lunedì 13 febbraio 2023

Localmente strati deboli persistenti - (lieve) aumento diurno del pericolo valanghe a causa di temperature miti e radiazioni solari

 In sintesi: al problema degli strati deboli persistenti si aggiunge la perdita di resistenza superficiale della neve nell'arco della giornata


Gli strati deboli persistenti, responsabili della caduta di valanghe nella settimana scorsa, permangono al di sopra dei 2000 m circa. Nel frattempo si è notevolmente ridotto il numero di punti pericolosi nei quali si possono far distaccare valanghe di neve a lastroni. Ciò è solo possibile nel terreno molto ripido nei passaggi tra poca a molta neve. Vi raccomandiamo prudenza - come finora - nel terreno molto ripido privo di tracce di altri sciatori.

Attualmente il manto di neve si sta inumidendo nell'arco della giornata. Nei versanti molto e estremamente ripidi soleggiati, il manto nevoso può perciò perdere in resistenza. Pianificando bene l'orario dell'escursione, lo sciatore viene premiato con un buon firn, almeno a quote medie.


Perdita di resistenza del manto nevoso a causa di temperature miti e radiazione solare

Il tempo splendido con temperature miti e radiazioni solari intense, causa l'umidificazione diurna del manto nevoso, almeno in superficie. Nelle zone con poca neve, il manto nevoso si umidifica relativamente più in profondità. L'acqua che penetra nel manto causa la perdita di resistenza della neve. La crosta da fusione e rigelo, formatasi nella notte precedente (in parte già portante), deve ammorbidirsi per causare quest'effetto.

Sono pensabili tre scenari:
  • Distacco di valanghe di neve a debole coesione umide o bagnate.
  • Queste valanghe di neve a debole coesione creano un tale sovraccarico sul manto nevoso nella traiettoria da far distaccare successive valanghe a lastroni.
  • Acqua penetra nello strato debole di grani sfaccettati rilevante per il problema degli strati deboli persistenti (sotto una sottile crosta di fusione). In tal modo, lo strato debole perde di resistenza. La probabilità di distacco di lastroni aumenta. Tale scenario sarà rilevante soprattutto per pendii coperti da poca neve, estremamente ripidi, esposti nei quadranti da SSE - S fino a SSO nelle quote medie.

La situazione attuale


Temperature in aumento. Temperature della superficie della neve in aumento con andamento diurno.
Temperature in aumento. Temperature della superficie della neve in aumento con andamento diurno.  


La curva delle temperature della superficie del manto nevoso, misurate alle stazioni meteo si sta "appianando", un fatto che richiede più attenzione all'umidificazione del manto nevoso.


Valanga Kellerjoch del 12.02.2023

Ieri, il 12.02.2023, la Centrale di allertamento del Tirolo ha comunicato un evento valanghivo nella regione del Kellerjoch in direzione della Naunzalm. Visto che non si poteva escludere il coinvolgimento di persone, è stata avviata un'operazione di soccorso. Valanghe secondarie hanno reso più difficile la ricerca. Alla fine si poteva dare il segnale di cessato allarme, non c'erano persone seppellite sotto la neve.

Per noi, l'analisi precisa di questa valanga è interessante, perchè non ci saremmo aspettati valanghe di neve a lastroni spontanee, basandoci sulle informazioni a nostra disposizione. Ma, come succede spesso, tutto si spiega, e l´inghippo sta nei dettagli. Già nella giornata di sabato, l'annuvolamento pomeridiano ha provocato un'umidificazione più massiccia del manto nevoso. Eravamo partiti dall'ipotesi di una notte chiara, almeno nella seconda metà, ma non è stato così, per lo meno nell'Unterland. Nella regione dell'incidente, il cielo è sempre stato annuvolato durante la notte, con solo poche eccezioni. Perciò, non c'erano i presupposti per l'irradiazione notturna e l'indurimento superficiale del manto nevoso, già umido in superficie. L'apporto di calore e le radiazioni solari hanno poi comportato l'umidificazione superiore di quanto pensato del manto nevoso. (Oggi, 13.02.2023, la situazone di partenza è migliore a causa della notte serena e l'irradiazione molto buona).


Valanghe Kellerjoch del 12.02.2023. Estremamente ripido esposto a sud. Zona di distacco a 2100 m circa.
Valanghe Kellerjoch del 12.02.2023. Estremamente ripido esposto a sud. Zona di distacco a 2100 m circa.



Immagine della webcam al rifugio Bremerhütte in direzione est: sabato pomeriggio con la copertura più densa di nuvole. A causa dell'annuvolamento si è formata localmente una sottile lamella di ghiaccio sottile sulla superficie della neve (soprattutto sopra i 2500 m ca.), e durante la notte tra l'11 e il 12 febbraio si è formata anche brina di superficie.  Conclusioni
Immagine della webcam al rifugio Bremerhütte in direzione est: sabato pomeriggio con la copertura più densa di nuvole. A causa dell'annuvolamento si è formata localmente una sottile lamella di ghiaccio sottile sulla superficie della neve (soprattutto sopra i 2500 m ca.), e durante la notte tra l'11 e il 12 febbraio si è formata anche brina di superficie.

Conclusioni

Nei prossimi giorni fate attenzione all'umidificazione della neve. Lo si può verificare veramente bene solo sul luogo.

Per il resto: dove, durante la notte, si è sviluppata una crosta da fusione e rigelo buona e portante, da un lato bisogna far attenzione al pericolo di caduta nel terreno ripido, e dall'altro lato con una buona pianificazione della gita si può godere una sciata sul firn! 


Uno degli scenari possibili per i prossimi giorni: una valanga di neve a debole coesione fa staccare un lastrone di neve. (Foto: 12.02.2023)
Uno degli scenari possibili per i prossimi giorni: una valanga di neve a debole coesione fa staccare un lastrone di neve. (Foto: 12.02.2023)