venerdì 20 marzo 2020

Il blog continuerà ad essere pubblicato regolarmente....

... per poter valutare meglio i pericoli per le infrastrutture e gli insediamenti per la protezione degli abitanti. Al momento, non intraprendete escursioni con gli sci o alpinistiche! (v. FAQ sul regolamento di quarantena) Ogni incidente è un peso che grava inutilmente sul sistema di salvataggio e sanitario.


Per ora, ancora condizioni primaverili

La settimana scorsa era spesso all'insegna delle condizioni primaverili classiche con un leggero andamento diurno del pericolo di valanghe. Nelle mattinate, il pericolo di valanghe era per lo più debole, al pomeriggio moderato.

Brevi annuvolamenti solo il 13 e 14 marzo (localmente anche il 18/03 durante la notte). Altrimenti sole splendente e massa d'aria abbastanza asciutta. Al momento, è caratteristico anche l'andamento diurno della temperatura della superficie della neve.

Miglioramento del tempo il venerdì pomeriggio (13/03). Alpi dello Stubai settentrionale

Notti al chiaro di luna e aria asciutta stabilizzano il manto nevoso, diventato molle (in superficie) durante la giornata precedente

L'attività valanghiva era limitata. Il pericolo principale erano isolate valanghe per scivolamento di neve nei pendii erbosi ripidi.

Per mezzo di foto-webcam.eu si vedono valanghe per scivolamento di neve

Valanga per scivolamento di neve e crepa (bocca di balena) nelle Alpi dello Stubai settentrionali (Foto: 15.03.2020)

Ancora: attenzione alla rottura di cornici...

...come qui, presso Boden nell'Ausserfern (Foto: 18.03.2020)

Molto importante: ulteriore inumidamento o infradiciatura del manto nevoso

Per ora, possiamo basarci solo su alcuni profili stratigrafici per la valutazione del pericolo di valanghe. Anche la temperatura della neve ha un ruolo decisivo.

Manto nevoso isotermico sul lato sudest a 2020 m, inclinazione 26 gradi, il 14/03/2020 nelle Alpi dello Stubai settentrionale

Riserva di temperatura lato nordest a 2540 m, inclinazione 36 gradi, nel Gruppo del Gurgler il 15/03/2020

Spesso si trova anche una sequenza caratteristica di croste da rigelo nei pendii soleggiati. In questi casi, si vedono spesso canali di fusione (gelati) all'interno del manto nevoso.
Lavoriamo, in parallelo, anche con il programma di simulazione del manto nevoso SNOWPACK. Serve per valutare meglio l'inumidamento o la perdità di stabilità del manto nevoso.

Il grafico indica il modello di penetrazione di acqua in un pendio fittizio con una pendenza di 38 gradi, vicino alla stazione meteorologica Nachtweide nel comprendorio sciistico di Ischgl, durante la stagione in corso. Abbinando il modello del manto nevoso e i valori rilevati dalla stazione automatica, è possibile calcolare quant'acqua sta penetrando il manto nevoso e in quale profondità. Spesso, il primo inumidamento profondo è legato ad un'attività più elevata di valanghe di neve bagnata e valanghe per scivolamento di neve. Però, a quote sotto i 2200 m e nei pendii soleggiati sotto i 2800 m, il manto nevoso è spesso stato influenzato durante la stagione da pioggia o calore, e perciò la penetrazione più profonda di acqua negli ultimi giorni ha poco influenzato la stabilità del manto nevoso. La situazione è diversa nei pendii all'ombra e a quote più alte. Lì, ci aspettiamo che il primo inumidamento degli strati profondi con struttura angolare, comporti ad un'attività elevata di valanghe a lastroni di neve bagnata. Ci vorrà però ancora un certo lasso di tempo.

Il grafico dell'andamento indica la stabilità del manto nevoso bagnato, calcolato con il modello SNOWPACK. I segni rossi indicano un manto nevoso instabile e bagnato. I segni azzurri indicano la profondità del ricongelamento durante la notte e sono indicatore dello spessore della crosta di rigelo.

Riassumento: attualmente non ci aspettiamo ancora un ciclo marcato di valanghe di neve bagnata, anche grazie all'inumidamento del manto nevoso, già avvenuto più volte durante l'inverno in corso.


A partire dal 21/03, un fronte freddo porta un raffreddamento e sospende per ora le condizioni primaverili.

Il sabato 21/03, un debole fronte freddo porterà un po´ di neve. Di seguito, le temperature rimarranno più basse. Si risolve, per ora, il problema delle valanghe di neve bagnata. Come è normale in questo periodo dell'anno, bisogna fare attenzione a valanghe di neve a debole coesione, soprattutto nelle zone con neve fresca e successiva influenza da irraggiamento (diffuso). Inoltre, possono distaccarsi ancora (isolatamente) valanghe per scivolamento di neve.