venerdì 8 febbraio 2019

E´ richiesta prudenza a causa di strati deboli persistenti nella neve vecchia, aumento dell'attività di valanghe per scivolamento di neve

Situazione attuale

Il problema maggiore in questo momento nelle montagne del Tirolo, per gli appassionati di sport invernali, sono gli strati deboli persistenti nella neve vecchia.


Nel Tirolo dell'Est, lontano dalla cresta principale delle Alpi, il problema di questi strati deboli persistenti è particolarmente pronunciato. A causa del manto nevoso poco spesso fino alla fine di gennaio, si sono formati marcati strati deboli di cristalli angolari oppure di brina di profondità, coperti dalla neve fresca caduta alla fine della settimana scorsa. Tra 1600 e 2600 m di quota circa, questi strati deboli persistenti possono essere resi instabili già da un debole sovraccarico - come ad esempio un singolo sciatore. Particolarmente critico è il settore da ovest attraverso nord fino ad est. A causa della grande quantità di neve fresca, le valanghe distaccate nella base debole della neve vecchia possono diventare di grandi dimensioni .


Inoltre, osserviamo in ampie parti del Tirolo verso sud (SE - S - SO) in una fascia altitudinale abbastanza ristretta tra 2300 e 2600 m circa, uno strato debole di cristalli angolari formatosi a una crosta di rigelo di metà gennaio. Nei giorni passati abbiamo ricevuto numerose comunicazioni di rumori di assestamento e distacchi di valanghe (vedi blog del 04.02) che avevano a che fare con questo strato debole persistente. Fino alle ultime nevicate, tale strato debole si trovava vicino alla superficie. Nelle zone, nelle quali è caduta più neve durante l'ultimo periodo di precipitazioni e nei pendii con tanta neve ventata, le caratteristische del lastrone di neve sono più sfavorevoli per lo sciatore: la velocità di propagazione delle fratture è maggiore e le valanghe possono diventare più grandi. Nel Tirolo dell'Est, lo strato debole persistente fa parte della base fragile della neve vecchia.


Profilo stratigrafico dalle Dolomiti di Sesto, vicino al confine di Stato, del 05.02.2019. SO; 2090 m; 34 gradi. Nel Tirolo dell'Est centrale e nelle Dolomiti, la neve fresca della fine della settimana scorsa si sovrappone a una base di neve debole. Il profilo evidenzia la brina di profondità vicino alla superficie del suolo, e sopra di essa la crosta di rigelo con i cristalli angolari di metà gennaio. (©Lukas Rastner; Sarah Graf).


Profilo stratigrafico dal Gruppo di Verwall orientale (Madlein). SO; 2550 m; 43 gradi. Gli strati deboli per possibili valanghe a lastroni si trovano vicino alla superficie sotto oppure sopra croste di rigelo. La struttura del manto nevoso al di sotto dello strato debole è molto stabile. (©LWD Tirol).


Nel profilo di neve di cui sopra, il test di stabilità ha provocato una frattura (ECTP2) sopra la crosta da rigelo del 16 gennaio.  (Foto: 06.02.2019).

Durante le precipitazioni del fine-settimana scorso, lo strato debole persistente di metà gennaio era il motivo per il distacco di numerose valanghe spontanee nel settore sud tra 2300 e 2600 m circa (Foto: 06.02.2019).

Nelle Alpi dello Stubai centrale, le Alpi della Zillertal e le Alpi di Tux, il distacco, anche con l'interessamento di strati fragili profondi della neve vecchia, è sempre possibile. Ciò vale per pendii all'ombra molto ripidi tra 2300 e 2600 m circa. Il distacco dovrebbe essere possibile solo con un grande sovraccarico. I punti pericolosi sono rari.

Problemi creati da strati deboli sono sempre insidiosi. Si trovano all'interno del manto nevoso e i punti pericolosi spesso non sono riconoscibili per gli appassionati di sport invernali. Raccomandiamo una scelta con prudenza, alle esposizioni e quote indicate nel valanghe.report. Si dovrebbero evitare pendii ripidi.

Le temperature calde del momento che si manterranno fino a domenica inclusa (vedi "Ulteriore sviluppo"), comportano un aumento dell'attività di scivolamento di neve. Con il manto nevoso spesso fino a basse quote, le valanghe per scivolamento di neve potrebbero anche diventare di grandi dimensioni. Vale sempre: evitare le zone sotto le crepe a "bocca di balena".

Inverni ricchi di neve si caratterizzano per un'elevata attività di scivolamento di neve (Foto: 06.02.2019).
 
Effetti positivi:

In ampi parti del Tirolo del Nord abbiamo al momento condizioni abbastanza buone per lo sci-escursionismo. A sud, la neve è già stata influenzata dal sole. A nord però, si può godere appieno la neve fresca, a debole coesione, caduta durante il fronte freddo la domenica 3/2. I numerosi accumuli di neve ventata della settimana scorsa si sono legati bene con la neve vecchia e non dovrebbero più essere fragili. Isolatamente si trovano accumuli di neve ventata, solitamente piccoli, nei pendii all'ombra, vicino alla cresta a quote alte e in alta montagna.
 
Sui versanti a nord si trova bellissima neve farinosa, ad esempio qui vicino al rifugio Zittauer Hütte nelle Alpi della Zillertal (Foto: 05.02.2019).


Durante le notti chiare si è formata brina di superficie sulla neve. Nei pendii esposti a sud, il sole ha distrutto quasi completamente la brina, ma nei pendii all'ombra essa crea uno strato debole per le nevicate future. (Foto: 05.02.2019).
Nei giorni passati, il vento nel Tirolo dell'Est settentrionale, come qui nel Gruppo del Venediger, ha soffiato anche forte ed a ha influenzato molto la superficie del manto nevoso (Foto: 06.02.2019).


Sviluppo futuro

Nella notte da oggi giovedì a vererdi (08.02.), ci raggiungerà un debole fronte freddo che farà cadere alcuni centimetri di neve fresca nel Nord del Tirolo, sopra i 800 - 1200 m di quota circa. La forza del vento aumenterà leggermente e si formeranno depositi di neve ventata, piccoli ma fragili, sopratutto all'ombra e vicino alle creste, e in alcune zone sopra una base di neve selvaggia o brina di superficie. I punti pericolosi sono facilmente riconoscibili.


Il venerdì si formano, soprattutto vicino alle creste, accumuli di neve ventata, piuttosto piccoli, ma fragili.

Da venerdì, 08.02., fino alla domenica, 10.02., inclusa, si daranno il cambio sole e nuvole  e la temperatura rimane abbastanza mite per la stagione. Questo riscaldamento temporaneo avrà, da un lato, un effetto positivo sulla stabilizzazione del manto nevoso nel settore meridionale: diminuisce leggermente la probabilità di rendere instabile lo strato debole nel Tirolo del Nord, a causa dell'influenza di calore e irraggiamento. Dall'altro lato, aumenta l'attività di scivolamenti di neve su pendii erbosi ripidi.


L'attività di scivolamenti di neve aumenterà nuovamente nei prossimi giorni. Gartalm, Alpi di Tux orientali
 (Foto: 06.02.2019).

Nella notte tra domenica e lunedì arriverà con tutta probabilità una perturbazione con precipitazioni, temperature in diminuizione e forte vento da nordovest. Si formeranno nuovi accumuli di neve ventata e aumenterà il pericolo di valanghe.


Il problema degli strati fragili nella neve vecchia persisterà, soprattutto nel Tirolo dell'Est.

Fino a domenica, 10.02.2019, le temperature rimarranno miti per la stagione. Segue una perturbazione con temperature in ribasso e precipitazioni (©meteoblue).

Nella notte tra domenica e lunedì, in tutto il Tirolo cadrà neve fresca.