta quota, creato dal vento recente, ma anche nei pendii soleggiati, dove, nonostante le basse temperature, il manto nevoso si sta lentamente assestando e comprimendo per l'irraggiamento. È significativo che si tratti soprattutto di zone problematiche vicine alla superficie. I possibili strati deboli sono composti o da cristalli angolari a causa della st.4, e per un breve periodo anche neve polverosa locale, coperta da neve ventata, oppure depositi massicci di neve pallottolare, sempre a livello locale.



In questo profilo manca il lastrone. La neve fresca è di debole coesione. Possibili strati deboli possono essere la neve pallottolare e i cristalli angolari vicini alla superficie (freccia verso l'alto)



Un lastrone abbastanza sottile sopra uno strato fragile sottile, a debole coesione (la freccia indica la possibile zona problematica vicino alla superficie). Rilevante è anche il salto di temperatura vicino alla superficie: le radiazioni a onde corte hanno causato un inumidamento a pochi centimetri sotto la superficie della neve molto poco coesa  ("radiation recrystallisation")


Massima concentrazione nella zona marcata. Si vede bene anche lo strato di polvere sahariana dell'inizio di febbraia. Jamtal, Silvretta (Foto: 14.04.2021)



Tipico per il terreno vicino alla cresta in alta quota: influenza del vento e accumuli eolici sia nei versanti all'ombra che al sole



Spesso neve polverosa ancora buona


Anche se, come detto sopra, gli sviluppi sono difficilmente prevedibili, bisogna assolutamente menzionare la bella neve polverosa dei giorni passati.


Pulver da sogno nelle Alpi Passirie. Hinterer Seelenkogel (Foto: 14.04.2021)



Anche nella Jamtal... (Foto: 14.04.2021)


Numerose valanghe di neve a debole coesione


La neve polverosa a debole coesione comporta, soprattutto in questa stagione, un'elevata disponibilità al distacco di valanghe di neve a debole coesione. Le temperature sotto le medie stagionali hanno leggermente frenato l'attività valanghiva, ma soprattutto il 13 e 14 aprile sono state osservate numerose valanghe di neve a debole coesione.


Depositi di valanghe di neve a debole coesione recenti. Alpi dello Stubai settentrionali
(Foto: 14.04.2021)


Attenzione alle cornici


Quest'anno, il pericolo creato dalle corinici nel terreno vicino alle creste non deve essere sottovalutato. Großglockner (Foto: 15.04.2021)



Previsione


Rimarrà freddo. Un'alta pressione intermedia porterà del sole venerdì 16 aprile e almeno ancora la mattina del sabato 17 aprile. Dopo, con una corrente da nord-est, diventerà sempre più variabile. La situazione valanghiva cambierà poco. Almeno a quote basse e medie prevediamo condizioni abbastanza favorevoli e una situazione parzialmente insidiosa a quote più alte. L'irraggiamento solare porterà ad una coesione maggiore degli strati vicini alla superficie.

Inoltre, analisi di stabilità di strati vicini alla superficie possono essere utili, per persone esperte, a scoprire eventuali strati deboli. Siamo molto interessati alle vostre osservazioni. Inviate le informazioni rilevanti, possibilmente con indicazione di quota ed esposizione direttamente al nostro indirizzo email  lawine@tirol.gv.at. Mille grazie per il vostro aiuto!


Solo più pochi impianti di risalita aperti


Condizioni da sogno nel comprensorio sciistico del Kühtai,
aperto ancora fino alla domenica, 18 aprile 2021 (Foto: 14.04.2021)


venerdì 9 aprile 2021

Pericolo principale: neve ventata fresca e valanghe di neve a debole coesione

 

L'andamento della temperatura - tutt'altro che normale


Anche se siamo ad aprile, il mese noto per il tempo variabile, gli estremi delle temperature sono stati veramente insoliti. Ce lo facciamo raccontare da uno degli esperti dell'istituto meteorologico ZAMG, Alexander Radlherr:

"Quest'anno l'altalena delle temperature è particolarmente estremo. Una settimana fa - solo giorni dopo l'ultimo arrivo improvviso dell'inverno - sono state rilevate in tante stazioni meteo del Tirolo (anche stazioni con una registrazione di tantissimi anni) nuovi valori massimi per il mese di marzo. Il 7 aprile 2021, invece, sono state rilevate in alcune stazioni con serie di misura piuttosto brevi i valori record più bassi per il mese di aprile. Negli stessi giorni dell'aprile 2003, in alta quota era ancora 1 o 2 gradi più freddo, e sono valori minimi record per l'aprile, anche di alcune vecchie stazioni .

Tmax del 31/03/2021:
Innsbruck +25,5; misurazioni dal 1877
Umhausen +21,5, misurazioni dal 1936
Brunnenkogel +3,1, misurazioni dal 2003
Tmin del 07/04/2021:
Brunnenkogel -24,6 (vecchio record -22,5 nel 2015)
Credo che i grandi contrasti di quest'inverno non siano solo estremi dal mio punto di vista soggettivo."



Scostamento della temperatura dell'aria media giornaliera il 30 marzo 2021 (sulle montagne, quest'illustrazione mostra valori massimi ancora più marcati)



Scostamento della temperatura dell'aria media giornaliera il 7 aprile 2021 


Effetti sul pericolo di valanghe


Inizialmente un problema con la neve bagnata...


Fino al 2/4/21 incluso, ci trovavamo in un ciclo di valanghe di neve bagnata. A metà della settimana scorsa, ne erano responsabili anche le temperature estremamente miti e l'influenza dell'irraggiamento. Il 2 aprile, la pioggia notturna e le condizioni meteo umide e calde hanno accelerato l'inumidamento del manto nevoso, soprattutto nei pendii all'ombra. Il limite delle nevicate variava fortemente ed era spesso tra i 1800 e 2400 m.


Distribuzione della pioggia nel Tirolo tra l'1 e il 2 aprile 2021. Perciò, quasi sempre mancanza di irraggiamento notturno e veloce inumidamento del manto nevoso nei versanti all'ombra il 07/04/2021


Isolatamente c'erano lampi e tuoni, come qui nelle Alpi del Brandenberg (Foto: 02.04.2021)


Per la prima volta di quest'inverno, il manto nevoso è stato inumidito fino in profondità e indebolito il 2 aprile, nei versanti all'ombra in una fascia altitudinale tra i 2000 e 2200 m circa (localmente anche più in alto). In questa fascia si sono distaccate più valanghe di neve umida o bagnata a debole coesione. Valanghe a lastroni si potevano osservare solo occasionalmente. Una delle valanghe di neve a debole coesione ha seppellito il percorso che porta all'alpeggio Sulztalalm della Oetztal, sul quale stava salendo una persona con lo slittino. La persona è stata seppelita sotto la valanga, ma poteva essere salvata da un cane di valanga dopo ben 5 ore. Una grande cavità gli aveva permesso di sopravvivere questo lungo periodo. Nel frattempo, la persona è stata dimessa dall'ospedale.


Panoramica del bacino di alimentazione della valanga di neve bagnata a debole coesione nella Sulztal
(Foto: 02.04.2021)



La fraccia indica il punto di seppellimento della persona (Foto: 02.04.2021)


Altre foto di valanghe di neve a debole coesione del 2/4/2021...


Valanga di neve a debole coesione del 2 aprile sul percorso che porta alla Vennspitze nelle Alpi della Zillertal settentrionali (Foto: 06.04.2021)



Valanghe di neve a debole coesione del 2 aprile nei Monti di Nauders (Foto: 08.04.2021)


Dal 3 aprile è continuata la stabilizzazione, seguiva un problema con neve ventata a livello locale, rafforzato dalla formazione della situazione tipo freddo su caldo (st.4)...


Quando il sabato di Pasqua (3/4) continuava ad abbassarsi la temperatura dell'aria, il problema della neve bagnata si è velocemente risolto. Il manto nevoso si è stabilizzato. Durante il fine settimana di Pasqua, nei pendii soleggiati (e le temperature basse), spesso c´era del firn buono. Solo a causa del fronte freddo che ha fatto calare la temperatura la sera di Pasquetta, e con vento forte ha portato spesso la neve nelle regioni settentrionali, si è creato un problema con la neve ventata.


Una delle zone dove, dalla Pasquetta, è nevicato di più: rifugio Ulmerhütte (zona dell'Arlberg). Si vede il calo della temperatura con l'influenza del vento forte



Differenza di neve nelle 72 ore per il Tirolo. Il massimo di neve è caduto al nord del Land

Più interessate sono chiaramente le regioni al nord del Land, dov'è nevicato di più. Lì, bisogna stare più attenti nel terreno vicino alle creste, molto ripido e soleggiato, e sempre nel terreno all'ombra, soprattutto nella fascia altitudinale tra i 2000 e i 2500 m. Si spiega con il fatto che per la differenza estrema di temperatura si sono formati spesso cristalli feltrati e angolari al limite tra la neve vecchia e quella nuova (prima inumidamento del manto nevoso, poi neve fresca con calo della temperatura) - situazione tipo 4: freddo su caldo. Questi cristalli formano lo strato debole per gli accumuli recenti di neve ventata.

Il vantaggio è che con un po' di esperienza è abbastanza facile riconoscere ed evitare gli accumuli eolici nel terreno. Più a sud, gli accumuli di neve ventata sono solitamente poco spessi. Inoltre, l'influenza delle radiazioni e le temperature sono in aumento, eliminando, spesso velocemente, il problema della neve ventata .



Neve da trasporto eolico, in questo caso poco spessa. Monti di Nauders (Foto: 08.04.2021)



Vicino alla superficie si riconosce uno strato debole e sottile di cristalli feltrati ed angolari, che si erano creati nei giorni scorsi. SE, 2650 m, Monti di Nauders


 
Immagine simili al grafico superiore: strato debole vicino alla superficie. In questo caso è irrelevante, perchè non si è creato un lastrone. Nord, 2350 m, Monti di Nauders



Ecco uno strato debole al di sotto di una crosta da rigelo sottile, formatasi il 2 aprile. Nord, 2440 m, Alpi dello Stubai



Per un breve periodo valanghe di neve a debole coesione...


Inoltre, soprattutto domani il 9 aprile si potranno osservare tante valanghe di neve a debole coesione dal terreno estremamente ripido e soleggiato. L'influenza delle radiazioni e l'aumento della temperatura comporteranno un inumidamento/infradiciamento superficiale e la destabilizzazione degli strati vicini alla superficie.


Cosa accadrà...


L'influenza dell'alta pressione con il tempo più mite sarà predominante fino al fine settimana. Tendenzialmente, il pericolo di valanghe diminuerà, ma l'andamento diurno del pericolo sarà più marcato. Complessivamente, le condizioni saranno piuttosto favorevoli.


Un godimento ancora per poco: la neve polverosa sopra una superficie di neve dura. (Foto: 08.04.2021)