Straordinariamente caldo - si stanno restringendo le riserve di tempo per escursioni e il fuori pista - attività spontanea valanghiva in aumento!
Attualmente ci troviamo in una fase straordinariamente calda per la stagione. Oggi, il limite degli zero gradi è a 3300 m, secondo il servizio meteorologico ZAMG. Nonostante la notte chiara con irraggiamento superficiale e raffreddamento del manto nevoso, il manto inizia a rammollirsi rapidamente già durante le ore del mattino. Il pericolo di valanghe aumenta perciò velocemente. Al momento, a partire dal pomeriggio ci troviamo a un grado 3 "marcato", sempre critico, cioè vicino ad un pericolo di valanghe grado 4 "grande".
Già nell'arco della giornata del 30 marzo 2021 si potevano osservare numerose valanghe di neve bagnata dai pendi soleggiati (soprattutto di neve a debole coesione e a lastroni). Questa tendenza si rafforzerà, e il numero di punti pericolosi per il distacco di valanghe e le valanghe spontanee aumenteranno ancora durante la giornata.
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Tipico per la situazione attuale: nei pendii esposti al sole, le valanghe a lastroni si distaccano per lo più negli strati vicini alla superficie (nevicate dal 5/3/21)
(Foto: 30.01.2021) |
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La temperatura è in aumento, la superficie della neve si bagna durante la giornata e la neve si scioglie. Stazione Muttekopfhütte (Alpi della Lechtal orientali) |
La trappola per gli esperti: zone con poca neve, all'ombra, molto ripide - spesso vicino alla cresta
Gli eventi valanghivi con coinvolgimento di persone dei giorni scorsi, a noi noti, erano per lo più riconducibili a strati deboli persistenti locali, e il riscaldamento diurno non ha giocato nessun ruolo. Esistono ancora zone pericolose di questo tipo, in alta quota e nel terreno all'ombra. Lì, valanghe a lastroni possono essere provocate più facilmente nei punti con poca neve nel terreno molto o estremamente ripido, vicino alla cresta. Oltre al pericolo di trascinamento esiste anche il pericolo di caduta. L'incidente sotto la vetta della Brennerspitze del 28 marzo rientrava in questa categoria. Ora ne parleremo più in dettaglio:
Incidente Brennerspitze nelle Alpi dello Stubai il 28/03/2021
Ieri, 30 marzo 2021, abbiamo analizzato l'incidente, insieme alla polizia alpina. Si trattava di un lastrone duro, con una larghezza di 25 m nella zona di distacco e una lunghezza totale di 1200 m circa. La zona più larga del cono era di 90 m. La valangha si è distaccata immediatamente dopo l'entrata di una persona in un pendio esposto a nord a 2870 m, con un'inclinazione di 45° circa. La persona è stata colpita dalla valanga, trascinata nel terreno roccioso e poi completamente seppellita. Il ferito è stato trasportato con l'elisoccorso in rianimazione nell'ospedale.
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Valanga a lastroni della Brennerspitze con il luogo del seppellimento (Foto: 30.03.2021) |
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La freccia superiore indica la zona nella quale la persona è entrata nel pendio, la freccia inferiore indica la traccia presso il bordo del distacco. Lo spessore della frattura in questo punto era di 1 m, più a destra di circa 2 m, più in alto tra 0,2 e 0,3 m. (Foto:
30.03.2021) |
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Vista dalla cresta: da qui, lo sciatore è saltato nel pendio. A causa del forte sovraccarico, inizialmente è penetrato un po' più profondamente nel manto nevoso duro. A destra della traccia si riconosce una crepa. Il lastrone si è distaccato però a destra e più in basso. Nel cono della valanga è indicato il punto di seppellimento. (Foto:
30.03.2021) |
Abbiamo eseguito le nostre analisi del manto nevoso nella immediata vicinanza della traccia d'entrata. Responsabile per il distacco della valanga era la sequenza di strati duri e molto morbidi. La parte superiore del manto nevoso era massicciamente formata dal vento e molto dura. Sotto di essa abbiamo trovato uno strato con pochissima coesione composta da brina di profondità e cristalli angolari. Verso il basso si alternavano altri strati più duri e più morbidi.
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Analisi del manto nevoso vicino alla traccia d'entrata (freccia). Poca neve, strato superiore duro; nella zona della sega, che nella foto si vede in orizzontale, la neve era con pochissima coesione - brina di profondità e cristalli angolari. (Foto: 30.03.2021) |
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Profilo di neve sulla destra orografica, accanto alla traccia d'entrata. Il blocco si è rotto dopo essere stato segato lateralmente e dietro.
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Profilo di neve sulla sinistra orografica: si poteva provocare l'inizio di due fratture. La frattura inferiore era responsabile per il distacco del lastrone. |
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I colleghi della polizia alpina al punto di seppellimento (Foto: 30.03.2021) |