venerdì 2 aprile 2021

Situazione valanghiva inizialmente sfavorevole al nord - il raffreddamento riduce il problemi con la neve bagnata

 

Previsione valanghe difficile


La previsione delle valanghe è particolarmente difficile in questo periodo dell'anno. Ciò perchè piccole differenze tra i vari parametri meteorologici e nivologici possono avere grandi effetti sul pericolo di valanghe. In concreto, si tratta della concorrenza di questi fattori:

  • Copertura con nuvole durante la notte
  • Formazione di nuvole durante il giorno nelle varie fasce altitudinali e grado di copertura
  • Rovesci di pioggia locali
  • Influenza dell'irraggiamento (diffuso)
  • Sviluppo della temperatura dell'aria
  • Sviluppo della temperatura superficiale della neve e punto di rugiada
  • Riserve di temperatura del manto nevoso e acqua penetrata nel manto
  • Struttura del manto nevoso nelle varie esposizioni e quote

Attualmente prevediamo che domani 2 aprile, Venerdì Santo, il cielo a nord sarà quasi sempre annuvolato, e ci possono essere ripetuti rovesci locali. Il manto nevoso non potrà raffeddarsi oppure non sufficientemente. Perciò, le condizioni saranno sfavorevoli già al mattino. Saranno migliori solo nelle zone all'ombra in alta quota - ma è difficile arrivarci senza dover passare per le zone con condizioni sfavorevoli...
Più verso sud, invece, la notte dovrebbe essere più chiara e la tendenza ai roversci minore. Ma le condizioni sono veramente buone anche lì solo in quote più alte, perchè la crosta da rigelo creatasi durante la notte sarà di solito piuttosto fragile, a causa dell'apporto di calore già molto forte.


Vista dal rifugio Meilerhütte nei Monti del Karwendel in direzione nord. Forte formazione di nuvole
(Foto: 01.04.2021)



Vista dalla Zugspitze verso sud. Minore tendenza all'annuvolamento (Foto: 01.04.2021)



Il 1 aprile si vede molto bene l'aumento del punto di rugiada verso gli 0 °C, ma anche la curva della temperatura della superficie della neve che si sta appiattendo. Ambedue sono indizi di aumento dell'inumidamento del manto nevoso.



Valanghe di neve bagnata - osservazioni sul campo


Nei giorni scorsi ci siamo dedicati all'osservazione dell'attività valanghiva di valanghe di neve bagnata e alle analisi del manto nevoso. Finora, non c'è stato un ciclo massiccio di valanghe di neve bagnata spontanee, ma comunque siamo stati informati tutti i giorni valanghe spontanee, oppure ne abbiamo osservate. Valanghe a lastroni si sono distaccate, ad esempio, quasi solo negli strati vicini alla superficie (nevicata a partire da marzo). Risalta anche l'elevatissima fragilità del manto nevoso nel terreno ripido dappertutto, dove il manto nevoso è stato inumidito più fortemente. Risalta anche l'ampia diffusione di questi punti pericolosi nel terreno. Questi criteri si sono rispecchiati anche nella recente valutazione dei pericoli.


Lastroni spontanei degli ultimi giorni. Gruppo della Palla Bianca (Foto: 01.04.2021)



Cono di valanga nella Valle Polles. Si vede anche una crepa da slittamento (Foto: 01.04.2021)



Il Kaserer Winkl nelle Alpi di Tux occidentali. Foto: 01.04.2021 ore 07:06



Il Kaserer Winkl nelle Alpi di Tux occidentali. Foto: 01.04.2021 ore 12:14. La valanga di neve bagnata spontanea si era distaccata a 2700 m nel settore ENE



Analisi del manto nevoso


Versanti soleggiati


Nei pendii soleggiati si è confermata l'elevata fragilità del manto nevoso negli strati vicini alla superficie nevosa. 


La freccia indica lo strato debole bagnato, vicino alla superficie a 2215 m, sud, nella Silvretta



Questo lastrone provocato da uno sciatore nel Gruppo della Palla Bianca si è distaccato vicino alla superficie del manto, da uno strato debole composto di cristalli angolari sotto una crosta (Foto: 01.04.2021) - simile al profilo di cui sopra


"Sandwich di croste" in un pendio estremamente ripido esposto a sud a 2850 m nelle Alpi settentrionali dello Stubai. La crosta inferiore, molto spessa, ha ancora un effetto stabilizzante, ma sta perdendo di resistenza per l'afflusso d'acqua



Versanti all'ombra


Visto che i pendii all'ombra non sono ancora stati inumiditi e perciò indeboliti durante il ciclo massiccio di valanghe attorno al 23/2/2021, ci siamo anche concenttrati sul futuro apporto d'acqua in questi pendii. In alta quota esistono ancora abbastanza riserve di temperatura. Al di sotto dei 2200 m circa potrebbe aumentare la fragilità dei pendii all'ombra già domani, 2/4/21, soprattutto nelle regioni più settentrionali a livello locale.


Importante è soprattutto la curva delle temperature. È dappertutto già isotermica, con eccezione vicino alla superficie. Nord, 2150 m. Le frecce indicano possibili strati deboli che potrebbero essere attivati con l'apporto di acqua



Foto per il profilo di cui sopra. Lukas, uno dei nostri stagisti, mostra i due potenziali strati deboli in caso di apporto di umidità (Foto: 01.04.2021)



All'ombra su 2740 m: manto nevoso ancora freddo e stabile nel luogo del profilo stratigrafico
 
 
Qualità della neve


In questa stagione un rapido cambio della qualità della neve è tipico, a seconda dell'altitudine e dell'esposizione. C'è di tutto: firn bellissimo, neve polverosa ancora buona, una superficie molto dura, ma per lo più una crosta non portante e un manto nevoso bagnato al pomeriggio.
 (Foto: 30.03.2021)



Previsioni


Secondo l'istituto meteorologico ZAMG, l'influenza dell'alta pressione sta diminuendo. Mentre al nord continuano i rovesci, a sud il tempo è migliore. Le temperature stanno lentamente diminuendo. Perciò, entro il Venerdì Santo al più tardi, il problema della neve bagnata si allenterà decisamente. Dopo una domenica di Pasqua monlto soleggiata e un lunedì di Pasqua parzialmente soleggiato, arriverà un fronte freddo da nord-ovest con neve fresca...

Il team del Servizio Previsione Valanghe vi augura Buona Pasqua!