venerdì 27 gennaio 2023

Un morto da valanga nel Tirolo dell'Est meridionale. Pericolo valanghe perlopiù moderato al di sopra dei 2200 m

 

La prima vittima da valanga della stagione invernale

Dinamica dell'incidente

Il 25.01.2023 è morta una persona dopo la caduta di una valanga sotto il monte Widerschwing alla Cresta Carnica. Sono state coinvolte 4 persone, un gruppo di 3 amici e una persona singola. La persona singola seguiva il terzetto, in parte con una propria traccia di salita. Pochi secondi prima del distacco della valanga, il gruppo ha sentito un rumore di assestamento. La valanga ha trascinato una persona del gruppo e lo sciatore singolo. Ambedue sono stati completamente seppelliti. Poi, alla destra orografica si è distaccata una seconda valanga, aumentando ancora la profondità di seppellimento delle due persone. Grazie al veloce soccorso da parte dei compagni, lo sciatore del gruppo di tre è stata salvata in breve tempo in grado di parlare da una profondità di 2,5 m circa. La persona singola non aveva l'attrezzatura d'emergenza ed è stata trovata 4 ore dopo il distacco della valanga con una sonda, ad una profondità di 2 m di neve circa. La persona è stata rianimata e portata nell'ospedale di Innsbruck, ma è deceduta lo stesso giorno.

Panoramica delle valanghe sotto il monte Widerschwing. Le forze di soccorso sono ancora alla ricerca con le sonde. Le due persone sono state ritrovate nella zona indicata con il cerchio. La freccia rossa indica la traccia di salita della persona singola, quella azzurra la traccia del gruppo. Sopra la freccia azzura si riconoscono ancora due tracce. Sono le tracce di uscita delle altre due persone del gruppo di tre. La valanga principale è quella sulla destra, la valanga secondaria si era distaccata sulla sinistra della prima. La valanga principale ha una larghezza di circa 30 m ed una lunghezza di 250 m. La valanga secondaria ha una lunghezza di 75 m fino alla valanga principale. (Foto: 25.01.2023)
Panoramica delle valanghe sotto il monte Widerschwing. Le forze di soccorso sono ancora alla ricerca con le sonde. Le due persone sono state ritrovate nella zona indicata con il cerchio. La freccia rossa indica la traccia di salita della persona singola, quella azzurra la traccia del gruppo. Sopra la freccia azzura si riconoscono ancora due tracce. Sono le tracce di uscita delle altre due persone del gruppo di tre. La valanga principale è quella sulla destra, la valanga secondaria si era distaccata sulla sinistra della prima. La valanga principale ha una larghezza di circa 30 m ed una lunghezza di 250 m. La valanga secondaria ha una lunghezza di 75 m fino alla valanga principale. (Foto: 25.01.2023)


A destra, accanto il poliziotto alpino, si vedono i due punti di seppellimento nelle immediate vicinanze. (Foto: 26.01.2023)
A destra, accanto il poliziotto alpino, si vedono i due punti di seppellimento nelle immediate vicinanze. (Foto: 26.01.2023) 


Le indagini della polizia alpina e del servizio valanghe sono state effettuate con l'aiuto dell'elicottero regionale. (Foto: 26.01.2023)
Le indagini della polizia alpina e del servizio valanghe sono state effettuate con l'aiuto dell'elicottero regionale. (Foto: 26.01.2023)


Breve analisi dell'incidente

Oggi abbiamo effettuato i rilevamenti insieme alla polizia alpina. Lo strato debole responsabile per la valanga era composta da cristalli sfaccettati. Questi cristalli erano collocati tra due croste da fusione in stato di scioglimento, che si erano formate durante la pioggia a Natale. Questo "sandwich di croste" si trova solo in una fascia altitudinare stretta tra 2200 e 2400 m circa, soprattutto nei versanti all'ombra. Sicuramente il distacco della valanga è stato promosso dalle precedenti nevicate. Nella zona dell'incidente erano cadute 50 cm circa di neve fresca. Anche il vento in parte forte da nordest ha avuto il suo ruolo. Neve e vento hanno creato un lastrone di neve sopra lo strato debole che ha favorto la propagazione della frattura all'interno dello strato debole.


Analisi di stabilità nella zona di frattura. In questa zona, il terreno ha un'inclinazione fino a 45° (Foto: 26.01.2023)
Analisi di stabilità nella zona di frattura. In questa zona, il terreno ha un'inclinazione fino a 45°
(Foto: 26.01.2023)



Uno dei profili di neve fatti presso la valanga dell'incidente. Lo strato debole è collocato tra due croste da fusione. Il profilo è stato rilevato sulla sinistra orografica della valanga secondaria, a 2350 m di quota. L'inclinazione del pendio è di 33°, il pendio è esposto a ovest. Ulteriori profili: lawis.at (profilo del 26.01.2023)
Uno dei profili di neve fatti presso la valanga dell'incidente. Lo strato debole è collocato tra due croste da fusione. Il profilo è stato rilevato sulla sinistra orografica della valanga secondaria, a 2350 m di quota. L'inclinazione del pendio è di 33°, il pendio è esposto a ovest.
Ulteriori profili: lawis.at (profilo del 26.01.2023)


Pericolo di valanghe moderato in ampie parti del Tirolo

Dopo un lungo periodo di pericolo valanghe marcato, ora in ampie parti del Land il grado di pericolo è moderato al di sopra dei 2200 m circa, in quote più basse il pericolo è debole. I problemi valanghivi alla base sono invariati, la neve ventata e gli strati deboli persistenti. Il problema della neve ventata esiste soprattutto nei pendii ripidi all'ombra, in vicinanza delle creste.


Lastrone piccolo di neve, in vicinanza delle creste nelle Alpi della Zillertal settentrionali (Foto: 22.01.2023)
Lastrone piccolo di neve, in vicinanza delle creste nelle Alpi della Zillertal settentrionali (Foto: 22.01.2023)


Il problema degli strati deboli persistenti è diffuso. I punti pericolosi attualmente non sono molto frequenti. Nel terreno ripido, finora poco frequentato da sci escursionisti, sembra più interessata una fascia altitudinare tra 2200 e 2400 m di quota nei versanti all'ombra. Nei versanti esposti a ovest ed est, le zone problematiche sono perlopiù dai 2500 m in su, e nei pendii in vicinanza delle creste, pieni di neve ventata e spesso esposti ad ovest, talvolta queste zone si trovano già dai 2300 m in su. I versanti ripidi esposti a sud sono interessati dai 2800 m in su.



Profilo di neve ovest, 2340 m, 26° ne l Gruppo della Punta della Gallina. Esistono più strati potenzialmente deboli. Attualmente, spesso manca, il lastrone di neve marcato in superficie. (Profilo del 26.01.2023)
Profilo di neve ovest, 2340 m, 26° ne l Gruppo della Punta della Gallina. Esistono più strati potenzialmente deboli. Attualmente, spesso manca, il lastrone di neve marcato in superficie. (Profilo del 26.01.2023) 



Valanga di neve a lastroni in un pendio esposto a sud a 2900 m ca. nella regione della Schöntalspitze nel Sellrain. La valanga si è distaccata il 25 gennaio, quando una persona stava salendo. (Foto: 26.01.2023)
Valanga di neve a lastroni in un pendio esposto a sud a 2900 m ca. nella regione della Schöntalspitze nel Sellrain. La valanga si è distaccata il 25 gennaio, quando una persona stava salendo. (Foto: 26.01.2023) 


Neve polverosa e ancora troppo poca neve per la stagione dell'anno

Le ultime due precipitazioni hanno portato localmente un po' di neve, ma le quantità sono, in tante località, ancora sotto le medie stagionali .



Al nord del Land è nevicato tra il 19 e il 22 gennaio
Al nord del Land è nevicato tra il 19 e il 22 gennaio



Neve fresca è caduta tra il 21 e il 24 gennaio nella parte meridionale del Land.
Neve fresca è caduta tra il 21 e il 24 gennaio nella parte meridionale del Land.



Nelle conche si riesce - con un po' di fortuna - a fare una discesa senza contatto con le rocce. Vale per tante zone del Tirolo (Foto: 26.01.2023)
Nelle conche si riesce - con un po' di fortuna - a fare una discesa senza contatto con le rocce. Vale per tante zone del Tirolo (Foto: 26.01.2023)



In alcuni luoghi, la settimana scorsa era caratterizzata anche da buona neve polverosa e poco contatto con le rocce. Alpi del Tux orientali (Foto: 22.01.2023)
In alcuni luoghi, la settimana scorsa era caratterizzata anche da buona neve polverosa e poco contatto con le rocce. Alpi del Tux orientali (Foto: 22.01.2023)



L'immagine più invernale ce la offre, al momento, il Tirolo dell'Est meridionale. (Foto: 24.01.2023)
L'immagine più invernale ce la offre, al momento, il Tirolo dell'Est meridionale. (Foto: 24.01.2023)


Neve soffice e brina di superficie

Per le basse temperature e la corrente da nordest, la neve caduta dove non c'era vento era neve soffice (neve folle). Di conseguenza, nel terreno estremamente ripido e soleggiato si sono distaccate spesso valanghe di neve a debole coesione. Nel frattempo si è formata brina di superficie su scale più ampia, almeno in certe fasce altitudinari. Nelle zone al limite della nebbia si trova particolarmente tanta brina di superficie.


Brina di superficie nelle Alpi del Tux orientali (Foto: 24.01.2023)
Brina di superficie nelle Alpi del Tux orientali (Foto: 24.01.2023)



Durante la settimana scorsa avevamo in parte i presupposti perfetti per un processo chiamato "radiation recrystallisation". Con temperature molto basse, aria molto secca e radiazioni già intense, la neve soffice (neve folle) rimane ancora asciutta e vaporosa, mentre il manto nevoso pochi centimetri sottostante s'inumidisce. A causa dell'irradiazione notturna si forma una sottile crosta di fusione. In condizioni sfavorevoli, successivamente si possono formare strati deboli vicini alla crosta da fusione. (Foto: 25.01.2023)
Durante la settimana scorsa avevamo in parte i presupposti perfetti per un processo chiamato "radiation recrystallisation". Con temperature molto basse, aria molto secca e radiazioni già intense, la neve soffice (neve folle) rimane ancora asciutta e vaporosa, mentre il manto nevoso pochi centimetri sottostante s'inumidisce. A causa dell'irradiazione notturna si forma una sottile crosta di fusione. In condizioni sfavorevoli, successivamente si possono formare strati deboli vicini alla crosta da fusione.
(Foto: 25.01.2023)



Nebbia sopra la valle dell'Inn. Nelle notti limpide, la nebbia favorisce la formazione di brina di superficie (Foto: 26.01.2023)
Nebbia sopra la valle dell'Inn. Nelle notti limpide, la nebbia favorisce la formazione di brina di superficie (Foto: 26.01.2023)


Previsioni

Le condizioni meteorologiche vengono determinate nei prossimi tempi, almeno al nord del Land, da una nebbia insidiosa che arriva anche a 2000 m di quota. Fa freddo, il vento è talvolta più forte. Da lunedì, 30.01.2023, il tempo cambierà notevolmente. Una corrente da ovest a nordovest porterà condizioni invernali e tempestose.


Dalla settimana prossima, il pericolo valanghe aumenterà rapidamente. Incidenti da valanga diventeranno più probabili. Qui sopra, un'immagine di una valanga sotto il monte di Padaun nelle Alpi della Zillertal settentrionali in un pendio all'ombra al limite del bosco il 22.01.2023 (Foto: 24.01.2023)
Dalla settimana prossima, il pericolo valanghe aumenterà rapidamente. Incidenti da valanga diventeranno più probabili. Qui sopra, un'immagine di una valanga sotto il monte di Padaun nelle Alpi della Zillertal settentrionali in un pendio all'ombra al limite del bosco il 22.01.2023 (Foto: 24.01.2023)