venerdì 13 marzo 2020

Sempre più condizioni primaverili!

Dopo un breve periodo di situazione delicata per gli appassionati di sport invernali, ora le condizioni sono per lo più favorevoli

La settimana scorsa era sia all'insegna di neve polverosa da sogno e condizioni favorevoli, sia di una situazione püer un breve periodo delicata per gli appassionati di sport invernali. Quest'ultima è manifestata quando, tra martedì 10 e mercoledì 11/03, sul Tirolo è passato un fronte caldo, che ha causato numerosi distacchi spontanei di valanghe. Anche nella mattinata dell'11/03 si potevano ancora osservare valanghe spontanee, quando l'irraggiamento (diffuso) ha ancora indebolito il manto nevoso. Con il successivo arrivo di una corrente di masse d'aria asciutte e un cielo al chiaro di luna tra mercoledì 11 e giovedì 12/03, la situazione è decisamente migliorata. Il giovedì era caratterizzato da condizioni primaverili tipiche con un andamento diurno del pericolo di valanghe.


Evidente: 08/03 soleggiato, fronte caldo il 10/03, inizialmente aumento dell'altezza della neve, poi forte assestamento con pioggia e sole; il manto nevoso bagnato emette radiazioni tra l'11 e 12/03. Si crea una crosta da rigelo, parzialmente portante. Successivamente, la superficie del manto nevoso si rammolisce nuovamente.

Seguono, fino al 14/03, due fronti freddi deboli. Per quanto riguarda le valanghe, bisogna far attenzione soprattutto a possibili valanghe per scivolamento di neve nei pendii erbosi ripidi e alle valanghe di neve a debole coesione. Isolatamente permangono ancora accumuli di neve ventata di recente formazione che potrebbero essere fragili, soprattutto all'ombra e al di sopra dei 2800 m circa. Inoltre, durante i fronti di cui sopra, si formano nuovi accumuli di neve fresca ventata. Bisogna fare un po´ di attenzione in alta montagna, vicino alle creste, nelle regioni occidentali del Tirolo del Nord (con relativamente più precipitazioni).


Impressioni della settimana passata

Giornata da sogno con frequenza di sci-alpinisti molto elevata in tutto il Tirolo - domenica, 8 marzo 2020.
Valle del Defereggen

Neve polverosa nel Tirolo dell'Est e del Nord. Discesa dal monte Kleiner Kaserer nelle Alpi di Tux (Foto: 08.03.2020)


Spesso gli sportivi si sono inoltrati nel terreno molto ripido. Monte Rosskogel, Alpi dello Stubai (Foto: 08.03.2020)

Neve selvaggia bellissima nelle Alpi di Tux. Era possibile osservare un fenomeno tipico per questa stagione: la neve ha formato zoccoli sotto le pelli di foca, mentre la superficie della neve era ancora asciutta. Capita solo, se la neve è a debolissima coesione, l'aria molto secca e le radiazioni già intense. Di conseguenza, a causa delle differenze di temperatura molto elevate negli strati vicini alla superficie, talvolta si può formare uno strato fragile "radiation recrystallisation". Però, il presupposto per un tale fenomeno non c'era, a causa dell'ulteriore sviluppo della situazione meteorologica.


Il numero di eventi valanghivi era ridotto, nonostante i numerosi appassionati di sport invernali in giro nel terreno fuori pista. Le valanghe erano quasi tutte piccole. Talvolta c'era il rischio di essere trascinato. Ció è capitato ad un arrampicatore, rimasto ferito, nei Monti del Kaiser.


Valanga Mädelegabel nell'Ausserfern. (Lo strato debole in questo caso era brina di superficie, formatasi poco prima)
 (Foto: 08.03.2020)
Valanga Goinger Törl (Foto: 08.03.2020) In questo caso, non è del tutto chiaro di che tipo di strato fragile si sia trattato. Forse era una st.4 (freddo su caldo?), locale e importante solo per un breve periodo, vicino alle creste e all'ombra.
Vicino alla valanga di cui sopra presso il Kleiner Törl. Valanga a lastroni di meve poco spessa, vicino alla cresta.
(Foto: 08.03.2020)

Il fronte caldo tra il 10 e l'11 marzo

Vedi anche il blog post del 10/03.

Il fronte caldo ha causato un incremento marcato del pericolo di valanghe, ed un'attività valanghiva spontanea (abbastanza) elevata, perchè inizialmente stava ancora nevicando, e poi la neve si è successivamente trasformata pioggia, fino a 2400 metri di quota circa. Così si era creato uno strato continuo fragile perfetto, sotto la forma di neve polverosa relativamente più fredda o di cristalli feltrati. Il lastrone si è poi formato con la penetrazione di calore, oppure a quote più alte con il vento.


Precipitazioni già al 09/03, poi con il fronte caldo il 10/03 - passando dalla neve alla pioggia

Precipitazioni già al 09/03, poi con il fronte caldo il 10/03 - passando dalla neve alla pioggia
Nel terreno ripido, durante le precipitazioni, si potevano provocare abbastanza velocemente fratture non tanto spesse. Conferma una fragilità elevata. (Foto: 10.03.2020)

Nella parte occidentale del Land, le precipitazioni erano più intense delle previsioni. Per questo motivo si era fatto un aggiornamento del bollettino valanghe, e il pericolo valanghe per l'11 marzo è stato indicato con Forte (grado 4) per un breve periodo. Giudicato a posteriori, il grado di pericolo Forte ("Forte per escursioni sugli sci") sarebbe stato giustificato anche per le regioni confinanti, nelle quali è nevicato anche di più. Verso est, con quantità di precipitazioni in diminuizione, le valanghe erano più piccole. In generale, quasi tutte le valanghe erano a lastroni superficiali o valanghe di neve a debole coesione - come previsto.

Valanghe nella Silvretta (Foto: 11.03.2020)

... alcune di esse hanno anche raggiunto i sentieri dei rifugi (Foto: 11.03.2020)

Valanghe nella Valle del Sellrain (Foto: 11.03.2020)

Deposito di valanga nella valle Zillertal (Foto: 11.03.2020)

Piccole valanghe di neve a debole coesione nelle Alpi di Tux (Foto: 11.03.2020)

I risultati dei distacchi artificiali erano quasi sempre (molto) buoni. Valle di Oetz (Foto: 11.03.2020)

Valanga distaccata artificialmente nella valle di Pitz (Foto: 11.03.2020)

Il Tirolo dell'Est centrale e meridionale erano poco interessati dal fronte caldo.


Era molto fortunato lo sciatore fuoripista al monte Wasserkar (valle di Oetz), trascinato e sepolto da una valanga a lastroni. Dopo dieci minuti è stato disseppellito senza aver riportato ferite. (Foto: 11.03.2020)


Veloce consolidamento con il miglioramento delle condizioni meteo

Se neve polverosa a debole coesione forma uno strato debole, abbiamo - rispetto a strati deboli persistenti - il grande vantaggio che la neve polverosa si lega velocemente con la neve ventata depositata sopra di essa. Capita più velocemente, più intenso è l'irraggiamento, oppure più elevata è la temperatura. Attualmente, abbiamo tutte e due le condizioni. Perciò, il manto nevoso si è stabilizzato molto rapidamente. Di conseguenza, il pericolo di valanghe è diminuito, ma è di nuovo aumentato oggi (12/03), nell'arco della giornata, a causa delle radiazioni e le temperature abbastanza alte. La superficie del manto nevoso viene indebolita dalla penetrazione di acqua.


Illustrazione impressionante delle zone di accumulo di acqua, grazie all'elaborazione dell'immagine di Lukas Ruetz
(Foto: 11.03.2020)

Profilo stratigrafico tipico per il momento nel terreno ripido e soleggiato. Sequenza di croste. Mano nevoso isotermico. nessuna propagazione della frattura.

Arriva la primavera - attenzione all'andamento diurno del pericolo di valanghe

Secondo le previsioni dell'Istituto meteorologico ZAMG, a questi due deboli fronti freddi seguirà da domenica, 15/03, un lungo periodo di bel tempo. Per gli appassionati di sport invernali significa partire presto la mattina, per essere premiati due volte: le condizioni nivologiche sono più favorevoli che più tardi nella giornata, e con una buona pianificazione dell'escursione, il firn sarà splendido!


Il pericolo di valanghe sarà ben valutabile. In alta quota, bisogna tener d'occhio anche le cornici, talvolta molto grandi.