venerdì 8 marzo 2019

Il tempo variabile determina il pericolo di valanghe: attenzione, neve ventata facile da portare a rottura!

Previsioni

Il foehn da sud, tempestoso, che da ieri, mercoledì 06/03, sta soffiando nel Tirolo del Nord, è un preavviso del fronte freddo che passerà dal 07/03 al 08.03. sopra il Tirolo e porterà un po' di precipitazioni in tutto il Tirolo.


Escursione durante il fronte freddo vicino al Monte Aifner (Foto: 07.03.2019)

ll fulcro delle precipitazioni è previsto lungo la cresta principale orientale delle Alpi. Da domani, venerdì 08/03, segue una corrente da ovest con altre masse d'aria umide, ma ancora scarse precipitazioni.


Vento da sud-ovest ravvivato ha preannunciato già mercoledì 06/03 la prossima perturbazione. Punta Simony orientale, Gruppo del  Venediger (Foto: 06.03.2019).

Il foehn da sud ha raggiunto forza da uragano con velocità del vento superiori a 130 km/h alla stazione meteo del Monte Patscherkofel.

La tempesta da foehn si sentiva anche sul ghiacciaio dello Stubai (Foto: 07.03.2019).
 
Fino alla mattina del sabato 09/03, cadono quasi dappertutto tra 5 e 15 cm di neve. Nelle Alpi dello Zillertal e nelle Tauri Alti possono cadere tra 20 e 40 cm di neve fresca.

Il vento si calma durante le precipitazioni, ma spesso rimane abbastanza forte per il trasporto eolico della neve. Per questo motivo, si creano accumuli di neve ventata, che ogni tanto sono facili da portare a rottura e che possono diventare spessi nelle regioni ricche di precipitazioni. Gli accumuli freschi di neve ventata sono facili da portare a rottura, soprattutto nei pendii all'ombra molto ripidi, dove la superficie della neve era ancora polverosa prima delle precipitazioni. Sopra i 2800 m circa, questi punti pericolosi si trovano più spesso anche nelle altre esposizioni - soprattutto in canaloni, conche e dietro bordi nel terreno vicino alle creste. Verso la fine delle nevicate, gli accumuli di neve vengono in parte coperti di neve e saranno difficilmente riconoscibili.

A parte gli accumuli freschi di neve ventata, sono ancora le valanghe per scivolamento di neve il pericolo maggiore nelle montagne del Tirolo. Visto che ne abbiamo parlato in quasi tutti i blog della stagione, questa volta non lo facciamo. Queste valanghe possono distaccarsi in ogni momento del giorno e bisogna evitare possibilmente le zone sotto le crepe. Un incidente nella regione Vorarlberg evidenzia la loro imprevidibilità.


Valanghe per scivolamento di neve, un pericolo imprevidibile. Valle di Landegg. Gruppo del Glockner (Foto: 05.03.2019).

Lastroni enormi nella zona di deposito di una valanga per scivolamento di neve al monte Jöchelspitze, Alpi dell'Allgäu
(Foto: 06.03.2019).

La parte inferiore del manto nevoso è attualmente quasi dappertutto ben consolidata e stabile. Vale anche per tutto il Tirolo dell'Est, dove, nei giorni passati, abbiamo eseguito ampie analisi del manto nevoso. Il fondamento fragile di neve vecchia che si era formato a causa del debole inizio dell'inverno, soprattutto nei pendii ripidi all'ombra tra 2000 e 2600 m, si è consolidato molto bene nelle ultime settimane, grazie al carico di neve sovrapposto e le temperature elevate.

Analisi stratigrafiche della neve nel Tirolo dell'Est. Valle di Landegg, Gruppo del Glockner (Foto: 05.03.2019).


Il profilo di neve del Gruppo del Lasörling nel Tirolo dell'Est mostra una struttura del manto nevoso ben consolidata. Non era più possibile provocare rotture negli strati più profondi. Nord-ovest; 2570 m; 39 gradi (©LWD Tirol).

Più a sud, nelle Dolomiti di Lienz, sembra che ci sia ancora un problema con strati deboli persistenti nella zona del limite del bosco nei pendii molto ripidi tra 1800 e 2000 m circa. Vicino al suolo si trova uno strato debole di cristalli angolari, che isolatamente si potrebbe portare a rottura con un sovracarico solitamente forte. Sono sfavorevoli soprattutto i passaggi da zone con poca neve a zone con tanta neve .


Uno strato marcato di cristalli angolari vicino al suolo, nella zona del limite del bosco nelle Dolomiti di Lienz è potenzialmente ancora  possibile da portare a rottura. Monte Hoher Bösring, Alpi Carniche (Foto: 05.03.2019).

Secondo il servizio meteo ZAMG, il tempo rimarrà variabile, anche durante la prossima settimana. Il tempo diventerà freddo, da tardo inverno, e riprendono le precipitazioni. Solo il martedì soffierà ancora il foehn e sarà più mite.


Retrospettiva

Il tempo durante la settimana passata è stato molto variabile. Due fronti freddi (venerdì 01/03 e lunedì 04/03) hanno portato un pò di neve fresca in tutto il Tirolo. Tra i periodi di precipitazioni e nei giorni successivi sole e nuvole si sono dati il cambio, e in certi momenti le temperature erano molto miti.


Il carattere variabile del tempo dei giorni scorsi si comprende molto bene con questo grafico della stazione meteorologica. Venerdì 1 e lunedì 4 marzo, il passaggio di due fronti freddi ha causato un forte abbassamento delle temperature e portato un pò di neve fresca (marcata in rosso). In mezzo e dopo, la temperatura dell'aria (linea rossa) è aumentata temporaneamente molto


Venerdì 01/03 (a sx), il centro delle precipitazioni si trovava al confine con il Vorarlberg. Lunedì 04/03 (a dx) invece nevicava soprattutto nelle regioni meridionali del Tirolo.
Il vento che accompagnava le nevicate ha trasportato neve fresca e formato piccoli accumuli di neve ventata. Si potevano portare a rottura solitamente solo nei pendii ripidi all'ombra a quote alte e in alta montagna. Mancava lo strato debole necessario per far distaccare una valanga a lastroni:
prima delle nevicate del venerdì 01/03, la superficie della neve era molto irregolare (vedi blog del 28/02). Solo nei pendii molto ripidi all'ombra si potevano trovare cristalli angolari a debole coesione, che potevano formare uno strato debole per il lastrone sovrapposto. Prima delle nevicate del lunedì 04/03, l'irradiazione solare e il calore  hanno influenzato la superficie del manto nevoso. Anche in questo caso esisteva uno strato debole - fatto di neve polverosa a debole coesione - solo nel settore nord.


Il vento da sud, rinforzatosi il lunedì 04/03, ha trasportato la neve e causato la formazione di accumuli di neve ventata. Gruppo del Venediger. (Foto: 04.03.2019).

Gli accumuli, solitamente piccoli, si potevano portare a rottura per un breve periodo, soprattutto nei canaloni, nelle conche e dietro bordi del terreno, in alta quota o alta montagna. Rieder Wetterkreuzspitze, Alpi dello Stubai settentrionali
(Foto: 04.03.2019).

Durante le fasi di bel tempo tra i due periodi di precipitazioni, nonchè il mercoledì 06/03, le temperature si sono nuovamente alzate. A causa dell'irradiazione solare sono avvenuti numerosi scivolamenti di neve bagnata a debole coesione da versanti ripidi, esposti a sud.


Con l'irradiazione solare è aumentata la probabilità di distacco di valanghe di neve bagnata a debole coesione nei pendii esposti a sud. Il sottofondo crostoso e liscio era una buona superficie di scivolamento per la neve. Gruppo dello Schober (Foto: 06.03.2019).

Il manto nevoso dei versanti esposti a sud ha sofferto molto nelle settimane passate per le temperature elevate.  Il pericolo di valanghe per scivolamento di neve, però, per questo motivo è diminuito leggermente nel Tirolo dell'Est.
(Foto: 06.03.2019).

Nei pendii all'ombra, la superficie della neve è rimasta quasi dappertutto asciutta sopra i 2300 m. Dove il vento non aveva influenzato la neve, le condizioni per gite sci-escursionistiche erano buone.


Discesa piacevole nel Gruppo del Lasörling. La vecchia superficie della neve si sentiva ancora un po'  al di sotto della neve fresca (Foto: 06.03.2019).

Chi si muove con gli sci fuori pista in questi giorni, dovrebbe essere in grado di capire anche i segnali del vento. Evitare possibilmente gli accumuli freschi di neve ventata nel terreno molto ripido all'ombra, e in generale vicino alle creste. (Foto: 06.03.2019).