A fine aprile sopraggiunge ancora l'inverno, breve miglioramento ad inizio maggio, poi ancora tempo invernale:
Ora, a partire dal 3 maggio, dice il servizio meteo ZAMG, sopraggiunge nuovamente il tempo invernale. In ampie parti del Tirolo arriveranno 50 cm di neve fresca. Il calo di temperatura porta la neve anche a quote basse. Diffusamente soffia un vento forte.
Effetto della neve fresca prevista sul pericolo di valanghe:
Guardiamo la situazione attuale: in alta quota, l'altezza del manto nevoso è sopra la media stagionale, mentre in bassa quota la primavera è arrivata da un po´.
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Vista sul Monte Serles dalla valle di Navis nelle Alpi di Tux (Foto: 02.05.2019) |
I distacchi di valanghe sono al momento limitati a piccole valanghe di neve a debole coesione, soprattutto provocate da impulsi esterni, isolate valanghe per scivolamento di neve e a lastroni, le ultime al momento (02/05) per lo più in alta montagna.
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Scivolamento di neve a debole coesione della fine di aprile nella Silvretta (Foto: 01.05.2019) |
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Distacco di valanga provocato dalla rottura di un serracco nelle Alpi della valle Oetz meridionali (Foto: 01.05.2019) |
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Queste valanghe sono state distaccate artificialmente a fine aprile (Foto: 01.05.2019) |
L'inverno soddisfa tutti i desideri per la qualità della neve. Recentemente la polvere nel terreno all'ombra in alta quota era favolosa; in tanti posti il primo e due maggio c'era anche del firn.
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Discesa dal Monte Mittlerer Sonnenkogel nelle Alpi della valli Oetz meridionali (Foto: 01.05.2019) |
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Grazie all'aria temporaneamente molto asciutta, soprattutto il 1 maggio, il firn è rimasto intatto fino al pomeriggio. Alpi di Tux (Foto: 02.05.2019) |
Le poche valanghe osservate e i test di stabilità indicano solitamente una situazione abbastanza favorevole. Solo nei terreni in alta quota sembra che si sia formato uno strato debole secondo la situazione tipo freddo su caldo (st. 4). Questo localmente a partire dal 26/04 negli strati vicini alla superficie. Le comunicazioni su distacchi freschi di valanghe arrivano soprattutto dalle regioni più ricche di neve fresca lungo la cresta principale delle Alpi, e più spesso dai pendii molto ripidi soleggiati in fasce altitudinali tra 3000 e 3300 m circa, soprattutto vicino alle creste.
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Profilo di neve, nord, 2000 m del 02/05 nelle Alpi di Tux. Si riconosce una sequenza di croste e strati più morbidi vicino alla superficie. I test di stabilità hanno confermato una struttura stabile. Nessuna propagazione delle rotture. Sembra diversamente a quote 1000 m più in alto, soprattutto nei pendii soleggiati, dove il manto nevoso era umido o fradicio ed è stato sovrapposto da neve fresca e fredda a fine aprile. I cristalli angolari tra le croste dovrebbero essere stati la causa di valanghe con coinvolgimento di persone.
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Strati deboli vicini alla superficie in alta quota saranno probabilmente anche il problema principale per le prossime nevicate. Inoltre, la neve fresca a debole coesione potrebbe formare per un certo tempo uno strato debole, se verrà coperta dalla neve ventata.
Sui pendii erbosi abbiamo osservato già dalla settimana scorsa scivolamenti di neve fresca, soprattutto dove nevica di più sulle superficie già sgombre di neve.
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Scivolamento di neve della fine di aprile. Si vedranno sitazioni simili anche durante il prossimo fine settimana.
(Foto: 02.05.2019) |
In breve: l'inverno non è ancora completamente finito. Bisogna sempre tener conto del pericolo di valanghe, accanto agli altri pericoli alpini.