venerdì 10 aprile 2020

Leggero aumento del pericolo valanghe nel corso della giornata

Tempo variabile tipico per l'aprile?

...al contrario! L'aprile si fa vedere dal suo lato migliore: più caldo della media, soleggiato e asciutto. Il periodo molto povero di precipitazioni sta continuando e verrà solo interrotto da un fronte freddo (piuttosto debole) all'inizio della settimana prossima. Successivamente, secondo le previsioni dell'Istituto meteorologico ZAMG, arriverà nuovamente l'influenza di un'alta pressione.

Arriva la primavera. Innsbruck (Foto: 05.04.2020)

Bel tempo con lenta riduzione dell'altezza del manto nevoso. (Più sublimazione che fusione). Ciò aveva a che fare con la massa d'aria solitamente piuttosto secca attorno al 5 aprile. Successivamente si riconosce peró un continuo aumento dell'umidità dell'aria.
Anche l'andamento diurno della temperatura della superficie della neve crea una curva sempre meno accentuata, cioè, l'irraggiamento notturno e il consolidamento del manto nevoso diminuiscono.

Il manto nevoso: per lo più stabile


Durante le notti al chiaro di luna si è formato solitamente una crosta da rigelo portante nei pendii soleggiati di giorno, il quale si è ammollito durante la giornata - in dipendenza dalla quota - solo un po' in superficie. Nei pendii ombreggiati, la neve in alta quota è rimasta polverosa durante quasi tutta la settimana, nonostante le temperature elevate. Grazie ad un po' di influenza del vento, nei pendii soleggiati si è formato talvolta del bel firn speculare (cioè sottili croste da rigelo lucenti sulla superficie del manto nevoso).


Firn speculare al monte Roßkogel nelle Alpi dello Stubai (Foto: 05.04.2020)

Poche osservazioni di eventi valanghivi

L'attività valanghiva era molto limitata. Molto isolatamente sono stati osservate piccole valanghe per scivolamento di neve. L'8 e il 9 aprile si sono talvolta distaccate piccole valanghe di neve a debole coesione a quote tra 2500 e 2800 metri nei pendii ombreggiati. Ciò dipendeva in primo luogo dall'aumento dell'umidità dell'aria, ma anche dalle temperature calde. La neve, finore a debole coesione, si è inumidita in superficie e perciò leggermente indebolita. Così, il pericolo di valanghe è rimasto solitamente debole durante la settimana, con un leggero aumento  a moderato nell'arco della giornata.

Vista sulla Nordkette presso Innsbruck. "Manto nevoso pigro" con singole bocche da balena e piccoli scivolamenti dal terreno roccioso (Foto: 05.04.2020)

Foto da paragone del 09/04. Nonostante l'aria più umida (di più nella zona a quota 3000 m), non si sono osservate nuove valanghe.

Piccole valanghe di neve a debole coesione nei versanti all'ombra del Gruppo del Grießkogel (Foto;: 09.04.2020)

Nessun cambiamento importante previsto

Al momento sembra importante per lo sviluppo del pericolo valanghe soprattutto il continuo inumidamento del manto nevoso nei pendii ombreggiati, e di più al di sopra dei 2500 m circa. Secondo le attuali previsioni del tempo, ciò non è ancora probabile nei prossimi tempi.

Altri temi importanti

La siccità non fa solo sciogliere più lentamente il manto nevoso in alta montagna, ma aumenta anche il pericolo di incendi (dei boschi).

Il veloce intervento dei vigili del fuoco è servito ad evitare il peggio nella valle di Hall. (Foto: 08.04.2020).
Foto scattata da Mils

Guardando i ruscelli e fiumi, sembra che portino poco acqua. Ma uno sguardo sulle statistiche di rilevamento pluriennali ci dice che il livello d'acqua è più o meno nella media tipica per la stagione.

Portata del fiume Inn presso Innsbruck

Livello dell'Inn (Foto: 09.04.2020)

BUONA PASQUA!