venerdì 21 gennaio 2022

Neve fresca e vento formano localmente accumuli eolici pericolosi. Maggior numero di punti pericolosi nei pendii all'ombra e in prossimità di creste!

 

Valutazione critica deglii accumuli di neve ventata

Dopo una lunga fase di condizioni valanghive favorevoli, adesso la situazione sta cambiando, soprattutto nelle regioni ricche di neve fresca. A nord e soprattutto nelle parti orientali del Tirolo del Nord nevicherà fino alla domenica 23 gennaio 2022. Cadranno tra 30 e 50 cm di neve fresca, localmente anche di più, e probabilmente la quantità maggiore nelle Alpi di Waidring e le Alpi orientali di Kitzbühel.

Previsione di neve nelle 72 ore: il centro delle precipitazioni si trova nel (nord-)est del Land
Previsione di neve nelle 72 ore: il centro delle precipitazioni si trova nel (nord-)est del Land


La neve fresca viene accompagnata da un vento da forte a tempestoso. Perciò, si formano abbondanti accumuli di neve ventata, almeno al di sopra del limite del bosco. Saranno più fragili nei pendii ripidi, finora piuttosto sottovento e all'ombra. In queste zone, il manto nevoso vecchio è formato di solito di cristalli a debole coesione, che diventeranno uno strato debole pericolso per gli accumuli eolici depositati sopra di essi. Di conseguenza, valanghe di neve a lastroni potranno essere facilmente distaccati dal sovraccarico di un singolo sciatore o snowboarder. Nelle regioni con neve fresca particolarmente abbondante saranno probabili anche distacchi spontanei di valanghe. Attenzione in prossimità delle creste in tutte le esposizioni e nel terreno ripido dietro ai bruschi cambiamenti di pendenza.


Spesso i punti pericolosi si trovano nei pendii all'ombra

In giro nelle Alpi orientali di Kitzbühel. All'ombra, la superficie della neve, nelle zone non esposte al vento, consiste in cristalli sfaccettati e feltrati a debole coesione. Sono depositati sulla crosta da pioggia di fine dicembre. Anche la base del manto nevoso è spesso formata da grani sfaccettati.  (Foto: 14.01.2022)
In giro nelle Alpi orientali di Kitzbühel. All'ombra, la superficie della neve, nelle zone non esposte al vento, consiste in cristalli sfaccettati e feltrati a debole coesione. Sono depositati sulla crosta da pioggia di fine dicembre. Anche la base del manto nevoso è spesso formata da grani sfaccettati.
 (Foto: 14.01.2022)


Situazione simile nella Silvretta: all'ombra, la coesione della superficie del manto nevoso nelle zone sottovento è  debole è perciò forma lo strato debole decisivo per i nuovi accumuli di neve ventata. (Foto: 19.02.2022)
Situazione simile nella Silvretta: all'ombra, la coesione della superficie del manto nevoso nelle zone sottovento è  debole è perciò forma lo strato debole decisivo per i nuovi accumuli di neve ventata. (Foto: 19.02.2022) 


Talvolta si vede ancora la brina di superficie nei versanti all'ombra. In queste zone la neve fresca o ventata depositata sopra la brina è molto facile da portare a rottura. Localmente potrebbe essere anche il caso nelle radure all'ombra. La foto è stata scattata il 15.01.2022 a 1100 m nel Monti di Mieming.
Talvolta si vede ancora la brina di superficie nei versanti all'ombra. In queste zone la neve fresca o ventata depositata sopra la brina è molto facile da portare a rottura. Localmente potrebbe essere anche il caso nelle radure all'ombra. La foto è stata scattata il 15.01.2022 a 1100 m nel Monti di Mieming.


Un'inversione di temperatura ha caratterizzata la settimana scorsa. Nelle vallate faceva più freddo che in montagna. Qui, alla Cresta Carnica, nella zona a valle si sono formati grandi cristalli di brina di superficie. (Foto: 14.01.2022)
Un'inversione di temperatura ha caratterizzata la settimana scorsa. Nelle vallate faceva più freddo che in montagna. Qui, alla Cresta Carnica, nella zona a valle si sono formati grandi cristalli di brina di superficie. (Foto: 14.01.2022)


Situazione di partenza migliore nei pendii al sole

Nei pendii molto ripidi e soleggiati erano le temperature calde e l'irraggiamento ad influenzare il manto nevoso. Da un lato, il manto nevoso si è sciolto di più, dall'altro si sono formate più croste vicino alla superficie. Inoltre, l'acqua da fusione penetrata nel manto nevoso e il successivo rigelo durante le notti fredde e chiare ha promosso il legame tra le croste preesistenti. Perciò si trovano molto più raramente strati deboli nella neve vecchia di queste zone. Ma soprattutto nelle regione più ricche di precipitazioni bisogna tenere conto del fatto che si possono formare strati deboli nello strato di neve fresca durante le nevicate (neve pallottolare o neve fresca a debole coesione, coperta di neve).


Affioramento della roccia per lo scioglimento della neve nelle zone al sole. Tauri del Tirolo dell'Est (Foto. 16.01.2022)
Affioramento della roccia per lo scioglimento della neve nelle zone al sole. Tauri del Tirolo dell'Est (Foto. 16.01.2022)


Talvolta si sono distaccate valanghe di neve a debole coesione bagnata dal terreno estremamente ripido (Foto: 15.01.2022)
Talvolta si sono distaccate valanghe di neve a debole coesione bagnata dal terreno estremamente ripido (Foto: 15.01.2022)


Profilo di neve a 2685m, SO, 36°. Interessanti sono i canali di acqua gelati tra e al di sotto delle croste da rigelo che hanno una funzione stabilizzante. (Foto: 19.01.2022)
Profilo di neve a 2685m, SO, 36°. Interessanti sono i canali di acqua gelati tra e al di sotto delle croste da rigelo che hanno una funzione stabilizzante. (Foto: 19.01.2022)  


Prudenza fuori pista nelle regioni ricche di neve fresca

È logico che dopo il lungo periodo senza precipitazioni tutti si vogliono godere il "powder". Ma ciò nonostante facciamo appello al buon senso degli appassionati di sport invernali a non cadere senza pensieri nell'ebbrezza della neve polverosa, ma di adattare il comportamento alle condizioni. Chi vuole fare escursioni fuori pista, dovrebbe possedere ottime nozioni nivologiche e muoversi con prudenza ed attenzione.