venerdì 8 maggio 2020

Attenzione: in tutto il Tirolo altri distacchi di valanghe, anche grandi, nel settore nord al di sopra dei 2800 m

Da ieri, 6 maggio, siamo stati informati sia dalla centrale operativa del Tirolo che anche da appassionati di sport invernali di altre valanghe, talvolta anche ampie: punta Saumspitze nel Gruppo Verwall (ca. 3000m, nord), monte Mittlerer Spiegelkogel nelle Alpi della Valle Oetz (ca. 3300m, nord), monte Schrankogel nelle Alpi dello Stubai (ca. 3000m, nordest), ghiacciaio Taschachferner nella Valle Pitz (ca. 2800m, nord), monte Schartenkogel nelle Alpi dello Stubai (2800m, nord), monte Hochgall alla cresta principale del Tirolo dell'Est (3270m, nord), Valle del Defereggen (2800m, nord). Più volte sono state coinvolte delle persone. In un caso, sulla punta Saumspitze nel Gruppo Verwall, due persone sono rimaste ferite.


Con grandissima probabilità, tutte le valanghe si sono distaccate sugli strati fragili descritti nell'ultimo blog, cioè su cristalli con struttura angolare (situazione tipo st.4) oppure su neve pallottolare (st.9). Ciò è stato confermato anche durante una nostra ricognizione sul terreno nella valle Kaunertal, oggi 07/05, a 3000 metri in un pendio esposto a nordovest. Lì, abbiamo trovato uno strato fragile marcato, da metamorfismo costruttivo, su una crosta da rigelo con sovrapposta neve ventata. Con il test di stabilità abbiamo provocato una frattura netta (ECPT14). Tutte le valanghe a noi note si sono distaccate nella fascia altitudinale e di esposizione già menzionata, nel settore nord al di sopra dei 2800 m.

Segue una panoramica con foto di alcune delle valanghe sopra indicate. Spesso, le immagini dicono più di tante parole...

Schartenkogel (Foto: 06.05.2020)

Vista d'insieme Saumspitze (Foto: 07.05.2020)

Saumspitze, dettagli con traccia di salita (Foto: 07.05.2020)

Precipitazioni tra il 5 e il 6 maggio nel Tirolo. Le quantità massime sono cadute nell'ovest del Land.

Mittlerer Spiegelkogel (Foto: 07.05.2020)

Taschachferner (Foto: 07.05.2020)

Schrankogel. Molto probabilmente, la valanga è stata distaccata a distanza da alcune persone (Foto: 07.05.2020)

Valanga nella valle del Defereggen, 2800 m, nord su neve pallottolare (Foto: 07.05.2020)

mercoledì 6 maggio 2020

Valanghe cadute nel settore nord in alta quota a causa di strati fragili vicini alla superficie

Alcuni eventi valanghivi con coinvolgimento di persone

Siamo venuti a conoscenza di complessivamente 4 eventi valanghivi domenica 3 maggio, con coinvolgimento di persone. Una prima analisi evidenzia che la causa principale per queste valanghe sono strati fragili di recente formazione vicino alla superficie, in combinazione con neve ventata, depositata sopra questi strati. Inanzitutto: gli strati fragili si sono creati secondo la situazione tipo 4 (freddo su caldo) e della situazione tipo 9 (neve pallottolare). Si trattava sempre di terreno molto ripido nel settore nord al di sopra dei 2800 m. Segue un breve riassunto degli eventi valanghivi.


La bandierina più in alto indica una valanga spontanea a lastroni, recentemente caduta, sotto il monte Rietzer Grieskogel (ne parlerò più avanti). Le altre bandierine marcano i quattro eventi valanghivi menzionati con coinvolgimento di persone: da nord a sud: Zwieselbacher Rosskogel, Seeblaskogel occidentale, Lüsener Spitze, Daunkogel orientale (tutti nelle Alpi dello Stubai)

Valanga Zwieselbacher Rosskogel

Nei cerchi rossi: due valanghe a lastroni di neve fresca. 3 marcature gialle: persone nella discesa. Zwieselbacher Rosskogel, 2850 m, nord (Foto: 03.05.2020)

Il profilo stratigrafico è stato rilevato il 04/05 dal nostro osservatore Lukas Ruetz nella valanga a lastroni superiore. Lo strato debole rilevante era di neve pallottolare con cristalli angolari sopra una crosta da rigelo.

Valanga Lüsener Spitze

Al di sopra della zona di distacco si riconosce la traccia d'entrata, al di sotto si vede la traccia d'uscita.
Lüsener Spitze, 3100 m, nordest (Foto: 03.05.2020)

Valanga Daunkogel orientale

Il 3 maggio, 5 appassionati di sport invernali si trovavano sotto il canalone nord che porta in alto in direzione Daunkogel orientale. Durante la salita si è distaccata una valanga a lastroni, dalla quale 4 persone potevano uscire lateralmente. Una persona è stata parzialmente sepellita. Tutti sono rimasti illesi. La valanga si è distaccata a circa 3250 m di quota in un pendio esposto a nord, estremamente ripido. Aveva una lunghezza di ca. 700 m, ed una larghezza di 250 m, lo spessore della frattura variava tra 30 e 50 cm.


La foto è stata scattata prima del distacco della valanga, quando le 5 persone stavano salendo verso il Daunkogel orientale (cerchi rossi). (Foto: 03.05.2020)

Questa foto è stata fatta poco dopo il distacco (Foto: 03.05.2020)

Ripresa aerea della valanga al Daunkogel orientale, fatta dalla polizia alpina (Foto: 03.05.2020)

La foto è stata scattata nella zona di distacco sulla sinistra orografica. La freccia rossa indica lo strato fragile importante per il distacco della valanga. Si trattava di cristalli angolari che si erano formati sotto una sottile crosta da rigelo.
(Foto: 04.05.2020)

Dettagli del profilo stratigrafico. La freccia rossa indica lo strato fragile. La frattura aveva uno spessore di 35 cm in questo punto.

Ricerca di motivi per i distacchi di valanga

Tutte queste valanghe sono state causate da strati fragili, formatisi in relativamente breve tempo e direttamente dipendenti dalla situazione meteorologica variabile.

Dati della stazione sul ghiacciaio del Pitztal, in quota relativamente alta, ci aiutano nella ricerca delle cause: tempo variabile in aprile; un'altalena delle temperature; sempre nuove nevicate; forte vento, soprattutto a partire del 01/05 (ha promosso la formazione del lastrone sopra gli strati fragili). Di importanza decisiva per gli eventi valanghivi erano anche il 27 e 28 aprile, quando la superficie della neve si era inumidita. Successivamente, le temperature sono scese e nevicava. Le grandi differenze di temperatura hanno promosso il metamorfismo costruttivo (situazione tipo 4: freddo su caldo).

Per confronto qui la stazione Breiter Grieskogel. La linea grigia nel secondo grafico dall'alto rappresenta la temperatura superficiale del manto nevoso. Inizialmente è vicina agli zero gradi e umida, poi seguono alcuni salti di temperatura con temperatura dell'aria in diminuizione e sovrapposizione con neve fresca.

Uno degli eventi precipitativi recenti nel Tirolo

Caratteristico: un misto di sole, nubi e precipitazioni

Le precipitazioni erano spesso convettive, cioè temporalesche con correnti d'aria forti e verticali. In queste condizioni si forma volentieri la neve pallottolare (ad esempio come grandine in estate). Se la neve pallottolare si deposita in uno strato più spesso, può diventare uno strato fragile quando viene coperto di neve fresca.


Neve pallottolare sulla superficie della neve nella valle di Defereggen (Foto: 03.05.2020) 

Segue un confronto di immagini del lato nord del monte Rietzer Grieskogel, scattate dalla valle dell'Inn, che dimostra anche che gli strati fragili delle valanghe a lastroni sono di origine piuttosto recente.


Foto del 23/04, quando con l'aria secca non si potevano osservare valanghe a lastroni di neve, ma solo valanghe di neve a debole coesione, anche nella zona cerchiata di rosso.

Foto del 03/05: nella zona indicata col cerchio rosso nella prima foto, si è distaccata vicino alla superficie, una valanga a lastroni
CONCLUSIONE

Gli strati deboli vicini alla superficie possono attualmente essere portati a rottura talvolta da appassionati di sport invernali, soprattutto al di sopra dei 2800 m circa, nel settore nord molto ripido. Negli altri settori crediamo che possibili strati fragili siano già stati distrutti dall'influenza aumentata delle radiazioni. Semmai, questi strati fragili potrebbero essere di importanza per lo più nel terreno di alta montagna vicino alla fascia dei 3500 metri. Ci mancano però informazioni sicure dal terreno. L'ulteriore sviluppo degli strati fragili dipende direttamente dalle condizioni meterorologiche a venire. In caso di una penetrazione di calore maggiore, è probabile una veloce distruzione degli strati fragili. Altrimenti, bisogna fare attenzione ai cristalli angolari ancora per un lungo periodo.



Altro:

Dopo le ultime nevicate del 5 maggio, domani (06/05) si potranno osservare nuovamente numerose valanghe di neve a debole coesione.


Valanga di neve a debole coesione da terreno estremamente ripido (Foto: 03.05.2020)

Attenzione alle cornici (Foto: 03.05.2020)

Le marmotte si risvegliano dal letargo (Foto: 03.05.2020)
La neve continua a fondersi (Foto: 03.05.2020)

Il prossimo aggiornamento del presente blog avverrà solo in caso di un cambiamento importante della situazione nivologica nei monti del Tirolo.

venerdì 1 maggio 2020

Aprile variabile con elevata attività di valanghe di neve a debole coesione ad alta quota

A fine aprile inizia il tempo variabile

Il periodo di bel tempo straordinariamento lungo, con pochissime precipitazioni, è terminato l'ultimo fine-settimana (dal 24/04). Da allora prevale tempo d'aprile variabile con le piogge da molti tanto desiderate.


Settimana scorsa: un misto di sole, nuvole e precipitazioni; Gruppo del Grießkogel (Foto: 27.04.2020)

Precipitazioni tra il 28 e il 29 aprile 2020. Le massime si sono raggiunte nel nord-ovest del Land
Carattere variabile del tempo: sempre nuove precipitazioni. Un raffreddamento porta per un breve periodo neve fino a quote medie. Stazione meteorologica Hahnenkamm nell'Ausserfern

La situazione simile nel Tirolo dell'Est settentrionale
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Effetti sul manto nevoso

La fusione della neve sta continuando, ma attualmente viene frenata dalle masse d'aria fredda. Perciò, a quote basse e medie solitamente non nevica.


In basso non c'è neve, più in alto invece poca o abbastanza, a seconda l'esposizione (Foto: 23.04.2020) 

Dai 1700 m in su si trova poca neve fresca, che con l'aumento di quota diventa quello che uno sci-escursionista appassionato del Tirolo dell'Est chiama "polvere da alta pressione intermedia ad altezza delle ginocchia di una marmotta". Nel frattempo però, questa neve polverosa è già cambiata, bagnandosi per l'influenza delle radiazioni diffuse. Sotto la neve fresca si trova spesso del firn estivo stabile, almeno sotto i 2500 m circa.


"Firn estivo" stabile nelle Alpi dello Stubai (Foto: 23.04.2020)

Strati fragili persistenti dal profondo inverno all'interno del manto nevoso dovrebbero essere portati a rottura solo in pochissimi casi eccezionali. Possiamo immaginarcelo (con diagnosi a distanza) eventualmente in punti con poca neve nel terreno ombreggiato e molto ripido tra i 2500 e 2800 metri.
Soprattutto in una fascia altitudinale attorno ai 2700 m, le simulazioni del manto nevoso indicano per la prima volta un inumidamento del manto nevoso più in profondità nelle esposizioni ombreggiate. In alta montagna, sopra i 3000 m, la neve fresca polverosa può (ma solo per un periodo molto breve) formare un possibile strato fragile. Si può immaginare soprattutto nei luoghi dove è caduta più neve sotto l'influenza leggera del vento e successivamente l'influenza dell'irraggiamento ha consolidato lo strato superiore della neve, facendolo diventare un "lastrone".


Pericolo principale valanghe di neve a debole coesione

In questo periodo dell'anno, la neve fresca reagisce molto rapidamente all'influenza di calore e radiazioni. Per questa ragione bisogna aspettarsi entro un periodo molto breve dopo la caduta di neve fresca nel terreno estremamente ripido parecchie valanghe di neve a debole coesione umida o bagnata. Ciò è stato osservato anche oggi (30/04) nel terreno in "condizioni da sauna". Le valanghe a lastroni e per scivolamento di neve invece sono le eccezioni. Sono state distaccate isolatamente, come conseguenza di valanghe di neve a debole coesione, piccole valanghe a lastroni. La maggior parte delle valanghe per scivolamento di neve dovrebbe essere già caduta. Non bisogna però escludere questa possibilità ad alta quota e su terreno liscio (di solito pendii erbosi).


Le frecce indicano alcune valanghe di neve a debole coesione cadute oggi, il 30 aprile, nella Nordkette sopra Innsbruck.

Quasi tutti i depositi risultano da valanghe a debole coesione. Come conseguenze delle valanghe a debole coesione si sono distaccate piccole valanghe a lastroni (ellissi). Un possibile potenziale di pericolo destano le (rotture di) cornici.
Seguono altre precipitazioni: pericolo principale rimangono le valanghe di neve a debole coesione

Queste sono le previsioni per i prossimi giorni: rimarrà fresco. In montagna cadrà neve - di più tutto ad ovest e nelle regioni lungo la cresta principale delle Alpi. A causa del manto di neve vecchia abbastanza stabile, il pericolo principale continueranno ad essere le valanghe di neve a debole coesione.

Previsioni di neve fresca e vento per la regione delle Alpi dello Stubai centrali

Neve fresca prevista nei prossimi giorni
Un enorme Grazie...

...a tutte le persone che ci hanno fornito anche durante la stagione invernale passata informazioni così numerose e preziose!

Nuovi blog verranno postati a seconda della situazione in caso di cambiamenti importanti della situazione nivologica nelle montagne tirolesi.