venerdì 10 gennaio 2020

Situazione valanghiva quasi dappertutto favorevole, ma la qualità della neve sta peggiorando

La situazione meteorologica

Influenza dell'area di alta pressione

Tutta la settimana scorsa era - con breve interruzioni - sotto l'influenza di un'area stabile di alta pressione. Le temperature erano sopra la media stagionale. Anche durante le giornate a venire, la situazione meteo cambierà di poco. Un debole fronte freddo porterà un abbassamento della temperatura tra la sera del 10/01 e l'11/01 e un pò di pioggia. Di seguito, sarà nuovamente soleggiato. Con calma di vento, l'aria sarà di nuovo mite, soprattutto in montagna. In fondovalle ci troveremo ancora con un'inversione termica.


Tempo bello durante (quasi tutta) la settimana passata. Monte Pirchkogel nelle Alpi dello Stubai settentrionali
 (Foto: 05.01.2020) 

Andamento caratteristico della settimana scorsa: solo brevi perturbazioni, tempo solitamente bello. Vento in montagna. Troppo caldo per la stagione. Stazione automatica Nachtweide nella Silvretta Skiarena.

Qualche precipitazione...

...soprattutto tra il 4 e il 5 gennaio 2020.

La massima delle precipitazioni è caduta nell'est del Tirolo, come si vede dall'esempio della regione del Wilder Kaiser

Ecco in linea di massima le precipitazioni della settimana passata

Neve fresca sul Ghiacciaio dello Stubai (Foto: 05.01.2020)

Ventoso, soprattutto lungo la cresta principale delle Alpi

Distribuzione tipica del vento durante la settimana scorsa. Nelle regioni lungo la cresta principale delle Alpi, il vento era più forte
Pennacchi di neve sopra la cresta principale delle Alpi nel Gruppo del Gurgler (Foto: 05.01.2020) 

Vento tempestoso nella valle di Obernberg (Foto: 05.01.2020)

Situazione valanghiva favorevole

La situazione valanghiva corrisponde a quella meteorologica: il pericolo di valanghe è continuamente diminuito (dopo un breve rialzo a livello locale il 4 e 5 gennaio al grado 3-marcato sopra il limite del bosco). Nell'Euregio Tirolo-AltoAdige-Trentino, il pericolo è ora generalmente basso.


Situazione valanghiva uniforme e favorevole nell'Euregio per il 10.01.2020

Il pericolo principale sono valanghe isolate per scivolamento di neve

Al momento, esistono solo molto pochi punti pericolosi. Bisogna fare attenzione a singole valanghe per scivolamento di neve nei pendii erbosi ripidi. Sono solitamente di medie dimensioni.


Spesso, le bocche di balena sono già aperte da tempo. Isolatamente si possono osservare però distacchi di valanghe in questi posti. Evitate possibilmente di sostare sotto queste crepe (Foto: 07.01.2020)

Attenzione: le valanghe per scivolamento di neve possono arrivare lontane. Questa valanga si era distaccata in un pendio esposto a ovest-sud-ovest a 2250 m circa (si vede sullo sfondo) nella valle posteriore di Gschnitz  (Foto: 02.01.2020)

Gli sciatori fanno discese molto ripide

Corrisponde alla situazione: gli appassionati di sport invernali scendono attualmente dei pendii anche estremamente ripidi. Il problema non sono possibili distacchi di valanghe, ma piuttosto il pericolo di cadute. Vale "solo" per il terreno molto ripido, nel quale si possono incontrare croste da vento molto dure.


In giro nelle Dolomiti di Lienz (Foto: 06.01.2020)

Condizioni del manto nevoso

Qualità della neve solitamente cattiva

Degno di nota è il fatto che la qualità della neve è sensibilmente peggiorata. Spesso, il manto nevoso è fortemente influenzato dal vento, oppure si sono formate sottili croste da rigelo sulla superficie. In altre zone, non influenzate da vento o sole, calpestandola, la neve si rompe fino al sottosuolo. Vale soprattutto per i pendii ombreggiati nelle regioni tirolesi con meno neve. In breve: chi fa escursioni fuoripista, si diverte spesso solo se è un bravo sciatore o snowboarder.

Superficie della neve, modificata dal vento nella valle dello Stubai (Foto: 05.01.2020)

Superficie della neve lucida, influenzata dai processi di fusione, accanto a zone influenzate dal vento (Foto: 05.01.2020)

Struttura tipica del manto nevoso

Manto nevoso senza strati fragili nelle Alpi di Kitzbühel

Superficie della neve, influenzata dal vento, e più in basso caratterizzata da metamorfismo costruttivo durante la lunga fase di bel tempo, di notte con forte raffreddamento da irraggiamento. Le croste da rigelo provengono dal tempo mite nel dicembre e dalle piogge di metà novembre e del 24/12. Nel frattempo, la neve ventata e lo strato da metamorfismo costruttivo si sono ben legati. Ciò ha che fare anche con le masse d'ara più umide penetrate dal 3 al 4/1 e che hanno inumidito parte degli strati vicini alla superficie.

Alcune croste da rigelo ben legate tra di loro in un terreno particolarmente ripido

Come già descritto nel precedente blog, nelle zone esposte al vento, poco innevate,  sotto croste da vento dure si trovano anche strati a debole coesione. Raramente, in tali casi, i cristalli sono senza nessuna coesione per superfici più vaste, e solitamente sono incrostati.

Riassunto per le prossime giornate

La situazione valanghiva favorevole continuerà. Attenzione soprattutto nel terreno molto ripido, nel quale il pericolo di cadute supera attualmente il possibile pericolo di valanghe. Fate attenzione alle bocche di balena: queste crepe sono al momento il più grande pericolo per un distacco di valanghe. Nei luoghi con poca neve, influenzati dal vento e molto ripidi, è molto isolatamente possibile causare fratture nel manto nevoso con un sovraccarico molto grande, e di conseguenza possono distaccarsi valanghe per scivolamento di neve (solitamente piuttosto piccole).